Italia’s Got Talent 2019: la nona puntata con la seconda semifinale

TV Show

Camilla Sernagiotto

© Virginia Bettoja
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Ecco tutto quello che è successo nella nona puntata della quarta stagione di Italia's Got Talent, ovvero la seconda e ultima semifinale. Dalla comicità al femminile di Aurora Leone alla grinta della giovanissima crew di ballo dei Mini Raptor fino alla poesia toccante di Simone Savogin, ecco i concorrenti della seconda e ultima tornata che sono passati in finale. Il prossimo appuntamento con la finale ti aspetta live venerdì alle ore 21.15 in prima visione assoluta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11.
 

Brividi, pelle d’oca, suspense ed emozione pura: ecco gli ingredienti abilmente shakerati che ci siamo gustati fino all’ultima goccia questa sera, in occasione della seconda e ultima semifinale della quarta stagione di Italia's Got Talent che si è tenuta nella nona puntata.
I 5 concorrenti della seconda tornata di semifinalisti che accederanno alla finale sono stati scelti.

Eccoli tutti quanti, aspettando di rivederli nell’attesissima finale live che si terrà venerdì alle ore 21.15 in prima visione assoluta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11.

1° gruppo

Il 1° gruppo della seconda semifinale ha riunito tre talenti che hanno come denominatore comune l’età giovanissima.


Mini Raptor

I Mini Raptor sono mini di nome e di fatto: ragazzini di una decina d’anni, si muovono però con la tecnica e la grinta di ballerini rodati.
Una coreografia fatta di lollipop, spaccate, tavoli su cui arrampicarsi in acrobazie danzanti, lecca-lecca e soprattutto una grinta davvero incredibile. La loro danza dai ritmi sincopati sulle note di un remix avvincente che ha mescolato Backstreet Boys ed AC/DC ha ipnotizzato giuria e pubblico.
Federica ha detto: “Farò di tutto per voi”. E avere una madrina del suo calibro equivale ad avere un angelo custode!


Aurora Leone

La 19enne di Caserta che già alle auditions ci aveva fatto innamorare della sua vis comica torna in forma smagliante.
“Sono curiosa e i miei monologhi sono frutto di quello che vivo” ha detto, aggiungendo: “Ho quell’entusiasmo e quella paura necessari; tanta voglia di fare ridere e di divertirmi. Se non mi diverto io non si divertono gli altri”. Con il suo nuovo pezzo comico ha raccontato quei condizionamenti che da familiari diventano universali, primo tra tutti: “quest’età non torna più”. Partendo dai pranzi domenicali in famiglia arrivando alla scelta del curriculum universitario (“Ho deciso di studiare lettere, visto la difficoltà di trovare lavoro”), Aurora ha toccato tutti i temi caldi del sud e dell’Italia in generale nonché tutte le corde.
Claudio ha ammesso: “Mi hai fatto commuovere e ridere assieme. Quando un comico lo fa, è grandioso”.
E Frank ha aggiunto: “In Italia non esiste una ragazza di 19 anni con il tuo talento comico. Mi sento che andrai pure in finale”.

Duo No Gravity

La coppia formata da Max e Mattia, papà e figlio non professionisti che hanno partecipato a IGT per gioco ma sono andati avanti eccome, portando il loro talentuoso ballo acrobatico che sembra annullare la gravità come il loro nome Duo No Gravity suggerisce, ha raccolto non pochi consensi. Un ballo futuristico che ha inglobato anche elementi di meditazione yogica,
“Tutto bello: la coreografia, la danza, lo spettacolo in generale è stato molto affascinante” ha detto Mara.


Di questo primo gruppo però il Duo No Gravity non passa ma passano sia i Mini Raptor sia Aurora Leone.


2° gruppo

Il collante del 2° gruppo è la proverbiale “unione che fa la forza”. Si tratta infatti di concorrenti che hanno trovato nello stare uniti un antidoto alla paura. Eccoli!


Asd Gea Lentate

Il corpo di ballo acrobatico Asd Gea Lentate ha lasciato tutti a bocca aperta con una coreografia mozzafiato fatta di tuffi in aria da un trampolino, in stile nuoto tanto caro a Federica Pellegrini…
Acrobazie, salti e standing ovation del pubblico sono stati alcuni dei movimenti protagonisti di questo numero pazzesco.
Federica ha ammesso di avere avuto “il fiato sospeso fino alla fine”, esattamente come quando nuota insomma! E Mara ha sottolineato la loro “precisione da orologio davvero formidabile”.


Nic & Ale

Nic & Ale avevano incantato alle audizioni con la canzone nella lingua dei segni dei sordomuti.
Anche stavolta hanno portato una canzone del genere basata su un brano in inglese dedicato alla perfezione. Sul palco assieme a loro si sono esibiti anche molti elementi del Coro delle Mani Bianche di Roma, un coro multidisciplinare formato da udenti e anche non udenti di tutte le età.
Alla fine della loro emozionante esibizione c’è stato un applauso tra i più scroscianti, muovendo le mani come nel linguaggio dei non udenti che ci hanno insegnato Nic & Ale.


Cos-Mix

Le beniamine di Frank, le Cos-Mix, tornano sul palco di IGT con un brano di un gruppo idoll giapponese, una canzone del cosiddetto jpop, il pop made in japan.
Frank le adora letteralmente e di loro ha detto: “Siete l’emblema del non prendersi troppo sul serio”. Cosa fondamentale nella vita, su e giù dal palco.


Purtroppo nessuno di questo gruppo è passato in finale, nonostante i fischi di rimostranza del pubblico, soprattutto quando i giudici hanno annunciato che le ballerine di Asd Gea Lentate non saranno presenti venerdì prossimo.


3° gruppo

Nel 3° gruppo ci rientrano tre concorrenti che hanno fatto della provocazione la loro personale cifra stilistica. Stuzzicare è un gioco rischioso ma a volte funziona, come dimostrano i seguenti concorrenti.

Lady Cunfaya e Luca

La coppia bollente formata da Lady Cunfaya e Luca si è esibita in un ballo sensuale, dalle movenze e i ritmi davvero sexy.

Wuoz

Wuoz è tornato assieme alla sua pancia dipinta a mo’ di faccia, facendola esibire in un numero hip hop sempre sul tema del figlio Tommy che, da quando è nato pochi mesi fa, gli ha tolto il sonno, la privacy e qualsiasi cosa un neogenitore sa bene che non rivedrà mai più..


Chicos Mambo

I Chicos Mambo sono i ballerini francesi capitanati da un italiano che stavolta si sono esibiti in una coreografia a tema nuoto (Federica Pellegrini è stata la più omaggiata della serata insomma). Nel loro inconfondibile stile tutto da ridere, si sono destreggiati tra piscinette di gomma, costumi ascellari, cuffie con stelle marine e coreografie davvero buffissime. Anche elementi del circo e della ginnastica artistica come i nastri e la giocolerai non sono mancati all’appello. Questi ballerini dovrebbero fare scuola perché, come ha notato Frank, “sono professionisti senza puzza sotto il naso, assolutamente non snob, cosa lodevole”.

Purtroppo nessuno di questo gruppo accederà alla finale.


4° gruppo

Il 4° gruppo è composto da soli due concorrenti che hanno reso il proprio stile particolarissimo il loro vero talento. Si sono sfidati in un testa a testa, uno contro uno.

Ernesto Dolvi

Ernesto Dolvi è il sassofonista napoletano che anche questa volta ha emozionato tutti con la sua sonorità da un lato straziante e dall’altro paradisiaca.
“Sei molto padrone dello strumento, suoni molto bene e il tuo strumento ha una bellissima voce, come si suol dire” ha detto Mara, che di musica ne capisce eccome… Deformazione professionale ma anche familiare, visto che suo marito Alberto Salerno è uno dei parolieri e produttori discografici più importanti del panorama musicale italiano. E tra Salerno e Napoli ci si intende, vero Ernesto?

Silent Rocco

Silent Rocco è il mimo che è tornato sul palco di IGT con un omaggio alla luna in occasione del 50esimo anniversario del primo uomo che ci ha messo piede. Una coreografia davvero stellare con elementi del volo, ali a colomba, magia, frasi immediatamente riconoscibili come “five, four, three, two, one…” (non pronunciate da Silent Rocco che è appunto Silent ma emesse come sottofondo musicale). Una coreografia in orbita che ha suggerito proprio il senso di assenza di gravità, la presenza dall’astronave.

In finale passano entrambi: sia Silent Rocco sia Ernesto Dolvi torneranno venerdì prossimo a sfidarsi sul palco di IGT per la finale live!

5° gruppo

Il 5° gruppo ha come elemento che accomuna i concorrenti il racconto di una storia. Ecco i talenti che ci hanno incantato con la loro originalissima ars narrandi.

Elianto

Elianto è l’artista di strada che suona la chitarra e canta improvvisando ogni parola, in un flusso verboso che inonda i passanti. Questa volta ha dimostrato il suo talento nell’improvvisazione di rime facendo sfilare gente del pubblico sul palco e descrivendola minuziosamente e intelligentemente, in musica e in rima. In grado di cambiare stile e sound in base all’outfit e al modo d’essere della sua musa del momento, ossia la persona che ha davanti e che gli ispira il fraseggio freestyle, Elianto ha suscitato con la sua bravura l’invidia di due giudici in particolare: Claudio e Mara, quest’ultima invidiosa delle sue “sinapsi mentali”.


Amos Massingue

Amos Massingue è l’artista specializzato in giocoleria e arte di strada che durante le audizioni ha suscitato grande commozione con una coreografia che integra sacchetti di plastica della spazzatura per simboleggiare il problema dei rifiuti del Mozambico, suo paese d’origine.
Amos di professione fa anche l’attrezzista e la cosa curiosa è che, dopo due giorni dalla sua esibizione come concorrente, è stato chiamato a smontare il palco di IGT. Proprio da questa coincidenza è nato l’intro del suo nuovo numero: incomincia con lui nei panni dell’attrezzista che ha smontato il palco e che si esibisce in numeri di giocoleria con cavi, casse ed elementi realmente presenti sui palchi. Poi interviene la magia e l’immaginazione: sul palco arrivano dei bambini e Amos trasforma la scena in un circo, servendosi di un tendone e di una scala per comporlo. Da una cassa estrae un mappamondo che vola e che incanta il primo pubblico, ossia il coro di bambini, il secondo pubblico, ossia quello seduto in sala, e il terzo, quello a casa. Tutti sono rimasti a bocca aperta per il livello di magia pura che ci ha fatto tornare per un attimo bambini. Il sogno di Amos Massingue, ben simboleggiato dalla sua esibizione, sarebbe quello di aprire un circo in Mozambico. E noi glielo auguriamo con tutto il cuore!

 

Giulio Maccavino

Giulio Maccavino alias Il Conte Giulio è tornato in tutto il suo glam style sul palco di IGT.
Presentandosi sempre al plurale maiestatis “Noi siamo il Conte Giulio, siamo dei compositori, ci siamo prepararti per suscitare stupore e maraviglia” (con un tocco aulico di “maraviglia” che probabilmente è stato anche un omaggio a Mara…), l’irresistibile Giulio Maccavino ha fatto ancora una volta dell’irriverenza il suo dono. Alle auditions si era presentato con un brano sul deretano mentre stavolta ha portato La disfunzione rettile.
Accompagnato da archi e violini, ha fatto ridere tutti cantando del “pitone moscio”.

Simone Savogin

Simone Savogin è il doppiatore di videogame che alle audizioni aveva portato una lettera da un padre a un figlio immaginario, declamandola in maniera molto emotional come poesia in stile freestyle.
Il pezzo nuovo rovescia il punto di vista, è da un bambino al padre.
“Ho inserito un elemento, la guerra, raccontando di una storia vera che ho un po’ romanzato” ha detto Simone emozionatissimo.
E appena ha aperto bocca facendo uscire il suo fiume in piena di parole e sentimenti di cui la sua storia forte e toccante sono intrisi, nessuno si è salvato. Le sue parole ci hanno devastato il cuore, come la poesia dovrebbe appunto fare.

E di questo gruppo passa proprio lui, Simone Savogin con la sua poesia attuale e efficace.

A questo punto non rimane che attendere la super finale live di venerdì prossimo, alle ore 21.15 in prima visione assoluta su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11.

15 finalisti che si sfideranno a colpi di talento per decretare l’unico vincitore della quarta stagione di IGT. Da non perdere!

 

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