Ecco Supersonic, l'app di messaggi senza testo sviluppata da Google

Tecnologia
Il Googleplex di Menlo Park, in California (Getty Images)
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Il nuovo instant messenger, per ora disponibile solo negli USA, trascrive simultaneamente gli audio in emoji ed è uno dei primi progetti di Area 120, l'incubatore interno dell'azienda

Un'applicazione di messaggistica che abbandona le parole e si affida alle trascrizioni dei messaggi vocali in emoji. Si chiama "Supersonic Fun Voice Messenger" ed è stata creata dagli sviluppatori di Area 120, l'incubatore interno di Google che cura i progetti collaterali dell'azienda californiana.

 

Come funziona – L'idea dei giovani progettisti è stata quella di superare la semplice tastiera per affidarsi solamente ai comandi vocali. Il funzionamento dell'applicazione è semplice: basta premere il grosso bottone rosso al centro della schermata e registrare il proprio messaggio che verrà "tradotto" in emoji e recapitato al destinatario, o ai membri che partecipano a una chat di gruppo. Insieme alla sequenza di faccine, il messaggio sarà composto anche dalla registrazione originale che si autocancellerà una volta ascoltata. Tutto quello che il dispositivo non riuscirà a trascrivere sotto forma di "simboli" verrà invece trasformato in messaggio testuale. L'applicazione inoltre offrirà una stanza in cui gli utenti, registrandosi, potranno chattare e comunicare anche con sconosciuti.

 

Area 120 – Supersonic, disponibile per i dispositivi IOS e Android, attualmente è stata rilasciata solamente per il mercato statunitense, ma presto potrebbe arrivare anche in altri paesi, fra cui l'Italia. Un'ipotesi che prende corpo osservando la crescita del team di Area 120 che per gli esperti rappresenta il vero competitor alla fucina di Microsoft Garage. Solo pochi giorni fa il team satellite della "Big G" aveva lanciato sul mercato la sua prima app, "Uptime", che permette ai possessori di iPhone e di un account Google di guardare i video in condivisione ovunque ci si trovi. Ai giovani informatici di Area 120 si deve anche l'invenzione di "Tailor", un'app che permette all'utente di mettersi in contatto con uno stilista professionista per stabilire il proprio outfit in base ai capi presenti nell'armadio, ma anche di comprare nuovi vestiti online.

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