Samsung, torna in vendita il Note 7 "riciclato": ecco la versione FE

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Il Samsung Galaxy Note 7 durante il lancio dello scorso agosto (Getty Images)
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Il nuovo dispositivo riutilizza le componenti del phablet ritirato. Sarà disponibile dal 7 luglio in Corea del Sud e costerà quasi il 30% in meno rispetto al suo predecessore difettoso

Una nuova vita per il Galaxy Note 7. Samsung "riciclerà" infatti il phablet ritirato lo scorso settembre: le sue parti saranno utilizzate per assemblare un nuovo dispositivo, molto simile alla versione originaria, che si chiamerà Galaxy Note FE e sarà lanciato in Corea del Sud venerdì 7 luglio.

Prezzo e caratteristiche

Samsung garantisce che il Galaxy Note FE sarà "perfettamente funzionante". Dovrebbe così far dimenticare i difetti del Note 7, la cui batteria andava in fumo se sovraccaricata. Il gruppo però si sta muovendo con cautela: il nuovo dispositivo esordirà solo nel mercato casalingo. Non è esclusa l'espansione al resto del mondo, ma le tempistiche sono tutte da definire. Si procederà quindi senza fretta, con una produzione contingentata di 400mila unità. Stile e dimensioni (display da 5,7 centimetri con diagonale da 14,48 centimetri) sono simili al Note 7: essendo però "riciclato" (o, in gergo più tecnico, "ricondizionato"), il Note FE costerà meno, circa 700mila won, cioè circa 610 dollari, quasi il 30% in meno rispetto al prezzo di lancio del suo predecessore (850 dollari).

Un'edizione per i fan

Il cliente tipo del nuovo dispositivo è un appassionato dei prodotti dell'azienda asiatica, disposto a puntare su un apparecchio derivato da un modello difettoso. Lo testimonia anche il nome: FE sta infatti per "Fan Edition". D'altra parte, nonostante le difficoltà del 2016, il marchio Samsung si è dimostrato capace di trattenere lo zoccolo duro della clientela: lo si è visto, ad esempio, con il Galaxy S8, e persino con lo stesso Note 7, con alcuni acquirenti che si erano inizialmente rifiutati di restituire il phablet nonostate il rischio di fusione, e con un 7% di irriducibili che hanno comunque deciso di tenerlo nonostante un aggiornamento lo abbia reso inutilizzabile. La spinta a quest'ultima operazione di "riciclo" non sarebbe però arrivata solo dai fan ma anche da alcune organizzazioni ambientaliste: la rottamazione di tutte le componenti del Note 7 sarebbe stata uno spreco di soldi e risorse e FE rappresenta un tentativo di ridurlo.

Le conseguenze del Note 7

Il Note 7 aveva iniziato a registrare esplosioni della batterie a poche ore dal lancio. Il 2 settembre 2016, Samsung aveva così deciso di bloccarne le vendite. Un intoppo che ha costretto il gruppo a ricalibrare il calendario degli altri dispositivi, con nessuna nuova uscita prima delle feste di Natale e il Galaxy S8 slittato dal febbraio all'aprile successivo. Adesso è il turno del Note FE: solo una tappa intermedia verso l'appuntamento di metà settembre prossimo, quando dovrebbe arrivare il Note 8.

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