Cori razzisti a Kean, giudice sportivo chiede ulteriori indagini

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Sugli ululati contro lui e il compagno Matuidi, era intervenuto ieri il ct della Nazionale Roberto Mancini, che aveva detto: “Non se ne può più, serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano"

Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha disposto “accertamenti istruttori supplementari” sul caso dei cori di discriminazione razziale rivolti ai calciatori della Juventus Moise Kean e Blaise Matuidi, durante la partita contro il Cagliari. Nel comunicato, la Lega Calcio specifica come sia necessario “in particolare appurare con chiarezza, in che fasi dell'incontro sono stati bersaglio dei cori e quale dimensione e percezione reale hanno avuto".

Le polemiche e le parole di Mancini

L’episodio è avvenuto nel corso della partita di campionato tra Cagliari e Juventus, il  2 aprile. I giocatori bianconeri si sono lamentati con l’arbitro per i “buu” razzisti rivolti in particolare al loro compagno, Moise Kean.
L’attaccante 19enne della Nazionale italiana, in risposta agli insulti, ha esultato dopo aver segnato il gol del 2-0 andando sotto la curva avversaria con le braccia larghe e lo sguardo interlocutorio. Il suo gesto ha acceso le polemiche sugli spalti, dove sono continuati cori e ululati razzisti. Ieri sul caso è intervenuto anche il ct della Nazionale Roberto Mancini: “Non se ne può più, serve prendere posizione, agire anche duramente, affinché queste cose finiscano".

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