È andato in onda ieri sera, giovedì 28 marzo, il quarto episodio di B Heores , la docu-serie basata sul mondo dell'innovazione e delle startup, che narra i sogni, le ambizioni e le storie di alcune tra le migliori startup italiane. In attesa del prossimo appuntamento, dal lunedì al venerdì alle ore 18.50 su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11, scopri i momenti più importanti della quarta puntata.
È D-Heart (categoria “Salute e Benessere”) ad aprire le danze di questo quarto episodio, startup biomedicale che nasce nel 2015 dalle menti di Nicolò Briante e Niccolò Maurizi. Quest’ultimo, attualmente medico ricercatore in cardiologia all’Università di Firenze, ha provato sulla sua pelle cosa significhi avere un infarto alla sola età di 16 anni. Questa triste esperienza lo ha inevitabilmente segnato, orientandolo professionalmente: è riuscito, con il preziosissimo aiuto di Briante, a realizzare un elettrocardiografo per smartphone ad altissima precisione. D-Heart si basa su due valori fondamentali: semplicità di utilizzo per il paziente e affidabilità dei dati per il medico. Inoltre, il referto viene inviato entro 15 minuti dall’invio, 24/7. L’ambiziosa visione a lungo termine della startup è di portare questa tecnologia alla portata di tutti e in ogni luogo, anche in un piccolo villaggio di un Paese in via di sviluppo, laddove non è presente la figura del cardiologo.
Si passa, successivamente, alla seconda startup di questo quarto appuntamento, Direttoo (categoria “Tradizione e Innovazione”), la prima piattaforma digitale che aiuta i ristoratori a gestire la propria attività, dall’acquisto della materia prima al calcolo del foodcost di ogni piatto.
Direttoo nasce da un’idea di Diego Pelle, ristoratore, e Chiara Mastromonaco, esperta di marketing e produttrice di vini, nonché fornitrice dello stesso Diego per i suoi ristoranti. Il meccanismo che utilizza Direttoo è semplice e intuitivo: una volta collegati alla piattaforma i ristoratori possono cercare nuovi prodotti, inserire il profilo dei fornitori, essere sempre aggiornati in tempo sulle loro proposte e offerte, selezionare facilmente prodotti e quantità da ordinare, comunicare le condizioni di consegna, registrare e analizzare i dati d’acquisto. I fornitori, d’altro canto, possono gestire le vendite, fidelizzare i clienti e monitorare i pagamenti. Grazie alle sezioni statistiche, poi, sono in grado di definire strategie di marketing basate sui dati estrapolati di ciascun tipo di cliente. Nel breve termine la sfida più importante della startup è quella di iniziare a vendere il prodotto all’estero in modo massivo, facendo seguito all’attuale concentrazione sul mercato tedesco.
Come sempre, poi, le due startup di puntata si presentano ai tre giudici del programma (Dina Ravera, Laurent Foata e Silvia Candiani), che, assieme a Fabio Cannavale, Mario Costantini di Intesa Sanpaolo Innovation Center e al rappresentante di categoria (Elena Bottinelli dell’Ospedale San Raffaele per D-Heart e Matteo De Brabant di Jakala per Direttoo), si riuniscono subito dopo in un conciliabolo a porte chiuse per decidere chi passa alla fase successiva.
I giudici si dimostrano entusiasti di D-Heart, apprezzandone l’idea: tuttavia, Elena Bottarelli muove una critica, affermando che avere un buon elettrocardiogramma non significa non avere un infarto in corso, non affrontando così pienamente la sfera della responsabilità.
Non sono stati risparmiati rimproveri nemmeno a Diretoo, “colpevole” di non possedere un buon piano marketing online che ne faccia aumentare la crescita economica.
È Fabio Cannavale a comunicare alle startup l’esito: D-Heart passa la fase e può accedere all’accelerazione, mentre Direttoo non può proseguire il suo percorso in B Heroes.
Il programma va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 18.50 (la replica è prevista il giorno successivo alle ore 12.20). Le 5 puntate infrasettimanali, inoltre, andranno in onda una di seguito all'altra ogni venerdì dalle ore 23.45 e ogni sabato dalle ore 9.00.
