Family Food Fight: aspettando la terza puntata

TV Show sky uno

In attesa di scoprire cosa succederà nella cucina di Family Food Fight, giovedì 26 marzo alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 455, continua a leggere e rivivi i momenti clou della seconda puntata che ha visto uscire di scena la famiglia Lucini. 

Nella prima puntata di Family Food Fight i giudici hanno deciso di spegnere i fornelli ai De Florio, risultati i peggiori nel duello finale contro gli Scainelli. Le cinque famiglie, Scainelli, Lucini, Raviele, Magistà e Benziadi, nella seconda puntata hanno dimostrato di saper guardare al passato ma anche al futuro, mettendo in pentola emozioni e sentimenti che solo una grande famiglia sa di avere.
Lidia e Joe Batianich insieme ad Antonino Cannavacciuolo hanno dato, come sempre, lo spunto di partenza alle famiglie che hanno portato in tavola i sapori che meglio raccontano le loro emozioni. Ecco cosa è successo nella seconda puntata di Family Food Fight.

Prima prova: Un ricordo speciale

Nella prima prova alle famiglie viene chiesto di portare in tavola i sapori che meglio raccontano le loro emozioni. I Magistà decidono di replicare il pranzo della festa di laurea di Gianvito. I Lucini pensano al ritorno del figlio da Shangai e al menu dei festeggiamenti: melanzane alla parmigiana, pasta e patate… Gli Scainelli e i Raviele si ispirano al ricordo di un papà che non c’è più. Le Benziadi hanno ricordi e sapori di due terre: quella nativa e quella che le ha accolte, la Sicilia. In questo clima più che mai familiare e pieno di ricordi non mancano però i litigi, specialmente nella squadra della famiglia Lucini che sembra avere qualche problemino con la parmigiana di melanzana, piatto amato dal figlio lontano. Tutt’altra situazione quella al confine tra i Raviele e le Benziadi, sembra infatti che tra Paolo e le donne Benziadi ci sia “del tenero”. Tutto però finisce quando Paola, con un mattarello in mano, richiama Paolo ai suoi compiti. A fine prova, i piatti presentano “le distrazioni” e i problemi evidenziati durante la preparazione, e per i giudici il menu migliore è quello presentato dalle Benziadi. Tra i Lucini, i Raviele e gli Scainelli i peggiori sono stati i Lucini che passano direttamente allo scontro finale.

Seconda prova: Back to the future

Prendete un piatto della vostra tradizione e tiratene fuori la versione 2.0. Questo è quanto chiesto dai giudici nella seconda prova a Family Food Fight. Alle Benziadi vengono affidati i maccheroni siciliani con pesto alla trapanese e melanzane, ai Magistà i cavatelli cozze e fagioli, ai Raviele scialatielli ai frutti di mare e agli Scainelli i pizzoccheri. Non tutte le squadre riescono a comunicare le loro idee per un piatto 2.0. Problemi di comunicazione si presentano nella cucina dei Raviele, dove Paola non sente di avere “il cervello perfettamente in asse” e quindi prova a mandare un messaggio telepatico della sua idea a Joe Bastianich. A dare una maggiore spinta ai Magistà ci pensa Joe Bastianich che punta tutto su Gianvito, il più giovane in squadra. A fine prova c’è innovazione nei piatti presentati dai Raviele. Salvi anche i Magistà, mentre a non mettere innovazione e tradizione nel loro piatto sono state le Benziadi che vanno allo scontro finale con i Lucini.

Terza prova: Gli gnocchi di baccalà e vongole

Per il duello finale ai Lucini e alle Benziadi i giudici affidano la ricetta, raccontata a voce da Chef Cannavacciuolo, degli gnocchi di baccalà e vongole. I procedimenti, a detta di Chef Antonino sono tre e sono semplici. Certo è che per non sbagliare bisogna avere una buona memoria. Elettra Lucini parte in quinta nella preparazione mentre Sabah sembra aver dimenticato già metà ricetta, tanto è che al cambio (staffetta) racconta poco e niente a Zahia. Nel frattempo Dante Lucini preso dal panico, trita le vongole insieme alle patate. Le due squadre, anche se nel panico più totale, alla fine riescono a presentare ai giudici il piatto finito. Dopo l’assaggio, i giudici decidono di salvare la squadra delle Benziadi, per la famiglia Lucini è tempo di tornare a casa.

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