Tesla fa causa a ex dipendente: "Ha mentito e rubato i dati"

Tecnologia
Elon Musk (Getty Images)
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L'uomo è accusato di essere il "sabotatore" che ha diffuso segreti commerciali e prelevato illegalmente gigabyte di dati della società, incluse "decine di foto riservate e un video sui sistemi di produzione" del colosso delle auto elettriche

Tesla fa causa all'ex dipendente che avrebbe rubato dati, mentito e hackerato segreti commerciali. L'azione legale segue di poche ore la rivelazione pubblica di Elon Musk, che aveva espressamente parlato di un sabotatore all'interno della società con una e-mail diretta ai lavoratori, poi ripresa da diversi media statunitensi. Come rivela l'agenzia Bloomberg, la denuncia è stata depositata mercoledì 20 giugno nella corte federale del Nevada.

Le accuse

Secondo quanto sostiene Tesla, l'uomo avrebbe rubato decine di fotografie riservate e un video del sistema manifatturiero dell'azienda. Dati sensibili che sarebbero poi stati distribuiti a parti terze. Il dipendente che lavorava da ottobre alla Gigafactory in Nevada, viene inoltre accusato di aver mentito ai media, ai quali avrebbe detto che Tesla si serviva di batterie perforate e difettose per la produzione dei suoi veicoli e prodotti.

La vicenda

La denuncia di Musk era arrivata lunedì 18 giugno attraverso una e-mail inviata ai lavoratori e riportata da Business Insider e Cnbc. Nell'occasione il Ceo di Tesla aveva infatti rivelato l'esistenza di un "sabotatore interno", responsabile di danni "piuttosto estesi". Secondo la versione di Musk, infatti, Tripp avrebbe modificato il codice del sistema operativo che gestisce la produzione, facendo trapelare all'esterno dati sensibili della compagnia. A spingerlo sarebbe stata la frustrazione per una promozione attesa ma mai arrivata.

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