Il Romeow Cat Bistrot di Valentina De Matteis si aggiudica la vittoria sbaragliando la concorrenza dei colleghi ristoratori. Leggi l'intervista alla vincitrice, e non perdere il prossimo appuntamento su Sky Uno mercoledì 8 aprile
Ladies and Gentlemen...The winner is: Valentina De Matteis che con la cucina vegana del suo raffinato bistrot aperto dalla mattina per una ricca e sana colazione, a pranzo per un pasto veloce, al pomeriggio per una rilassante merenda, e a cena per una serata all'insegna del buon cibo, ha battuto i suoi rivali. Valentina e il suo compagno Maurizio sono appassionati di gatti e di alimentazione naturale, si sono licenziati dai rispettivi lavori e si sono avventurati nel mondo ristorazione. Una scelta di vita, che è stata premiata con una inaspettata vittoria. Oltre alla professionalità, vince la consapevolezza, il rispetto della terra e di tutti i suoi ospiti.
Quali ingredienti predilige?
Sicuramente quelli stagionali, e che provengano direttamente dalle mani del contadino.
La qualità imprescindibile di un buon ristoratore?
La predisposizione all’ascolto e al sorriso.
E di uno chef invece?
L’umiltà.
Ha dei maestri che ammira?
Antonino Cannavacciuolo, ha dato, a me e al mio compagno, lo stimolo per intraprendere il nostro percorso.
Il suo piatto forte?
Spaghettone di Gragnano con asparago selvatico, zenzero e lemongrass.
Il piatto più sfizioso della sua vita?
In Brasile l’acqua di cocco e l’acai, che viene frullato con guaranà e banana.
Quale personaggio famoso vorrebbe avere a cena?
Jim Morrison e Sean Penn.
Cosa gli servirebbe?
A Jim birra fresca e fajitas con seitan, e a Penn un classico Spaghetto di Gragnano.
Esclusa quella italiana, che cucina del mondo apprezza?
Indonesiana, thailandese, in generale quella orientale, per i profumi soprattutto.
Il suo sogno nel cassetto?
Una posata in Brasile, sette, otto tavolini, due figli, tre gatti e due cani, vista oceano naturalmente.
Quali ingredienti predilige?
Sicuramente quelli stagionali, e che provengano direttamente dalle mani del contadino.
La qualità imprescindibile di un buon ristoratore?
La predisposizione all’ascolto e al sorriso.
E di uno chef invece?
L’umiltà.
Ha dei maestri che ammira?
Antonino Cannavacciuolo, ha dato, a me e al mio compagno, lo stimolo per intraprendere il nostro percorso.
Il suo piatto forte?
Spaghettone di Gragnano con asparago selvatico, zenzero e lemongrass.
Il piatto più sfizioso della sua vita?
In Brasile l’acqua di cocco e l’acai, che viene frullato con guaranà e banana.
Quale personaggio famoso vorrebbe avere a cena?
Jim Morrison e Sean Penn.
Cosa gli servirebbe?
A Jim birra fresca e fajitas con seitan, e a Penn un classico Spaghetto di Gragnano.
Esclusa quella italiana, che cucina del mondo apprezza?
Indonesiana, thailandese, in generale quella orientale, per i profumi soprattutto.
Il suo sogno nel cassetto?
Una posata in Brasile, sette, otto tavolini, due figli, tre gatti e due cani, vista oceano naturalmente.