XF11, aspettando le audizioni con i Landlord riscopriamo la poesia

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Landord (foto di Matteo Di Pippo)
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La musica riscopre il senso della parola e il bello è che ci sono molte realtà giovani che si fanno portavoce di questa rinascita. Una si chiama Landlord. Abbiamo intervistato Francesca Pianini, la voce della band romagnola, per viaggiare con lei dove buongiorno vuol dire davvero buongiorno. Intanto proseguono le audizioni per l'edizione 2017 di X Factor: i prossimi appuntamenti sono a Napoli il 5, 6, 7 maggio alla Mostra d’Oltremare e poi a Milano il 20, 21, 22 maggio all'Arexpo 

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Il messaggio è forte e chiaro. Perché si respira nell'aria e perché arriva attraverso la voce di Francesca Pianini, la frontwoman dei Landlord una delle voci più uniche degli ultimi anni: la musica sta riscoprendo la scrittura e la band romagnola (oltre a Francesca ci sono Luca Montanari, Lorenzo Amati e Gianluca Morelli) è tra le prime a captare questa atmosfera e a trasformarla in canzone. Questo accade mentre sono in svolgimento le audizioni per X Factor 2017: i prossimi appuntamenti sono a Napoli il 5, 6, 7 maggio alla Mostra d’Oltremare e poi a Milano il 20, 21, 22 maggio all'Arexpo. Aspettando questi importanti appuntamenti abbiamo parlato di X Factor e musica, di arte e social network con Francesca.

 


Landord fotografati da Matteo Di Pippo


Francesca l'attività dei Landlord cosa prevede in questo periodo?
Stiamo lavorando a nuovi brani ma siamo ancora in una fase di studio.
Dove lavorate?
A Rimini.
Così ci scappa anche un tuffo?
Speriamo ma per ora solo lavoro. E in un seminterrato: a prova di tentazione.
Siete usciti in primavera col singolo, e annesso onirico video, New Year's Eve. Un buon anno anomalo...
Per noi è il brano che chiude una stagione e contestualmente ne apre un'altra. Siamo stati molto impegnati, e gratificati, tra Aside e Beside. New Year's Eve chiude Beside e per noi è una canzone di bilancio.
La forte componente elettronica lascia intuire la direzione futura.
Me lo avesse chiesto qualche settimana fa avrei confermato le sue sensazioni. Oggi non ne sono più certa.
Che è successo?
Stiamo sperimentando molto e siamo orientati sul fare un passo indietro.
Ovvero?
Non abbiamo mai lavorato intensamente sull'acustico e ora sta accadendo. Procediamo per sottrazione. Penso a una frase di Coco Chanel: prima di uscire guardati allo specchio e togliti qualcosa.
Un maggiore focus sui testi?
Si. Vogliamo raccontare più storie e meno immagini, meno storie personali e più storie su quello che ci accade intorno. Nel bene o nel male gli spunti non mancano.
Grande sfida e scelta coraggiosa, in linea col vostro percorso che non ha conosciuto briglie.
Soprattutto per me e Luca Montanari che lavoriamo sui testi.
Sterzare è segno di maturità.
Per noi anche una esigenza. La scena indipendente sta offrendo tanti artisti che sanno dare senso e valore alla parola. Potrei fare un elenco infinito, mi fermo a Levante e Niccolò Fabi che crea testi perfetti.
Siete anche avulsi dai tempi radiofonici.
Non guardiamo la clessidra quando siamo in studio. Non è nelle nostre corde culturali stare sotto i due minuti e mezzo. Ma siamo in tanti a pensarla così: lo stesso Fabi, poi Bon Iver. Ho ascoltato un nuovo brano di Kendrick Lamar che supera i sei minuti: sembrava un collage di tre pezzi.
La gente che ne pensa?
Il pubblico va considerato. Chi fa marketing e i produttori devono aiutarlo a entrare in una nuova mentalità. Il fan ama essere stimolato.
Voi siete passati per X Factor.
Una bella esperienza.
Consigli a chi ci prova oggi?
Di cercare di portare brani inediti, quello che sta accadendo nella realtà è in linea con X Factor.
E' una cosa bella questa sintonia.
Eccome. Se guardiamo le ultime edizioni, compresa la nostra del 2015, quelli che più hanno impressionato sono i cantautori, i gruppi originali. C'è un allineamento speciale.
Insomma a X Factor, nel cuore dei landlord e in generale...viva le novità.
Sempre. A noi servono per testare le novità e per respirare ossigeno.





 

 

 

 

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