Italia's Got Talent 2019: ecco chi sono i finalisti

TV Show

Camilla Sernagiotto

Simone Savogin durante la sua declamazione emotional della poesia freestyle © Virginia Bettoja

Ecco i 15 finalisti che si sfideranno a colpi di talento sul palco della finale della quarta stagione di Italia’s Got Talent! L’appuntamento da non perdere è venerdì 22 marzo, alle ore 21.15 in diretta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11.
 

Manca poco, pochissimo: venerdì 22 marzo alle ore 21.15 in diretta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11 si terrà la finale di Italia’s Got Talent. E scopriremo così chi sarà incoronato vincitore assoluto di questa emozionantissima stagione fatta di colpi di scena, ugole d’oro, pelle d’oca, ballerini da chapeau, maghi pazzeschi, comici da lacrime agli occhi, poeti dalle lacrime agli occhi (lacrime diverse, s’intende)…

Ecco i 15 finalisti che vedremo sfidarsi a colpi di talento puro sul palco della finale della quarta stagione di IGT.

Andrea Paris

La magia comica è la nuova materia che si è inventato Andrea Paris, ibridando l’arte della meraviglia con quella della risata. I suoi numeri di magia speziati con un pizzico di vis comica e siparietti spesso da lacrime agli occhi ha conquistato tutti, pubblico e giudici. Giochi di carte, palline, sparizioni varie, ossia gli ingredienti principali della ricetta magica che però vengono reinterpretati per diventare pezzi comici a tutti gli effetti.

 

 

 

Gianluca Falletta

Lo specialista in proiezioni visive Gianluca Falletta ha emozionato tutti con le sue storie visual raccontate in videografica sui corpi. Il primo capitolo è stato raccontato su una silhouette d’eccezione, ossia quella della campionessa Federica Pellegrini, mentre il secondo tomo si è sviluppato su una shape altrettanto interessante: quella di una donna in stato interessante, appunto! Chissà quali storie emozionanti ci narrerà Gianluca in finale… Non vediamo l’ora!

Lorenzo Tronconi

Lorenzo Tronconi è il ragazzo che, nonostante la sua età giovanissima, ha dimostrato per ben due volte un’ugola profondissima. Non solo il timbro caldo e molto gospel ma anche il modo di cantare e di tirare fuori le emozioni hanno una maturità che molti cantanti che hanno collezionato ben più primavere si possono scordare. La sua versione di True Colors di Cyndi Lauper gli è valsa una standing ovation di tutto il pubblico, giuria in primis. Aspettiamo trepidanti di ascoltarlo in finale, preparandoci alla pelle d’oca.

Coro Divertimento Vocale

Il Coro Divertimento Vocale è un coro particolarissimo che unisce elementi da rumoristi a vocalità vere e proprie, restituendo un effetto da meraviglia pura. Mentre alle auditions si erano esibiti in un numero fatto di soli rumori, ricreati ad arte dalle ugole pazzesche dei tanti elementi di cui il coro si compone, in semi-finale hanno proposto una loro personale versione di Come è profondo il mare di Lucio Dalla.
 Un mix di versi di gabbiani, sciabordio delle onde e vento hanno fatto da tappeto sonoro alle parole di questa canzone, resa in maniera originale ed emozionante.

Nicola Virdis

Un nerd di cui innamorarsi perdutamente è Nicola Virdis, uno dei personaggi più irresistibili di questa quarta stagione di IGT. Senza dire una parola, riesce a comunicare tantissimo con la sola mimica facciale e le movenze. Alle audizioni ci aveva fatto impazzire con il numero sulle note e sulle parole di Turn Around, quando faceva una giravolta su se stesso senza riuscire ad abbandonare il palco proprio perché la canzone gli imponeva “turn around”. In semi-finale, invece, è toccato a Please don’t go, le cui parole non gli hanno permesso di andarsene dal palco. I giudici non hanno apprezzato abbastanza ma a salvarlo è stato il Golden Buzzer di Lodovica Comello. Meno male perché non vediamo l’ora che ci stupisca con una nuova esibizione à la Nicola Virdis. Un personaggio così particolare da essere già parte dell’espressione “à la Nicola Virdis”.

 

 

 

Samuel Olatidoye

Samuel Olatidoye è il ballerino che unisce alla perfezione i movimenti robotici e la leggiadria fluida da danza classica, il tutto declinato in versione breakdance. Il suo freestyle è totalmente improvvisato, cosa che lascia ancora più esterrefatti. Un mix di movimenti e piroette che danno quasi l’impressione del volo: Samuel sembra volteggiare in aria e muoversi su un tapis roulant! Chissà in che modo ci stupirà in finale…

Mini Raptor

I Mini Raptor sono i giovanissimi ballerini con una grinta e una tecnica che fanno invidia i corpi di ballo più rodati. Poco più di una decina d’anni a testa ma sembrano nati su un palco, a ballare scatenati da quando sono in fasce! In semifinale una coreografia fatta di lollipop e spaccate mirabolanti sulle note di un medley dei Backstreet Boys e degli AC/DC ha elettrizzato tutti. In primis loro, carichissimi sempre. Quindi immaginiamo come saranno venerdì in finale: adrenalina pura, formato Mini Raptor!

Aurora Leone

Per fare ridere in maniera intelligente bisogna averne passate tante. Eppure Aurora Leone ha soltanto 19 anni. Questa ragazza di Caserta ha fatto ridere alle auditions raccontando di come i gusti musicali di suo padre le abbiano rovinato l’infanzia, confinandola all’isolamento sociale. In semifinale ci ha invece raccontato dei pranzi domenicali fatti di continue litanie di “quest’età non torna più”. E dei condizionamenti che da familiari diventano universali. Aurora ha un’intelligenza tale da riuscire a toccare in maniera delicata e non banale tanti dei temi caldi del Sud Italia ma anche dell’Italia in generale, dalla carenza di lavoro all’inutilità di molti curricula universitari.

 

 

 

Ernesto Dolvi

Ernesto Dolvi è il sassofonista napoletano che riesce a toccare tutte le corde. Dell’animo umano, soffiando nel suo strumento da cui escono melodie strazianti e al contempo da estasi pura. Quando incomincia a suonare, non c’è cuore arido che possa trattenersi dal pulsare lacrime. Sia alle audizioni sia in semifinale ha entusiasmato tutti quindi gli auguriamo di straziarci dolcemente anche in finale. Più che “gli auguriamo”, “ci auguriamo” perché in tempi bui come questi abbiamo bisogno di fare sanguinare un po’ i nostri cuori. Per sentirci più umani. Grazie Ernesto.

Silent Rocco

Silent Rocco, a differenza del sassofonista Ernesto, fa del silenzio la sua personalissima magia. Professione mimo, senza proferire parole riesce a esprimere una tavolozza variegata di sentimenti e sfumature emotive. In semifinale si è esibito in un omaggio alla luna in occasione del 50esimo anniversario dell’allunaggio.
Una coreografia davvero spaziale, dentro e fuor di metafora. E dentro e fuor di astronave: Silent Rocco ci ha fatto vivere l’allunaggio step by step, facendoci vivere lo step più celebre della storia dell’uomo. Quello sulla luna, appunto.

Simone Savogin

Simone Savogin, professione doppiatore di videogame, nel tempo libero parla di cose ben lontane dal mondo sonoro dei videogiochi. La sua passione che arriva dal cuore, passando dalla pancia e uscendo a fiotti dalla bocca, è la poesia. Cascate di parole intense, flussi verbali da un lato violenti e dall’altro delicatissimi, in un pastiche verboso che ipnotizza le orecchie. Ma anche gli occhi sono fissi sulle labbra di Simone, mentre sputa parole che si rincorrono e si mordono la coda come gatti attorcigliati a mo’ di serpente. La sua poesia emotional in stile freestyle è stata un pugno nello stomaco per il tema ma anche una carezza la cuore per come ce lo fertilizza: un racconto legato alla guerra che porta co sé una dose letale di ferocia e violenza però contemporaneamente ci risveglia da quel torpore a cui il finto benessere ci ha condannati. Meno parole di circostanza, più parole come quelle di Simone Savogin!

 

 

 

Gypsy Musical Academy

La Gypsy Musical Academy è la scuola di ballo e canto di Torino che ha incantato tutti con la sua performance dal musical The Greatest Showman. Un inno all’unicità e alla diversità che ha convinto tutti, soprattutto Claudio Bisio che non ci ha pensato due volte e ha schiacciato il suo Golden Buzzer.
Standing ovation di tutti, dai giudici al pubblico al completo.

Alex e Alice

Alex e Alice sono i due ballerini che hanno raccontato la storia di una fine d’amore attraverso i movimenti di una danza originale e molto comunicativa. Compagni di vita fuori dal palco, si sono calati perfettamente nei panni di due quasi ex amanti, colti nell’ultima notte della loro storia d’amore.
Molto emozionanti, così emozionanti da avere strappato il primo Golden Buzzer riservato a ballerini di Frank Matano che solitamente tifa per comici e maghi.

Antonio Sorgentone

Antonio Sorgentone è il pianista rock ’n’ roll che con uno stile irresistibile à la Renato Carosone e Jerry Lee Lewis ha fatto stragi di cuori. Il primo cuore che ha infranto è stato quello di Mara Maionchi, che l’ha scelto come suo personalissimo Golden Buzzer. E Mara sappiamo bene che è una che di buona musica se ne intende. Ottima, davvero ottima musica nel caso di Antonio Sorgentone. Suonata anche con i piedi, letteralmente e non certo metaforicamente: il suo numero del pianoforte suonato con le estremità inferiori è stato strepitoso!

Urban Theory

E infine la crew di ballo che va sotto il nome di Urban Theory si è vista l’onore di essere l’oro di uno dei nostri ori più splendenti, ossia Federica Pellegrini. Questo gruppo di ballerini capitanati da una donna davvero tostissima si è inventata una danza davvero sui generis che integra elementi di robotica, movenze da videogame e hip hop.


Aspettiamo trepidanti di scoprire chi di questi 15 finalisti sarà il vincitore della quarta stagione di Italia’s Got Talent! L’appuntamento da non perdere è venerdì 22 marzo, alle ore 21.15 in diretta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11.

 

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