Atletica, Tas respinge il ricorso di Caster Semenya: dovrà ridurre testosterone

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Il Tribunale arbitrale dello sport conferma il nuovo regolamento della Federazione internazionale che prevede la riduzione dei livelli di testosterone per le donne con iperandroginismo. La campionessa olimpica degli 800 metri dovrà sottoporsi a una terapia ormonale

Il Tas, il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, ha respinto il ricorso dell'atleta sudafricana Caster Semenya contro le nuove regole della Iaaf (la Federazione internazionale di atletica) che stabiliscono nuovi parametri per i livelli di testosterone naturalmente alti in alcune atlete. Secondo quanto previsto dalle nuove regole, confermate quindi dal Tas, le atlete con iperandroginismo come Semenya non potranno partecipare alle gare tra i 400 e i 1500 metri. Semenya, e altre atlete con iperandroginismo, saranno costrette a una cura ormonale per ridurre il livello di testosterone e poter partecipare alle gare sotto i 1500 metri. L'atleta sudafricana è attualmente campionessa olimpica in carica degli 800 metri e non avrà altro modo di difendere il suo titolo se non sottoponendosi a una terapia ormonale. Ma lo stesso Tas, nella sua decisione, precisa di essere in sostanza scettico "sulla reale possibile applicazione di questo regolamento".

La reazione di Semenya

Eloquente il primo commento a caldo sui social di Caster Semenya, che affida la prima reazione a caldo a un post su Twitter con la scritta "a volte la migliore reazione è evitare di reagire". Poi l'atleta sudafricana dichiara: "La sentenza del Tas non mi fermerà- La Iaaf mi ha sempre preso di mira", afferma. "Per un decennio la federazione ha cercato di rallentarmi, ma questo mi ha reso più forte. Ancora una volta salirò nelle mie imprese, e continuerò a ispirare giovani donne e atleti in Sudafrica e in tutto il mondo".  

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