Il percorso al contrario di Messenger Lite: adesso arriva negli Usa

Tecnologia
Mark Zuckerberg, ceo di Facebook (Getty Images)
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La versione leggera dell'app approda nei mercati più evoluti. Era partita da Kenya e Venezuela per soddisfare i Paesi in via di sviluppo. Ma sta avendo successo ovunque

Messenger diventa leggero anche in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Irlanda. Approda anche in questi Stati la versione Lite dell'app, per ora disponibile solo su Android. Un'espansione che conferma il successo registrato in diversi paesi del mondo.

Cos'è e come funziona

Facebook Messenger Lite ha esordito nell'ottobre del 2016. Le funzioni sono simili alla versione madre: l'interfaccia è più lineare, si deve rinunciare a Gif, bot e reazioni ai singoli messaggi. In compenso l'app ha dimensioni molto più contenute (10 MB, 20 volte meno rispetto alla versione standard), è più snella e consuma molti meno dati ed energia. Con due vantaggi: può essere utilizzata in aree con connessioni più lente ed è adatta anche per dispositivi obsoleti. È nata quindi con l'obiettivo di espandere il proprio mercato soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Ecco perché il suo percorso è stato opposto a quello consueto: Facebook è solita partire dai Paesi più digitalizzati per poi espandersi altrove, con Messenger Lite ha fatto l'esatto contrario.

Dal Kenya agli Stati Uniti   

I primi ad avere l'app sono stati gli abitanti di Kenya, Venezuela, Malesia, Sri Lanka e Tunisia. Un test, prima del salto di qualità dell'aprile 2017: nell'occasione, Lite arriva in un solo colpo in più di 100 Paesi, tra i quali l'Italia, ma anche Turchia, Germania, Giappone, Olanda. Restavano fuori proprio alcuni dei mercati più maturi. Adesso Facebook ha colmato la falla. La risposta del pubblico, fino a ora, è stata buona: Lite ha avuto più di 50 milioni di download.

Le ragioni del successo

Ma perché un'app pensata per i Paesi in via di sviluppo conquista anche gli utenti occidentali? La risposta è semplice. Messenger Lite viene incontro a problemi che restano anche in condizioni di buona connessione. La banda larga e ultralarga non è una realtà diffusa ovunque. In Italia, ad esempio, il 28,2% delle case non ha accesso a connessioni di almeno 30 mbps. A una crescente disponibilità di app non corrisponde poi un'espansione altrettanto forte della memoria interna. Infine c'è il consumo d'energia: gli smartphone hanno moltiplicato le proprie performance ma lo sviluppo delle batterie non è sempre andato di pari passo. Motivo per cui un'applicazione che permette di risparmiarne il consumo viene particolarmente apprezzata dagli utenti.

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