XF11: Rita Bellanza è la prima eliminata del sesto Live. L'intervista

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Barbara Ferrara

Rita Bellanza e Levante - foto Jule Hering
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Dopo l'exploit delle Audizioni, Rita ha incontrato diversi ostacoli nel suo cammino, nel corso delle due ultime puntate sembrava aver recuperato l agiusta energia per continuare la sfida. Purtoppo però il sesto Live è stato più nero del nero: esce tra le lacrime ringraziando giudici e tutti coloro che le sono stati vicino. Leggi l'intervista e non perdere il prossimo appuntamento con XF11, giovedì in esclusiva su Sky Uno.

La sua voce graffiante, quel suo timbro unico, nell’interpretazione di Sally di Vasco Rossi avevano emozionato tutti, nessuno escluso. E’ da quel momento che Rita Bellanza ha iniziato a far parlare di se, nel bene e nel male. Le aspettative nei suoi confronti volavano alte insieme alle critiche mosse al suo giudice. Levante dalla sua non ha mai smesso di credere nelle sue potenzialità, tanto da scriverle l’inedito “Le Parole Che Non Dico Mai” (canzone molto apprezzata dalla community che l'ha spinta in top ten tra i singoli più scaricati in Italia). Nel suo “diamante grezzo e fragile” ha creduto fino all’ultimo, fino a quando si è ritrovata, suo malgrado, ad assistere alla sua eliminazione nel corso della prima manche, “In questo misero show” di Renato Zero non ha convinto, il verdetto del pubblico da casa arriva come una doccia fredda. E da papabile vincitrice di X Factor, la talentuosa ventenne, per alcuni la nuova “Ornella Vanoni” del talent, abbandona la gara, saluta e in lacrime ringrazia i giudici e tutti coloro che l’hanno sostenuta in questa straordinaria avventura.


Il viaggio che ha portato Rita fino al sesto Live non è stato facile, soprattutto a partire dai primi Live che hanno scatenato i “leoni da tastiera” sempre pronti a sentenziare e insultare gratuitamente. Le performance del quinto e del sesto Live al contrario avevano fatto ben sperare, e gli stessi Manuel Agnelli e Fedez hanno incoraggiato la giovane cantante, nonostante le passate défaillance sembrava stesse risalendo la china, ma così non è stato. Non per il pubblico. A dispetto del suo giovedì nero, Rita, a poche ore dalla sua uscita di scena, sorride. E’ felice, l’abbiamo incontrata, ecco cosa ci ha raccontato di questo sogno chiamato X Factor.

 

C’è qualcosa che ti rimproveri?
Praticamente tutto, musicalmente avrei potuto fare tre volte meglio, avevo la voce bloccata in tutti i Live. Sul palco ero sempre tesa, esageratamente, però di amore ho dato tutto quello che avevo.
L’ansia da prestazione era dovuta alle aspettative?
In parte sì, non è stato facile anche se so che devo lavorare sulle mie emozioni, non so gestirle, mi sento un po’ borderline: o piango troppo o rido troppo. E spreco tante energie, però dopo il Bootcamp ho sentito il peso delle troppe aspettative.
Cosa hai portato a casa dell’esperienza nel loft?
In realtà tutto, sia i momenti buoni che i momenti brutti. I litigi e le risate, abbiamo riso tantissimo.
Con chi hai legato di più?
Lorenzo Nicitra, Lorenzo Bonamano, Sem e Stenn, Camille e Virginia.
Per chi fai il tifo?
Per i Maneskin e per Lorenzo.
Chi pensi che vinca?
Se i Maneskin vanno avanti così come stanno facendo, vincono loro. Però ieri Lorenzo ha fatto un’esibizione impeccabile. Ha scelto due brani intoccabili, poteva farlo solo lui.
C’è una canzone avresti voluto portare?
Un pezzo di Etta James ma non c’è stato il tempo per prepararlo, mi sarebbero piaciuti anche Nina Simone e James Brown, mi piacciono molto le loro timbriche.
Il ricordo più bello?
Il momento più magico di tutti è stato agli Home Visit quando Levante mi ha detto che mi avrebbe portato ai Live. Sono scoppiata di gioia.
Il momento più difficile?
Il ballottaggio con Camille Cabaltera e Gabriele , subito dopo sono stata malissimo. Erano i miei cuccioli, uno dormiva a destra e l’altro a sinistra.
La tua è una voce jazz, continuerai su questa strada o virerai al pop?
E’ il mio mondo, il rischio del jazz e del blues però è che sono generi morti, quello che vorrei fare io è il ripristino in chiave italiana di quel mondo musicale che per me è “il mondo”.
Una parola sui giudici.
Agnelli mi ha dato moltissimo, intorno a lui vedo sempre un’aura magica, ultraterrena, mi ha dato tanti consigli, è stato fantastico: tutti i suoi commenti sono stati costruttivi. Mara è Mara, è “tanta roba”, rigida durante i Live ma una gran bella persona. Levante dice che io sono Mara in miniatura perché ho il vizio di dire parolacce. Con Fedez non abbiamo mai avuto un feeling esagerato, siamo due mondi totalmente opposti. Levante è stata una sorellona per me, prima delle assegnazioni speravo in Manuel Agnelli o Mara Maionchi, ma solo perché non la conoscevo, lei è incredibile. Fantastica.
Con chi ti piacerebbe duettare?
Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Mario Biondi, anche se il mio top è sempre stato Lucio Dalla, lui mi fa emozionare più di tutti, più di Gaber, Guccini, De Andrè, De Gregori.
 

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