Apple compra Asaii: 100 milioni per suggerimenti e artisti emergenti

Tecnologia
Immagin di archivio (Getty Images)
apple_keynote_getty

Cupertino ha acquisito la start-up che analizzava dati sulla musica online per migliorare i consigli automatici delle piattaforme e “trovare il prossimo Justin Bieber” 

A partire dai rumours, poi confermati, sulla volontà di acquisire Shazam, era già chiaro come Apple stesse sviluppando una strategia per consolidare la propria posizione nel mercato dello streaming musicale. Cupertino continua a muoversi in questa direzione, come dimostra l’annuncio dell’acquisizione di Asaii, una piattaforma dedicata all’aggregazione e analisi dei dati riguardanti la musica sul web ma anche alla scoperta di artisti emergenti, tanto che la start-up stessa spiega di voler individuare “il prossimo Justin Bieber”.

Testa a testa

Apple Music, il servizio di musica in streaming sviluppato da Cupertino, sta cercando di ridurre gradualmente la distanza da Spotify, che dal lancio del 2008 si è imposto come leader del settore. Nei mesi scorsi si è registrato un primo successo per Apple, che ha visto la sua piattaforma crescere più velocemente rispetto al rivale svedese. Con l’acquisizione di Asaii, costata 100 milioni di dollari, l’azienda intende confermare e accelerare ulteriormente questi progressi, offrendo ai propri utenti un ventaglio di opportunità ancora più ricco.

L’utilità di Asaii per Apple

Asaii, che aveva recentemente annunciato la sua chiusura prevista per il 14 ottobre, raccoglie in un proprio database dati musicali provenienti da social network e servizi di musica in streaming. Grazie alle informazioni ottenute, la start-up californiana offriva due tipologie di prodotti: un programma per integrare e migliorare i consigli e suggerimenti delle piattaforme online, e uno strumento che grazie al machine learning analizza i dati per individuare i musicisti emergenti prima di chiunque altro. In particolare, nella sezione presente sul sito Asaii e dedicata a quest’ultimo servizio si può leggere: “Gli artisti raccomandati in questa pagina entreranno in classifica per almeno 10 settimane all’anno. I nostri algoritmi sono in grado di trovare il prossimo Justin Bieber prima di tutti”. Ecco dunque spiegati quali miglioramenti potrebbe apportare Cupertino ad Apple Music in seguito all’acquisizione, una mossa che arriva dopo che gli altri servizi più popolari nel campo dello streaming musicale, Spotify e SoundCloud, avevano annunciato importanti novità nella gestione degli utenti iscritti.

Tecnologia: I più letti