AirBnb raggiunge un accordo con la città di San Francisco

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Chris Lehane, responsabile della Global Policy di AirBnb, ha dichiarato che questo tipo di registrazione risponde al "desiderio di mantenere le cose semplici" (Getty Images)
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La società californiana offrirà un processo di registrazione interno ai proprietari, rendendo più facile la segnalazione del noleggio di un’abitazione a breve termine. Le informazioni condivise con l’amministrazione per evitare abusi

AirBnb ha risolto la causa legale che la vedeva contrapposta alla città dove è nata, San Francisco, in California. La contesa era partita lo scorso anno in seguito alla nuova legislazione introdotta dall’amministrazione cittadina, che prevedeva il divieto di affitto delle case per i proprietari che non si erano regolarmente iscritti nei registri comunali. Come parte dell'accordo, ha annunciato Chris Lehane, responsabile della Global Policy della piattaforma di appartamenti in affitto, AirBnb offrirà un processo di registrazione interno, rendendo più facile la segnalazione del noleggio di un’abitazione a breve termine.

Informazioni condivise con la città

Con la registrazione gli host otterranno una "licenza d'affari" comunale tramite la piattaforma di AirBnb. I dati verranno condivisi con l’amministrazione di San Francisco che, a sua volta, provvederà ad iscrivere il proprietario nel registro cittadino. A partire dal primo gennaio 2018, coloro che vorranno affittare la propria abitazione nella città californiana avranno otto mesi di tempo per mettersi in regola, altrimenti - avverte AirBnb - verranno allontanati dal sito. I dati che gli utenti dovranno condividere saranno il nome, il cognome, l’indirizzo e il codice postale.

Mantenere le cose semplici

Questo tipo di registrazione, sviluppata da AirBnb per andare incontro all’esigenze della città, risponde al "desiderio della società di mantenere le cose semplici", ha dichiarato Lehane. La scelta di provvedere a una registrazione interna da condividere successivamente con l’amministrazione di San Francisco rappresenta il tentativo di non gravare gli utenti di pratiche burocratiche che ne potrebbero pregiudicare l'iscrizione al sito.

Evitare gli abusi

In questo modo l’amministrazione locale punta a controllare l’attività degli utenti della piattaforma cercando di sanzionare eventuali abusi non consentiti. Secondo l'avvocato che nella causa ha rappresentato la città, Dennis Herrera, a San Francisco "attualmente ci sono 2.100 ospiti registrati a breve termine, ma AirBnb vanta più di 8mila annunci". Per questa ragione, secondo il legale, "l’accordo raggiunto aiuterà a proteggere gli operatori dell’ambito housing costringendo le compagnie ad assicurare che tutte le loro offerte siano registrate e completamente legali". L’intesa, che è molto simile a quelle già attive con le città di Denver, New Orleans e Chicago, dovrà essere approvata dal sindaco di San Francisco e dal consiglio di vigilanza prima di entrare in vigore. 

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