L’azzurro ha trionfato in 27'46"13, davanti al norvegese Mezngi e al francese Schrub. “Sono contento - ha detto al termine della gara - volevo finire bene l'Europeo, e finalmente posso dire di avere preso un oro di valore assoluto. Il bronzo nei 5.000 è stato un 'antipasto', la mia gara è questa”. Terzo gradino del podio per Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese
È medaglia d’oro per l’azzurro Yeman Crippa, che ha vinto la gara dei 10.000 metri dei Campionati europei di atletica leggera di Monaco di Baviera. Con il tempo di 27'46"13, ha preceduto sul podio il norvegese Mezngi (argento) e il francese Schrub (bronzo). Quinto l'altro italiano Pietro Riva. “Sono contento: volevo finire bene l'Europeo, e finalmente posso dire di avere preso un oro di valore assoluto”, ha detto Crippa al termine della gara. Il quartetto composto da Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese ha invece conquistato la medaglia di bronzo nella gara della staffetta 4X100 donne: oro alla Germania, argento alla Polonia: "Ci credevamo, paura di nessuno, lo avevamo promesso".
Crippa: “Sapevo di potermela giocare al meglio”
“Quando c'è la forma, si riescono a fare anche queste cose", ha detto Crippa. Che ha aggiunto: "Sono super contento. Oggi quando ho visto che il primo (il norvegese Mezngi, ndr) si muoveva, sono partito anche io. Il bronzo nei 5.000 è stato un 'antipasto', la mia gara è questa, e sapevo di potermela giocare al meglio”. Poi ha aggiunto: "Sono partito troppo tardi? No, ma non volevo tirare io nella seconda metà di gara. Ho dato un bello strappo per staccare un po' di gente e poi, a una certa, ho lasciato fare a qualcun altro. Sapevo che in volata potevo essere il migliore".
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Mei: “Jacobs voleva correre, nessuna lite”
Intanto Stefano Mei, presidente della Fidal, ha fatto il punto sulla rinuncia di Marcell Jacobs alla 4x100: “Voleva correre la staffetta, quando è andato in pista ha riavvertito un dolore al polpaccio, in una zona diversa da quella della finale dei 100. Il suo allenatore era un po' più perplesso, Marcell era disponibile ma poi ha dovuto rinunciare”. “Ho voluto io un confronto con lui e il suo mister per capire quale fosse la situazione: assolutamente non c'è stata alcuna lite né alterco", ha aggiunto Mei. "Forse qualche errore è stato commesso, tornassimo indietro faremmo forse qualcosa di diverso. Ma è andata così", ha concluso. Il presidente Fidal ha poi ricordato che "Jacobs ha avuto il coraggio di andare a Eugene ma si è dovuto fermare, poi ha avuto il coraggio di venire qui e ha vinto l'oro. Nella vita di un atleta succedono queste cose, ed è normale che un allenatore voglia preservare l'integrità del suo atleta, e che l'atleta pensi di voler correre. Ma io stesso, prima dei Mondiali e di questi Europei, a Marcell avevo detto 'se non te la senti non correre'. Sono stato atleta, so cosa vuol dire".