Un dispositivo tascabile renderà più semplice sequenziare il Dna umano

Tecnologia
Un'immagine digitalizzata del genoma umano esposta nell'American Museum of Natural History di New York City (Archivio:Getty Images)
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Una ricerca britannica ha sviluppato un apparato, affidabile e di dimensioni contenute, in grado di elaborare porzioni più lunghe del nostro genoma

Sta in una mano e potrebbe consentire di conoscere la mappa genetica di ogni persona con un'analisi veloce e affidabile. È il primo sequenziatore tascabile di Dna ed è stato illustrato nella rivista Nature Biotechnology.

I risultati della ricerca

La novità non sta solo nella maneggevolezza dello strumento, che potrebbe rendere più comuni e meno costose le analisi di questo tipo, ma anche nella sua efficacia. Potrebbe infatti leggere il cosiddetto "lato oscuro" del Dna, cioè quelle regioni definite un tempo "Dna spazzatura" ma oggi ritenute sempre più importanti per capire se l'insorgenza di alcune malattie è scritta nel nostro corredo genetico. I ricercatori, coordinati da Nicholas Loman (dell'Università di Birmingham) e da Matthew Loose (dell'Università di Nottingham), hanno perfezionato un dispositivo che può elaborare lunghe sequenze di Dna, fino a quasi 900mila lettere. Provato su alcune cellule umane, l'apparato ha mostrato un'accuratezza che sfiora la perfezione: 99,8%.

Gli sviluppi futuri

"Si tratta di un risultato davvero importante - ha commentato all'Ansa Stefano Gustincich, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie del Cervello dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) - che consente per la prima volta di sequenziare tratti di Dna molto più lunghi delle poche centinaia di lettere di adesso. In questo modo - ha aggiunto Gustincich, il cui gruppo di ricerca ha da poco iniziato a usare il nuovo strumento - è più facile ricomporre il puzzle del nostro genoma perché non avremo solo sequenze brevi, difficili da collocare al posto giusto quando sono presenti in migliaia di copie identiche". Il sequenziatore tascabile rende quindi più facile mettere ordine tra i 3 miliardi di lettere del Dna. "In futuro - ha concluso Gustincich - sarà ad esempio più facile ricostruire le differenze nel Dna dei tessuti di uno stesso individuo e ricavare maggiori informazioni sulla parte più oscura del nostro genoma, quella che non contiene geni ma che s'inizia a considerare importante per la genesi di molte patologie".

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