Tin Star stagione 2: la recensione del decimo e ultimo episodio

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Linda Avolio

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Finale di stagione. Il destino, o forse sarebbe meglio dire il caso, non guarda in faccia nessuno. Di sicuro non ha guardato in faccia i Nickel. Ma neppure i Worth. Angela, Anna e Jim/Jack sopravvivono a questo primo scontro col male, ma la guerra non è ancora finita. Leggi la recensione del decimo e ultimo episodio di Tin Star 2.

Tin Star 2: cos'è successo nel decimo e ultimo episodio?

I Worth, i Nickel e i pochi abitanti del villaggio rimasti a Prairie Field, tra cui due ragazzine armate di fucile da paintball, attendono l'arrivo dei sicari del Cartello. Jim/Jack prepara tre zaini: in ognuno ci sono delle munizioni, una discreta quantità di mazzette di banconote e dei documenti falsi. 

Gli anziani della Comunità e Johan portano la bara di Rosa fino al cimitero. Li segue una piccola processione. Una volta arrivati nel luogo della sepoltura, il Pastore Nickel comincia il suo discorso. Ed è il discorso di un uomo profondamente arrabbiato con Dio. E' il discorso di un uomo che si chiede come Dio possa permettere certe ingiustizie. E' il discorso di un uomo che ormai la fede l'ha praticamente persa.

Intanto, Angela e Jim/Jack dicono ad Anna la verità. Lo shock è doppio: non solo Jim/Jack non è suo padre, non solo il suo vero padre era un criminale, ma addirittura ora viene fuori che a dare loro la caccia sono delle persone con cui Jim/Jack e il suo vero padre biologico "lavoravano".

I Worth sanno troppo, hanno visto troppo, ecco perché devono essere eliminati. Ecco perché erano nel programma di protezione testimoni. La cosa peggiore per Anna, però, è la conferma di un dubbio atroce: in realtà il Cartello non c'entra niente in tutto questo. Rosa è morta per colpa loro. Tutto questo sta succedendo per colpa loro. Ed ecco anche perché loro sono ancora lì. Per tentare di risolvere la cosa sfruttando l'aiuto inconsapevole degli Ammoniti.

L'ultimo saluto tra Johan e Anna è carico di emozione: lui le confessa di aver mandato via Rosa senza prima dirle quanto le volesse bene. Si sente in colpa: se fosse stato più come Jim/Jack, ora sua figlia sarebbe ancora viva. Anna capisce come si sente, capisce benissimo. Gli consiglia di andarsene, ma lui ormai ha deciso: resterà e ucciderà ogni uomo responsabile di quella tragedia.

Prima dell'inferno in Terra, Angela racconta ad Anna altri dettagli: che il suo vero padre era un uomo molto pericoloso, che lo conobbe quando lavorara a Liverpool in uno dei pub gestiti da lui (pub in cui oltre alle pinte si spillavano soldi illegali, un vero e proprio racket), e che anche lei faceva parte della cricca, perché come cameriera non è che si guadagnasse poi tanto.

In tutto questo, Jim/Jack che ruolo aveva? Il vero padre di Anna era un suo informatore, ma in ballo non c'erano le scommesse o il riciclo di denaro, c'era qualcosa di molto più grande. Ad ogni modo, le persone coinvolte in quella rete ora sono intenzionate a trovarli e toglierli di mezzo una volta per tutte.

A casa Nickel, Sarah e Johan litigano: lei gli rinfaccia di stare imbracciando la strada del male, e lui, in tutta risposta, le dice che quella è una sua scelta, solo sua, e di nessun altro. Le chiede, però, di prendere Thomas e di andare via. Lei si rifiuta: lì c'è la tomba di sua figlia. Intanto Thomas, spaventato e solo, esce di nascosto dalla sua stanza.

Anche per i Worth è arrivato il momento degli addii. Anna dice a Jim/Jack che non le importa se lui non è il suo vero padre, perchè è l'unico padre che abbia mai avuto e che mai avrà. A quel punto bisogna però studiare il piano nei minimi dettagli. Si divideranno: Anna starà in basso, Angela starà un po' più in alto, e Jim/Jack "è il panino", nel senso che sarà al centro dell'azione. 

La mattina, dopo aver indossato giubbotto antiproiettile e zaino, i tre prendono posizione: Anna nel refettorio comune, Angela nella stalla dei Nickel. Prima di lasciare la moglie, Jim/Jack le dice che, se non dovessero trovarsi, si dovranno incontrare al solito posto, "quello con la vista migliore". A Liverpool. Prima o poi dovranno tornare lì, e se non ci riuscirà lui sarà lei a doverlo fare. I nomi sono nello zaino.

A circa un terzo dalla fine dell'episodio, ecco iniziare l'assedio. A Prairie Field si sente chiaramente la presenza del male. Nella stalla, Angela trova un ospite inaspettato: il piccolo Thomas. Riesce a proteggerlo nascondendosi insieme a lui al piano superiore, tra i mucchi di paglia, e sparando in testa a un sicario. Intanto Jim/Jack si è tolto il giubbotto e ha deciso di giocare in solitaria, mettendosi seduto in bella vista davanti alla roulotte. 

Quando trova Quiring morto stecchito ma ancora seduto al tavolo di casa sua, Johan, fucile in mano, capisce che è arrivato il momento. Da lì in avanti sarà una carneficina. Sarah cadrà davanti ai suoi occhi, e lui, a sua volta, sarà colpito a morte nel tentativo di difendere Anna. Morirà davanti alla tomba della figlia.

Angela e Thomas riescono a fuggire e a rifugiarsi nei boschi circorstanti, ma sono braccati da qualcuno. Anna esce viva dal refettorio e corre anche lei verso il bosco, ma quella è l'ultima volta che la vediamo.

Jim sopravvive anche grazie all'aiuto di due insospettabili alleate, le ragazzine del paintball. Che, a quanto pare, se la cavano bene anche con le armi vere. Va verso la casa dei Nickel. Entra, ma lo vediamo uscire poco dopo. Rimasto solo, cammina per la strada principale del villaggio, ormai trasformato in un cimitero. 

Riusciranno i Worth a ritrovarsi?

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