"Laurel o Yanny" nuovo tormentone web, cosa si sente nell'audio?

Tecnologia
(Getty Images)
gettyimages-Microsoft_World_720

Spopola sui social un nuovo rompicapo che ricorda quello di tre anni fa sul colore di un vestito: una voce artificiale, a seconda di chi ascolta, sembra dire due parole diverse. La spiegazione scientifica? Potrebbe essere una questione di frequenze

Il dilemma ha già invaso tutti i social network: una registrazione audio di una sola parola, ripetuta da una voce artificiale, che alcuni riconoscono come "Yanny" e altri come "Laurel". Il dibattito-tormentone spopola sul web e ricorda quello scoppiato tre anni fa sul colore di un vestito: blu e nero oppure bianco e oro? Condivisa da uno studente americano su Reddit, la nuova clip è diventata virale quando è stata pubblicata su Twitter dalla YouTuber e designer Cloe Feldman. In breve tempo sono arrivate migliaia di risposte, equamente divise tra i "Yanny" e "Laurel".

Una questione di frequenze

Ma chi ha ragione? I sostenitori di Yanny o quelli di Laurel?  Sono molti anche gli esperti intervenuti in queste ore per tentare di risolvere il dubbio. La scienziata Jody Kreiman, che lavora al Dipartimento di linguistica dell'Università della California, ha sottolineato come le tracce audio che si sentono siano a metà strada tra le due parole. Non essendo una voce vera, ma un suono metallico riprodotto dal computer, per di più a bassa qualità, il suono "Ya" sarebbe simile al suono "La", "n" ad "r" e "y" a "l". Arricchisce la spiegazione la professoressa di linguistica Patricia Keating, secondo la quale l'ascolto dipende dalla fascia di frequenza che ogni ascoltatore percepisce diversamente.

Come una radio

In sostanza, il nostro cervello sceglierebbe solo una tra le diverse bande di frequenza. Come fosse una radio che si sta sintonizzando. "Se c’è una piccola ambiguità, il cervello seleziona una singola interpretazione percettiva", sostiene David Alais, professore di psicologia all'Università di Sydney. Su Twitter alcuni utenti hanno fatto notare che, cambiando la frequenza della registrazione, si possono sentire suoni diversi: abbassandola, è più probabile che sentiate Yanny, anche se prima sentivate Laurel, e viceversa.

Scegliamo per via dell'età?

Ma cosa spinge il nostro cervello a scegliere una frequenza rispetto ad un’altra? Anche qui esistono diverse spiegazioni. Potrebbe essere l'età, secondo la professoressa Keating: alcuni suoni sarebbero udibili solamente da chi ha meno di 25 anni. Anche la perdita o la diminuzione dell'udito potrebbero influenzare la percezione dell’ascoltatore. Rilevante, poi, potrebbe essere lo strumento con cui si ascolta la clip: se si hanno delle buone cuffie, sarà più facile sentire Yanny.

Laurel 1 - Yanny 0

L'origine dell’audio, però, potrebbe chiudere la partita e segnare la sconfitta definitiva dei sostenitori di Yanny. Infatti la registrazione proviene dalla pagina internet vocabulary.com, e in particolar modo dalla voce "laurel", che in inglese significa letteralmente "una corona, generalmente simbolo di vittoria". Con un significato così, non poteva che risultare trionfatrice.

Tecnologia: I più letti