Uber, il Tribunale di Roma accoglie la richiesta di sospensiva

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Il servizio Uber è attivo in Italia dal 2013

L'ordinanza richiedeva l’interruzione dei servizi di mobilità a partire dal 17 aprile. La compagnia annuncia: "Andiamo avanti fino al giudizio di merito"

Uber e i suoi servizi potranno continuare a essere utilizzati in Italia. Il Tribunale di Roma, infatti, ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza che richiedeva l’interruzione dei servizi di mobilità a partire dal 17 aprile. "Siamo molto felici – riferisce Uber – di poter comunicare a tutti i driver e agli utenti di Uber in Italia che potranno continuare ad utilizzare l'applicazione fino alla pronuncia del Tribunale sul nostro reclamo".

Il ricorso dei tassisti

Il Tribunale civile di Roma, la settimana scorsa, accogliendo il ricorso presentato dai tassisti e dalle aziende di noleggio con conducente (ncc), aveva disposto il blocco dei servizi offerti da Uber in Italia, fruibili attraverso le applicazioni Uber Black e similari. Era stata contestata, infatti, una condotta di concorrenza sleale. La decisione dei giudici civili prevedeva anche una penale di 10mila euro per ogni giorno di ritardo nell’eseguire il provvedimento, a partire dal decimo giorno successivo alla sentenza.

Sospesa l’interruzione dei servizi

La domenica di Pasqua, dunque, sarebbe potuto essere l’ultimo giorno di Uber in Italia. Invece non sarà così. Uber, infatti, ha presentato al Tribunale di Roma una richiesta di sospensiva dell’interruzione dei servizi, che i giudici hanno accolto. È stata la stessa società a divulgare la notizia, confermando che utenti e autisti potranno continuare ad utilizzare le applicazioni e i servizi.

Decisione Tribunale accolta con favore da Unc e Codacons

L'Unione nazionale consumatori ha definito un'ottima notizia il fatto che il Tribunale abbia accolto la richiesta di Uber. Ora, però, secondo il presidente dell'associazione, Massimiliano Dona, "la palla deve passare al governo per evitare che siano i giudici a riempire un vuoto normativo". "Estremamente positiva" anche per il Codacons la decisione del Tribunale di Roma grazie alla quale "gli utenti potranno beneficiare di una più ampia scelta nel settore dei trasporti, dovuta ad una maggiore concorrenza". Meno entusiasta Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, che affida a un tweet il suo pensiero: "Finché Uber non pagherà le tasse, in Italia non sarà mai un interlocutore credibile. Le imposte si pagano dove si fanno i profitti".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="it" dir="ltr">Finché <a href="https://twitter.com/hashtag/Uber?src=hash">#Uber</a> non pagherà le <a href="https://twitter.com/hashtag/tasse?src=hash">#tasse</a> in Italia non sarà mai un interlocutore credibile. Le imposte si pagano dove si fanno i profitti <a href="https://twitter.com/hashtag/taxi?src=hash">#taxi</a></p>&mdash; Francesco Boccia (@F_Boccia) <a href="https://twitter.com/F_Boccia/status/852887412460187648">April 14, 2017</a></blockquote>
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I servizi Uber

Il servizio Uber è attivo in Italia dal 2013. E offre agli utenti diverse soluzioni fruibili attraverso le varie app messe a disposizione. Tra queste Uber Black, ad oggi attivo nelle città di Roma e Milano, consiste nel noleggio di una berlina nera guidata da un autista professionista. È possibile prenotare la corsa tramite l'apposita applicazione scaricabile su smartphone o tablet. Uber Pop, invece, consente a tutti di offrire passaggi a pagamento. Questo servizio, però, in Italia è già fuori legge da giugno del 2015.

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