MasterChef All Stars Italia, i concorrenti: chi è Maurizio Rosazza Prin

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Maurizio Rosazza Prin
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In attesa della prima edizione speciale del cooking show dei record che vede sfidarsi 16 fra i più talentuosi ex concorrenti delle passate stagioni, giovedì 20 dicembre alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11, riscopri chi è Maurizio Rosazza Prin

MAURIZIO ROSAZZA PRIN ha partecipato alla seconda edizione di MasterChef Italia.

Maurizio ha 39 anni, è di Como ma ora vive a Milano. Classificatosi secondo nella finale più sentita della storia di MasterChef, Maurizio si è distinto anche per l’estetica dei suoi piatti, definiti dagli Chef come dei quadri. Uscito da MasterChef, ha fondato il brand “CHISSENEFOOD”. Conduce un programma tutto suo su Gambero Rosso. Leggi l'intervista e scopri cosa ci ha raccontato.

Ci racconti la sua esperienza a MasterChef.
Ho perso al finale di Masterchef per una panna cotta, da quel momento ho capito che non avrei più ordinato la panna cotta al ristorante, anzi quando la nominano, insieme all'ananas e al tartufo nero mi viene una crisi epilettica. Ricordo la prova sul passo dello Stelvio, dove avevo cercato di fare delle tenso strutture di zucchero per decorare uno strudel, erano state distrutte dall'umidità...Lì ho capito che la cucina non è solo "belle idee" ma anche lati pratici e condizioni ambientali. Mi ricordo un’anatra medioevale che sembra Goldreke. Mi ricordo un Maurizio sudato che non aveva nulla da perdere e che era lì per divertirsi, competere e giocare. Finalmente avevo il mio campetto dove sapevo giocare, dato che in porta, giocando a pallone una volta avevo preso 18 goal. Masterchef è stato bello, intenso, super stressante. Sogno ancora quella sconfitta ma mi da forza!

Come è cambiata la sua vita dopo la partecipazione al cooking show più amato della tv?
Subito ho avuto l'affetto delle persone, mi urlavano per strada dovevi vincere tu, mi dicevano che il messaggio che avevo passato, di provarci, di essere sempre diversi creativi era passato. Ho parlato a quelli come me, il popolo che non solo ha la testa sulle nuvole ma tutto il corpo. Ho iniziato a fare televisione con varie trasmissioni, ho lasciato la pubblicità e ora mi occupo di tutto ciò che è legato al food. Ho fondato chissenefood un blog dove racconto, scrivo e mi racconto. Faccio quello che mi piace: cucinare, scrivere e sulle nuvole ho montato una cucina. Vivo con Instagram, sui palchi per gli eventi e cucinando che le mie serate sempre un po' particolari e ho capito che in cucina come nella vita non bisogna mai aver paura di sbagliare, altrimenti chissenefood.

Cosa si aspetta da questa edizione All Stars?
Mi sento come in Rocky 2. E' la mia vendetta. Sogno questa rivincita da anni, anche perché alla fine sono una persona super competitiva. Sono lì per vincere ma soprattutto per creare. Ad ogni costo. Mi aspetto avversari con un coltello in mano, uno fra i denti e uno da infilzarti dietro la schiena. Ci sono i più divertenti, di tutti. Sembra un super carrozzone di eroi che hanno avuto la mia stessa genesi, ognuno a modo suo. Mi aspetto giudici severi e Iginio ancora più extra terrestre: lui è il mio incubo peggiore. Come la pasticceria che odio.

II suo cavallo di battaglia, è lo stesso di quando ha iniziato o è cambiato?
Cambia ogni tre mesi. Non mi affeziono mai alle mie opere come ai miei piatti. L'ho imparato dalla pittura e dalla creatività, bisogna essere sempre contemporanei. Un giorno è una melanzana laccata con taglio degno di Lucio Fontana, il giorno dopo una zuppa thai con l'acqua di cozze. Sono cambiato meno Adrià oriented, un pelo più nordico e botturino. Senza dimenticare la scrittura, il divertimento e l'ironia: ecco perché i miei piatti si chiamano cozza nostra, capasanta claus, patata sempre in testa. Andate a vederli su Instagram è lì il mio vero lavoro, raccontare il cibo in tutti i modi possibili.

 

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