Sem e Stenn: “Siamo quello che siamo e non ci poniamo limiti”

TV Show

Barbara Ferrara

Sem e Stenn - foto di Jule Hering
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Il terzo Live di X Factor 2017 ha visto l’uscita di scena del duo più discusso del talent: Sem e Stenn. E’ il televoto successivo al ballottaggio tra i due giovani talenti e i loro compagni di squadra, i Ros, a decretarne la sconfitta. Il sogno di volare in finale si spegne, ma la volontà di andare avanti carichi e con grinta resta la stessa. Leggi l’intervista 

Le dieci aspiranti popstar in gara ce l'hanno messa tutta per conquistare il pubblico e convincere la giuria, ciononostante le critiche sono piovute a ciel sereno sul palco dell'X Factor Arena. Il terzo Live di XF11 è stato un Live ricco di colpi di scena e battutine al vetriolo, dal banco della giuria, infatti, sono volati commenti piccati durante tutto il corso della serata. La tensione era nell’aria e sicuramente Manuel Agnelli non si aspettava di vedere al ballottaggio i suoi due gruppi, tantomeno dover scegliere chi salvare. I Ros, già a un passo dall’eliminazione nel secondo show, la spuntano grazie al loro cavallo di battaglia "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli mentre Sem e Stenn danno il loro meglio con "This is not a love song" dei Public Image LTD, ma non basta. Agnelli chiama il tilt e a decidere è il televoto.

 

“C'è un modo di rappresentare sé stessi ed è essere stessi e loro l'hanno fatto fino alla fine" – queste le parole a caldo di Manuel. L’avventura di Salvatore Puglisi e Stefano Ramera, rispettivamente 25 e 26 anni, non finisce qui, il duo aprirà, infatti, il prossimo concerto degli Afterhours al Forum e ci riserverà ancora molte sorprese, del resto il loro motto parla chiaro: “L’importante è scuotere”. Li abbiamo incontrati a meno di ventiquattr’ore dalla loro dipartita, frastornati ma ancora “molto carichi”. Ecco cosa ci hanno raccontato.

 

Un risultato atteso il vostro?
No, non ci aspettavamo assolutamente il ballottaggio: il pezzo ci dava tanta forza, ci sentivamo forti e molto legati, sia al brano che alla performance, da una parte ci è dispiaciuto molto uscire, dall’altra siamo contenti perché non abbiamo rimpianti né rimorsi. E come sempre siamo rimasti autentici. Quello che siamo.
Per chi fate il tifo?
Enrico Nigiotti, con lui abbiamo legato tanto, è diventato uno dei nostri migliori amici. Lui è un po’ come noi, è partito sotto una cattiva luce per molti aspetti e ci piace anche il suo aspetto della rivalsa.
Il momento più bello trascorso a XF?
Di momenti belli da ricordare ce ne sono davvero tanti, sicuramente il lavoro con la vocal coach ci ha fatto crescere tanto.
Sulla voce siete stati attaccati da subito.
Esatto, anche per la mancanza di tecnica e con lei abbiamo imparato veramente molto in poco tempo. Ha fatto un lavoro assurdo mettendoci sempre a nostro agio in modo propositivo. Come hanno fatto Manuel e Rodrigo. E’ stato un percorso in ascesa.
Cosa vi mancherà di X Factor?
Le performance su quel palco che ha mille usi, si possono fare tantissime cose, il dispiacere è non poter più usufruire di questa meravigliosa macchina fatta di professionisti super. Oltre a Tommassini, la redazione, i costumisti, i make up artist, i parrucchieri, esperti mondiali di tutto!
Come giudicate la vostra partecipazione a XF11?
L’esperienza di X Factor nel suo complesso è stata molto positiva, l’abbandono è la parte più triste.
Abbandono addolcito dall’annuncio di Agnelli: aprirete il concerto degli Afterhours al Forum, non male.
Sì, ci ha salutato con questo annuncio e ci ha lasciato con gloria, ci ha strozzato un po’ la voce lì per lì, siamo felicissimi, ci ha dato una scossa, è un bel premio di consolazione.
Cosa portate a casa di questa avventura?
Ha rafforzato l’idea che avevamo già: non porsi mai dei limiti. Ogni settimana, nel corso delle performance, c’era qualche ostacolo da superare e questo ci stimolava a fare di più ogni volta. Ha rafforzato anche l’idea di accettare qualunque commento o critica.
Avete sempre accolto i feedback con un atteggiamento di totale apertura.
Sì, col distacco tutte le critiche si sono dimostrate costruttive. Il nostro atteggiamento ha premiato in primis noi, come soddisfazione personale.
Progetti futuri nell’immediato?
Pubblicare il nostro singolo e il prima possibile vogliamo fare uscire anche il nostro album e partire subito in tour, abbiamo un po’ di date che abbiamo congelato questa estate. Siamo carichi.
Una parola sui quattro giudici?
Con Manuel Agnelli amore puro e folle, con lui abbiamo avuto un feeling mai sperimentato con altri. Levante è sempre stata molto carina con noi, rassicurante, lancia quei sorrisi che ti rassicurano, fin dalle Audizioni, anche se lì “non incontravamo ancora il suo gusto”. Mara Maionchi è un'icona, forse non ci ha capito, ma con lei ci divertivamo quando ci si incontrava nel loft e Fedez è stata per noi una bella sorpresa, si è ricreduto molto su di noi e questo ci ha fatto molto piacere. Far ricredere qualcuno è bello. Pe noi Fedez, quest’anno, è molto onesto nelle critiche e non gioca di strategie.
Il sogno di oggi?
Arrivare ad avere un pubblico mondiale, anche per questo la scelta di cantare in inglese, oltre al sound più nordeuropeo. Prima di XF abbiamo avuto modo di andare a Parigi in occasione del Gay Pride, ci siamo esibiti in un locale storico ed è stata un’esperienza forte. Quella è l’ambizione massima: girare il mondo con e per la nostra musica.
 

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