Privacy, Facebook corre ai ripari: nuovi strumenti per controllo

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Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, il social network ha preso ulteriori provvedimenti per salvaguardare i dati degli utenti. Tra le novità, la possibilità di cancellare definitivamente post e l'accesso più facile grazie a un unico menu chiamato "Privacy shortcut"

Dopo lo scandalo che ha coinvolto Facebook e Cambridge Analytica, il social network fondato da Mark Zuckerberg ha deciso di correre ai ripari e fornire agli utenti di nuovi strumenti per il controllo della propria privacy. In particolare, saranno resi chiari e visibili in un solo posto della piattaforma tutti gli strumenti per controllare i dati personali, ci sarà la possibilità di cancellare definitivamente post passati dalla piattaforma e verrà velocizzato e reso più selettivo il processo di download della propria storia. Le nuove normative arrivano dopo le inchieste del New York Times e del Guardian che hanno scoperto come Cambridge Analytica usava i dati personali di 50 milioni di utenti di Facebook, raccolti tramite la app "thisisyourdigitallife", per sviluppare tecniche e software in grado di "profilarli" e di indicarli come destinatari di annunci politici su misura.

Le altre novità

Il nuovo provvedimento è stato annunciato con un post firmato dai vicepresidenti Erin Egan ed Ashlie Beringer. Tra le novità, una maggiore facilità di accesso alle impostazioni sulla privacy, attualmente "distribuite su 20 schermate diverse", grazie a un unico menu denominato "Privacy shortcut". C'è poi un nuovo strumento che si chiama "Access your information", "un modo sicuro per accedere e gestire le informazioni, come post, reazioni, commenti e ricerche che non si desidera più avere su Facebook", con la possibilità di cancellare definitivamente tutto questo materiale dalla piattaforma. Facebook, inoltre, perfeziona il download completo dei propri dati, rendendolo più selettivo: si potrà chiedere solo quello dei post, delle foto o dei like. Tutte le novità sono effettive a partire da oggi, 28 marzo, e saranno estese a tutto il mondo, Italia compresa, nelle prossime settimane. I fatti recenti "hanno dimostrato quanto lavoro dobbiamo fare per rafforzare le nostre policy, nelle prossime settimane aggiorneremo i termini di servizio e le nostre politiche sui dati per meglio precisare quali vengono raccolti e come li usiamo", spiega Facebook.

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