Amazon, la voce non basta più: in arrivo un Echo con schermo touch

Tecnologia
Una delle versioni di Amazon Echo (Getty Images)
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Il maggiordomo digitale, nato per obbedire ai comandi vocali, avrà anche una versione con display. Una soluzione per facilitare l'interazione e integrare le videochiamate

Echo si evolve. Il popolare gadget domestico di Amazon connesso con l’assistente vocale intelligente è già leader di mercato. Ma guarda oltre: secondo il Wall Street Journal, sta arrivando una versione con schermo touch. Una piccola rivoluzione per un dispositivo nato per rispondere ai comandi vocali.

 

Perché un Echo con display

Nei giorni scorsi, erano spuntate alcune immagini (non ufficiali). Se dovessero essere confermate dall'imminente lancio, il nuovo Echo cambierebbe completamente forma per fare spazio allo schermo. Se la versione classica è cilindrica, questa ha un design ancora più essenziale, quasi spartano. Ma perché Amazon vuole un display per governare la casa? A guidare la scelta sarebbe stata la volontà di ampliare la gamma delle modalità di interazioni. Le funzioni con comando vocale restano intatte (anzi, restano l'anima di Echo). Ma ce ne sono alcune che, con la sola voce, sono più difficoltose. È il caso, ad esempio, della scelta dei brani musicali o dell'impostazione di una playlist. La versione con display, afferma sempre il Wall Street Journal, dovrebbe anche supportare telefonate e (soprattutto) videochiamate. Una funzione che l'Echo classico, privo di schermi, non poteva avere.

 

La forza di Amazon

Amazon sta cominciando a sperimentare in maniera sempre più massiccia. Echo si sta trasformando da un dispositivo a una gamma di prodotti, con caratteristiche diverse e aree di utilizzo più o meno specifiche. La versione con display, infatti, arriva a pochi giorni dall'annuncio di Echo Look, una sorta di macchina da selfie che sostituisce il caro vecchio specchio.

Jeff Bezos, dalla sua, ha le risorse per sperimentare e una posizione di primazia sul mercato. Secondo uno studio di eMarketer, Echo ha una quota del 70,6% tra gli assistenti domestici. Google Home, arrivata in ritardo, è riuscita a conquistare il 23,8%, lasciando agli altri appena il 5,6%. Al momento, quindi, il settore è un duopolio con tendenze monopolistiche. Anche se il mercato è ancora molto giovane e si evolverà.  

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