Juventus-Fiorentina da record allo Stadium, il grande giorno del calcio femminile italiano

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Matteo Furcas

Foto Ansa

La sfida scudetto a Torino, a cui hanno assistito quasi 40mila spettatori, può essere uno spartiacque per il movimento, dopo un percorso travagliato, segno di un cambiamento culturale in atto. E un trampolino di lancio verso i prossimi Mondiali in Francia

Il calcio femminile si fa largo a grandi passi. E non accenna a voler smettere. Il movimento è sempre più sotto i riflettori, soprattutto dopo la grande giornata del 24 marzo, con lo spettacolo andato in scena all’Allianz Stadium per una Juventus-Fiorentina decisiva per le sorti dello scudetto femminile e con la promozione in Serie A di una big, l’Inter, con un ruolino record di 17 vittorie su 17. Una giornata storica per il calcio femminile: quasi 40mila spettatori e record di ascolti su Sky Sport, questa l’impressionante cifra – record di affluenza per un incontro femminile – a Torino per assistere alla quartultima giornata di campionato e alla vittoria della Juventus Women per 1-0, che indirizza in maniera forse decisiva lo scudetto. Più 4 ora il vantaggio in classifica delle ragazze di Rita Guarino sulle viola. Un percorso ormai lanciato quello del calcio femminile, grazie anche all'impegno di Sky, che culminerà questa estate con i Mondiali in Francia (dal 7 giugno al 7 luglio), a cui la Nazionale italiana non partecipava da 20 anni, e che Sky Sport trasmetterà interamente e in diretta, con 37 partite in esclusiva sulle 52 totali.

E su Sky è record di ascolti

Il big match tra Juventus e Fiorentina ha ottenuto il miglior risultato di sempre per una partita di calcio femminile su Sky: è stato visto da 342.628 spettatori medi, con il 2,68% di share e 1.033.546 spettatori unici. Una conferma del crescente interesse di pubblico verso questo campionato, che nella seconda parte della stagione ha raddoppiato l’audience rispetto alla prima, con una media di oltre 385mila contatti unici per ogni match.

L’Inter promossa in Serie A

A Milano invece, qualche ora prima di Juventus-Fiorentina, l’Inter ha ottenuto la promozione dalla Serie B alla Serie A, battendo per 6-0 l’Arezzo, con cinque giornate di anticipo, dopo 17 vittorie su 17 partite disputate. Dall’anno prossimo quindi, il campionato di Serie A femminile potrà contare sulla presenza di tutte e tre i “marchi” storici del calcio italiano: Inter, Juventus e Milan.

Verso i Mondiali

Lo spettacolo dell’Allianz Stadium, una vera e propria festa dello sport, è il trampolino di lancio ideale verso i Mondiali che si terranno in Francia da 7 giugno al 7 luglio. La Nazionale italiana tornerà a disputarli dopo vent’anni di assenza - ultima apparizione nell’edizione del 1999 negli Usa - e nel girone affronterà Brasile, Giamaica e Australia. La partita allo Stadium farà da bagaglio di esperienza per le giocatrici di Juventus e Fiorentina, che sono numerose nella rosa della Nazionale, visto che le avversarie delle nazionali favorite sono più abituate a giocare in ambienti simili. Sky garantirà una copertura totale del torneo, con un’attenzione particolare alla Nazionale Italiana, diventando così anche la tv delle azzurre: oltre alle partite e agli studi di approfondimento pre e post, Sky Sport seguirà infatti il ritiro della Nazionale in vista della preparazione al Mondiale, documentando con il racconto live tutte le tappe dell’avventura francese.

All’estero un movimento consolidato

In Francia ci saranno solamente arbitri donne. La presenza maschile sarà limitata alla sala Var (al debutto al femminile) ma soltanto per il fatto che gli uomini Var hanno già sostenuto i corsi di preparazione e sono già esperti dello strumento. È un altro passo culturale importante per un movimento che all’estero ha già fatto passi da gigante: in Germania, Inghilterra e Spagna è già consolidato (nelle scorse settimane in Spagna 60mila persone sono andate allo stadio per vedere Atletico Madrid – Barcellona), negli Usa il calcio al femminile è addirittura quello “principale” rispetto al maschile. E l’Italia, con l’ultima grande e storica domenica di sport, ha dimostrato che anche nel nostro Paese c’è tanta attenzione verso il movimento.

Calcio femminile, storia di una crescita

La storia del calcio femminile è stata sicuramente in salita, fin dalle sue prime espressioni. Dopo un percorso travagliato, nel 1968 nasce la Federazione Italiana Calcio Femminile. La Federazione subisce poi diverse scissioni, per poi riunirsi negli anni successivi. È solo nel 1986 che il calcio femminile, non più entità separata, entra ufficialmente nella Figc, ma solo nell’ambito della Lega nazionale dilettanti. Intanto, nel 1996, il calcio femminile diventa sport olimpico e debutta ad Atlanta 1996. Nel 1997 l'attività in Italia si articola in una Serie A con 16 squadre partecipanti, a girone unico, e una Serie B divisa in tre gironi da 14 squadre. Viene istituita anche la Supercoppa italiana. A partire dalla stagione 2018-2019 i campionati di Serie A e Serie B passano finalmente sotto l'egida diretta della Figc, ma non è ancora la fine del percorso: a fine 2018 dovrà essere infatti superato un ricorso della Lnd, che non intendeva perdere il controllo sul campionato femminile.

Il riconoscimento del professionismo

Il sempre più ampio riconoscimento a livello culturale per il calcio femminile, già piuttosto sviluppato anche a livello mondiale, in Italia dovrà passare per forza di cose attraverso il riconoscimento del professionismo femminile. Il passaggio sotto l’egida della Figc riguardava proprio questo punto, tanto che le ragazze del campionato italiano avevano espressamente richiesto di uscire dalla Lega nazionale dilettanti per passare al calcio professionistico. Poi era arrivato il ricorso della Lnd e le atlete avevano ricorso allo sciopero, che aveva fatto slittare la prima giornata di Serie A. La situazione era rientrata dopo che il Collegio di garanzia del Coni aveva accolto il ricorso della Figc. “Quella dell’Allianz Stadium è stata una grande testimonianza di crescita e sviluppo di un movimento che è diventato un vero e proprio patrimonio della Figc”, ha commentato dopo Juventus-Fiorentina il presidente della Figc Gabriele Gravina. Ma - ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Simone Valente - “sono ancora dilettanti, ora serve un passo deciso verso il riconoscimento del professionismo femminile".

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