"E Chanel creò il tubino", il documentario è su Sky Uno

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Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany
Audrey-Hepburn

Domenica 7 ottobre alle 22.10 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11, un documentario sulla vita di Gabrielle Chanel, conosciuta in tutto il mondo come Coco Chanel. Le sue origini, l'irrefrenabile passione per la moda, la forza e la determinazione l'hanno fatta diventare uno dei capisaldi della moda degli anni XX riuscendo a rivoluzionare il concetto di femminilità

E' il primo Ottobre 1926. Sull’edizione americana di Vogue, tra modelli dai colori sgargianti e ricami sontuosi, fa capolino per la prima volta un vestito semplice, dal taglio diritto e nero. La Petite Robe Noire porta la firma di Coco Chanel. Un modello rivoluzionario e democratico perché semplice ma allo stesso tempo elegante ed economico. Chanel diceva:"Grazie a me anche le donne meno abbienti possono vestirsi come milionarie"Vogue lo decreta come il modello destinato a diventare una sorta di uniforme per le donne di tutto il mondo. A distanza di novant’anni le parole della rivista di moda risuonano come una profezia. Il Tubino diviene in poco tempo la cifra di Chanel e un must del guardaroba femminile. Un modello privo di forme particolari e un colore che insieme nega e comprende tutti i colori. Nessun altro capo del guardaroba femminile ha avuto tante diverse declinazioni. Dal 1926 il Tubino continua instancabilmente a ridare al corpo femminile un’interpretazione sempre nuova del suo essere e del suo significare. Dopo Chanel è stato il cinema a fare del Tubino il costume più adatto per esprimere nuovi modelli di femminilità: Rita Hayworth, Lauren Bacall, Marilyn Monroe, Anita Ekberg. Nel 1961 Audrey Hepburn con Colazione da Tiffany lo consacra per sempre come classico chic.

Da allora il Tubino continua a stimolare la fantasia e la creatività delle grandi firme di Moda. Tutti - giovani o affermati - si mettono alla prova: da Valentino a Prada, da Armani a Victor & Rolf. Nel 1992 Gianni Versace crea un nuovo modello di culto: le lunghe spaccature laterali chiuse da spille da balia dorate portano il Little Black Dress verso un nuovo erotismo. Qualche anno più tardi, la versione dell'abito siciliano proposta da Dolce & Gabbana richiama archetipi ancestrali del mondo mediterraneo.
Oggi la Petite Robe Noire è minimalista per Jil Sander, un mix di tradizione e sperimentazione per Karl Lagerfeld, decostruito per Yamamoto. La giovane designer olandese Iris Van Herpen abbandona i tessuti tradizionali e sperimenta nuovi materiali e tecnologie favorendo una nuova idea di abbigliamento. Facendo perno tra artigianato e tecnologia, il suo Little Black Dress realizzato con una stampante 3D, ri-lancia la sfida di Chanel nel nuovo millennio. In questi novant’anni il successo e i momenti d’oblio del Tubino simboleggiano cambiamenti epocali del costume e della cultura.
Il vestito nero dalle linee pulite riporta alla semplicità, al grado zero. Il colpo di genio di Chanel è stato proprio questo: ricominciare da zero, da quegli elementi che erano a lei familiari per il suo vissuto e la sua memoria. Dal 1926 il Tubino ha continuato instancabilmente a ridare alla figura femminile un segno, un’espressione sempre nuova del suo essere. E diventa così il campo di riflessione per un'ultima domanda: in cosa consiste l’essenza espressiva della moda?

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