Google, l'accusa di Genius: "Copia i nostri testi delle canzoni"

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Immagine di archivio (Getty Images)

Come riportato dal Wsj, il portale musicale dichiara di avere prove inconfutabili del plagio di Google riguardo ai testi dei brani proposti sul motore di ricerca, che tolgono traffico ai siti specializzati 

Ormai da un paio di anni, Google ha aggiunto tra i servizi integrati nel proprio motore di ricerca la possibilità di ottenere rapidamente il testo completo di una canzone, entrando così in competizione con i siti specializzati a cui toglie molti click. Uno di questi, Genius, ha accusato Mountain View di fornire i risultati copiando le parole dei brani presenti sul proprio portale genius.com. Tra le prove citate dal sito musicale c’è una corrispondenza tra gli apostrofi presenti in alcuni testi, modificati di proposito da Genius per accertarsi del plagio. Al Wall Street Journal, che per primo ha dato la notizia, il colosso statunitense si è difeso spiegando che il servizio è fornito da società esterne.

Genius: il trucco per dimostrare il plagio di Google

Oltre al danno, la beffa. Così si sono sentiti i creatori di Genius, che dopo aver visto Google ‘invadere’ nel 2016 il proprio mercato, con i testi delle canzoni messi in evidenza prima degli altri risultati proposti nel motore di ricerca, si sono resi conto che alcuni di quei contenuti pubblicati da Mountain View sembravano copiati proprio da genius.com. Stando al Wall Street Journal, il portale di testi musicali aveva segnalato il problema a Google già nel 2017, prima di una nuova lettera scritta ad aprile 2019. Per accertarsi di quella che rappresenta una violazione della legge antitrust, Genius ha volontariamente modificato gli apostrofi di svariati testi, alternandoli tra dritti e curvi, notando che queste stesse minime differenze erano presenti nelle versioni proposte in cima ai risultati di ricerca di Google per un totale di oltre 100 casi di plagio.

Google: "Testi canzoni affidati a società esterne”

Contattato dal Wsj, il chief strategy officer di Genius Ben Gross ha affermato che “negli ultimi due anni abbiamo fornito a Google prove inconfutabili, ma continuano a mostrare testi copiati dal nostro sito”. Secondo la testata statunitense, Mountain View nega di aver compiuto violazioni, almeno volontarie, visto che l’azienda spiega come le parole dei brani contenute nei box presenti in cima ai risultati di ricerca sono curate da società esterne. In un secondo comunicato Google ha aggiunto che eseguirà le dovute verifiche per capire se qualcuna di queste aziende possa aver violato i termini stipulati nell’accordo, che verrebbe in questo caso interrotto. Una delle compagnie terze in questione si chiama LyricFind: contattato dal Wsj, il capo esecutivo Darryl Ballantyne ha negato di aver copiato i testi da Genius, spiegando che la società si affida invece a un proprio team. Tuttavia, non possedendo il diritto d'autore relativo alle canzoni, è ancora poco chiaro come il sito musicale intenda impugnare questa vicenda a livello legale.

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