Torna 4 Ristoranti, chef Borghese alla caccia della migliore cucina ecogreen

TV Show sky uno

Tornano la domenica in prima serata su Sky Uno e in streaming su NOW le sfide cult tra i migliori ristoratori d'Italia decise dal giudice Alessandro Borghese. Dalla Valpolicella a Pantelleria, da Siena ad Asti fino alla Barbagia. Tutti alla ricerca del "dieci" dello chef che può confermare o ribaltare il risultato. Si comincia dal Trentino

L’iconico van dai vetri oscurati è pronto a rimettersi in viaggio alla scoperta di nuove e imperdibili tendenze della ristorazione italiana, ma soprattutto per portare Chef Borghese in giro da Nord a Sud ad arbitrare le nuove sfide di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” (LO SPECIALE), lo show – produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia – che riparte da domenica 5 dicembre, per sei settimane, su Sky e NOW.

Quattro ristoratori con qualcosa in comune, ognuno desideroso di dimostrare di essere il migliore, in gara per ottenere l’agognato, amatissimo e inconfondibile “dieci” dello chef Borghese. Un meccanismo tanto semplice quanto ipnotico che mettendo in sfida quattro ristoratori è diventato un appuntamento fisso per il pubblico, un vero e proprio cult della televisione italiana che ha creato un’abitudine e ha trasformato semplici ristoratori in determinati e agguerriti concorrenti di una sfida senza esclusione di colpi, con l’irrinunciabile pagella da stilare a fine pasto.

Il meccanismo di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” rimarrà immutato anche nelle sfide di questo nuovo ciclo di episodi, al via dal 5 dicembre ogni domenica in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW.

Quattro ristoratori della stessa zona di appartenenza si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria; ogni ristoratore invita gli altri tre che, accompagnati dallo chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio, conto del ristorante che li ospita e la categoria Special, che cambia di puntata in puntata: tutti e quattro gli sfidanti, infatti, dovranno confrontarsi su uno stesso piatto, protagonista di quella puntata, così da rendere la gara tra loro sempre più diretta e intensa, senza esclusione di colpi.

In palio per il vincitore di ciascuna puntata, l’ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività.

In questo nuovo viaggio lungo la Penisola, Chef Borghese visiterà alcuni dei luoghi più affascinanti e caratteristici d’Italia: la Valpolicella nella provincia di Verona, l’isola di Pantelleria, Siena, Asti, la Barbagia (nella Sardegna centrale, sui fianchi del massiccio del Gennargentu).

Nel corso del primo episodio, si parte dal Trentino per eleggere il miglior ristorante di cucina ecogreen: in uno dei luoghi più verdi d’Italia, infatti, in molti casi anche la ristorazione ha deciso di tingersi di green, con ristoratori che offrono ai clienti esperienze di qualità rispettando l’ambiente. Una chiave affascinante ma anche delicata, per una missione che è quella di portare in tavola piatti gustosi e capaci di raccontare bene il proprio territorio tenendo alta comunque l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente circostante. A contendersi il titolo ci sono: Giada con La Casina, Alessandra con Berry House, Alice con La Cantinetta e Alessio con Pineta Caldonazzo. Per loro, la categoria special sarà il salmerino.

Come da tradizione, ogni pasto sarà preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto viene osservato nei minimi dettagli, per un’analisi che prosegue poi anche durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scopre il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica.

Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.

I RISTORANTI DELLA PUNTATA

La Casina: immersa nel bosco di Drena (Trento), ha tre sale, una grande e due più piccole calde e accoglienti. La Chef Giada, 30 anni, è molto preparata e molto ecogreen, si definisce “Lady Chef” perché crede nel “girl power” con uno staff totalmente al femminile. Allo stesso tempo, pensa di essere una donna d’altri tempi, fedele alla tradizione e alla storia della sua terra. Il suo ristorante è ecogreen a partire dalla struttura dell’Ottocento, tutto in pietra con mura grandi e spesse che conservano naturalmente il calore, abbattendo i consumi: è una location completamente immersa nel verde del bosco. La sua cucina è del territorio, stagionale, composta dai piatti che cucinava sua madre. Le materie prime sono rigorosamente km0 e provengono dall’azienda agricola di famiglia. Giada predilige cotture al vapore, l’essicazione al sole e il riutilizzo. Usa pannelli solari per scaldare l’acqua, ha la stufa a pellet e la cucina totalmente elettrica, cucina dove la plastica è praticamente bandita. Insomma, per Giada quella dell’ecoristorazione è una questione serissima!

Berry House: è un agriturismo curato tutto in stile shabby chic che sorge nella frazione di Vigolo Vattaro, del comune di Altopiano della Vigolana (Trento). Circondato dal bosco, ha una sala non troppo grande ma molto curata, con due elementi principali: il calore del legno e la ricercatezza delle stoffe sia per il tovagliato sia come fodera delle sedie. Alessandra, 51 anni, è “la mora” un po’ per il suo look, un po’ perché coi piccoli frutti che coltiva nell’azienda di famiglia può fare miracoli e creare piatti quasi magici. È una chef con un’idea ecogreen che unisce la tradizione alla modernità, utilizza cioè gli ingredienti spontanei che raccoglie di persona in natura come erbe, resine, linfa di betulla e aghi di abete, e li trasforma con tecniche moderne come spume, arie, gel e polveri disidratate: un po’ come se fossero delle pozioni per far risaltare i sapori della tradizione trentina. Ha la missione di far capire alle persone che sperimentare e puntare in alto non porta con sé un allontanamento dal concetto di agriturismo. Non ama le critiche e tutto ciò che fa è pianificato, tenuto sotto il suo rigido controllo.

La Cantinetta: un ristorante di famiglia con il soffitto a volta, tavoli in legno e tovagliato bianco e rosso, sorge a Varena, nella Valle di Fiemme (Trento). Al soffitto sono appesi tappi di sughero, alle pareti quadri moderni e colorati. Alice, 33 anni, è divertente e irresistibile nel suo essere timida e spontanea, la sua idea ecogreen affonda le radici nel passato e si rifà alle semplici abitudini di un tempo. Il suo ristorante è sempre stato ecogreen: da sempre, infatti, in modo naturale lei e la sua famiglia hanno scelto materie prime del territorio, praticato il riutilizzo degli ingredienti come il pane raffermo per i canederli e gli strangolapreti e usato la mucca intera senza sprecare nulla! Ora stanno studiando le nuove tecniche per stare al passo con i tempi e hanno quindi comprato l’essiccatore e iniziato a cuocere a bassa temperatura e con il sottovuoto. Un’innata vocazione alla salvaguardia dell’ambiente alla quale aggiunge continuamente accorgimenti come i tessuti biologici per le tovaglie, l’utilizzo del calore del forno della pizza per fare il brasato o l’abbandono, dove possibile, delle lunghe cotture.

Pineta Caldonazzo: una specie di “stube” moderna nel verde di Caldonazzo (Trento), con anche un angolo bar, grande passione di Alessio (31 anni), che si definisce l’attrazione del suo locale: «I clienti vengono per me, mi cercano», dice. La sua idea di ristorazione è rivolta al futuro: il suo, infatti, è un locale moderno, completamente ecosostenibile, tutto in legno, plastic-free, con impianto geotermico, pannelli solari e induzione. La sala è circondata da grandi vetrate così da sfruttare il più possibile la luce del sole e consumare lo stretto necessario. Una location pensata per essere, appunto, perfettamente ecogreen. Alessio propone una cucina trentina ma rivisitata: accanto alle tagliatelle ai funghi si può trovare il sushi alpino con pesce di lago. Come un oste moderno ama il contatto con la clientela e sedersi con loro dopo cena.

Questa puntata di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” si è avvalsa della collaborazione di Trentino Marketing, Trentino Film Commission, Apt Alpe Cimbra – Folgaria Lavarone Lusérn Vigolana –, Azienda per il Turismo della Val di Fiemme e Azienda per il Turismo della Valsugana.

Il programma è stato realizzato nel pieno rispetto della sicurezza dei partecipanti e delle normative relative alle misure di contenimento del contagio da Virus Sars- Cov2 come da DPCM vigenti durante le registrazioni.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Banijay Italia ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, Generali Italia, Peugeot Italia, RCH - registratori di cassa.

“Alessandro Borghese 4 Ristoranti” è una produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia.

Scritto da Alessandro Borghese, Nicola Lo Russo, Nicola Lorenzi e Glenda Manzi. La regia è di Gianni Monfredini.

ALESSANDRO BORGHESE 4 RISTORANTI è in onda dal 5 dicembre ogni domenica in prima serata su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei Paesi dell’Unione europea, e in streaming su NOW.

Hashtag ufficiale #Ale4Ristoranti

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