Arriva ElliQ, il robot-tutor per anziani soli

Tecnologia
ElliQ è pensato per fare compagnia agli anziani che vivono in solitudine (Foto: Intuition Robotics)
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Una start-up israeliana presenta in questi giorni a Londra il suo prototipo: un assistente domestico pensato per la terza età e in grado di interagire con le persone

La solitudine e la sedentarietà sono due dei maggiori problemi con cui hanno a che fare le persone anziane, fattori che non fanno altro che amplificare gli effetti degli inevitabili acciacchi fisici dovuti all'età. Da Israele arriva in loro soccorso l'intelligenza artificiale. Quella di ElliQ, piccolo robot-tutor domestico in grado di fare compagnia ad anziani soli, spingendoli anche ad interagire con altre persone o a fare attività fisica.

 

Tecnologia e design - ElliQ è firmato dalla start up Intuition Robotics, che lo presenterà a Londra proprio questa settimana in occasione di New Old, rassegna di design che ha preso il via giovedì 12 gennaio al Design Museum di Kensington. Location più che mai adeguata, dal momento che l'home assistant da scrivania dell'azienda israeliana è anche un oggetto di design, realizzato grazie alla collaborazione con lo svizzero Yves Béhar.

 

Come funziona - ElliQ (che per ora è un prototipo) è un dispositivo da scrivania, composto da uno schermo e un corpo. È in grado di ruotare e inclinarsi, in modo da adattarsi alle esigenze dei suoi utenti, che potrebbero anche avere problemi di mobilità. Può essere attivato dall'anziano semplicemente con la voce, dialogando dunque a parole, ma la presenza di uno schermo lo rende adatto anche alle persone che presentino problemi di udito. ElliQ però non si limita a fare "compagnia" alle persone anziane: può suggerire delle attività, dalla camminata alla visione di filmati o all'ascolto di musica e può essere usato come promemoria per prendere le medicine. Ma, soprattutto, incoraggia i suoi "assistiti" all'interazione.
 


Il lato social -
L'assistente domestico della Intuition Robotics vuole anche incoraggiare le interazioni sociali delle persone anziane, sia con metodi tradizionali (magari suggerendo una telefonata ai nipoti), sia sfruttando mezzi più moderni come i social network o i programmi di messaggistica. Tutto questo grazie a una dotazione tecnologica molto avanzata, che al riconoscimento vocale affianca quello facciale e che utilizza telecamere integrate e sensori per rendere la fruizione da parte degli utenti più naturale possibile.

 

Le sfide di ElliQ - Chiaramente, nonostante l'innovatività del progetto, ci sono anche dei potenziali punti deboli nel disegno della start-up israeliana. Non è detto, infatti, che una fascia di utenza così in là con gli anni riesca a prendere confidenza con uno strumento tanto moderno o con un mondo, quello social, di cui possono sfuggire le logiche. ElliQ può segnalare l'ultimo selfie pubblicato su Instagram dalla nipotina, ma quanto sarà semplice spingere la nonna di turno a lasciare un like o un commento? Secondo quanto riferito da Nick Hawes, informatico dell'università di Birmingham, a New Scientist per aggirare questa criticità occorre puntare "sulla facilità d'uso, dato che ciò che è pienamente comprensibile e intuitivo per un trentenne potrebbe non esserlo per un 80enne". Il robot-tutor perfetto, quello che si vedrà in un futuro prossimo, sarà però "quello - secondo Hawes - capace di attività fisiche oltre che di tenere compagnia".

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