Riviera 2: la recensione del primo e del secondo episodio

Serie TV

Camilla Sernagiotto

La seconda stagione di Riviera con protagoniste Julia Stiles e Lena Olin è iniziata alla grande. Ecco le recensioni del primo e del secondo episodio, andati in onda su Sky Atlantic martedì 3 luglio.

Se già la prima stagione ci aveva tenuti incollati allo schermo con il fiato sospeso, la seconda stagione di Riviera, in onda ogni mercoledì su Sky Atlantic alle 21.15, aumenta non poco il battito cardiaco!

Questa produzione originale Sky che si staglia sullo sfondo mozzafiato della Costa Azzurra e racconta intrighi e scandali di una corte tra le più interessanti (quella di miliardari commercianti d’arte che ne combinano di ogni colore) torna ad avviluppare gli spettatori con la sua trama fatta di colpi di scena, tradimenti, affari sporchi, indagini. E omicidi, come in ogni prodotto narrativo che si rispetti!

Ecco le recensioni dei primi due episodi della seconda stagione di Riviera, andati in onda su Sky Atlantic martedì 3 luglio. Aspettando in già trepidante attesa la terza e la quarta puntata, in onda martedì 10 luglio alle 21.15.

Riviera 2: la recensione dell’episodio 1

Dopo avere ucciso Adam, Georgina tenta in ogni modo di nascondere il suo orribile crimine. Si è disfatta del corpo gettandolo in mare, ma poi è finita a mollo pure lei. In quel momento ricorderà un istante della sua infanzia che aveva sepolto nella memoria, nel più profondo cantuccio dell'inconscio: quando sua madre le trattenne la testa sott’acqua... Un elemento che fa luce sul carattere di questo personaggio, complesso e poliedrico proprio a fronte dei traumi subiti.

Georgina viene salvata da uno yacht e assicura ai suoi soccorritori - Daphne e Raafi - che a bordo della barca da cui è caduta non vi era nessun altro. Stremata dallo stress e dalla fatica, cadrà in un sonno profondo. E dalla pasta onirica emerge colei a cui i suoi traumi sono dovuti: la figura della madre, che riemerge dalle acque sepolte dell’inconscio assieme al momento dell’omicidio di Adam.

Intanto a Villa Carmella Adriana si accorge della scomparsa di Georgina mentre Irina annuncia la notizia che i conti della famiglia sono stati finalmente scongelati.

Georgina si sveglia sullo yacht che l’ha salvata e apprende una notizia per lei ottima: contro ogni aspettativa, non ci sono tracce della sua barca, scomparsa nel nulla. Ritorna così a Villa Carmella e qui è ulteriormente sollevata nel vedere tutto normalissimo. Ma entrando nella sua camera troverà qualcosa che sa tanto di epica e di favole tradizionali, reintegrando un filone narrativo intramontabile in quello che splende ora (le serie tv): troverà un corvo con un messaggio attaccato alla zampetta che recita “Ho visto quello che hai fatto”... Un colpo di scena raccontato con maestria omaggiando la narrazione d’antan.

Determinata a scoprire chi la sta accusando, Georgina si ritroverà a seguire una pista che la porterà su un isolotto di scogli. Qui troverà un uomo che la sta aspettando e lei gli punterà la pistola contro, esigendo risposte. L’uomo, di nome Noah, la conduce su un’isola deserta (più o meno!) indicandole una fortezza abbandonata (più o meno!) in cui Georgina si inoltra, tra l’oscurità più profonda. E, colpo di scena, scoprirà che si tratta di un happening artistico: Periklis, un vecchio amico, ha organizzato questo evento alternativo per mostrare l’ultima installazione di Raoul, intitolata Underland.

Molto sollevata dalla scoperta che tutto quello non c’entra nulla con la scomparsa di Adam, Georgina esplora l’installazione preparata nel forte. Ma, altro colpo di scena, scoprirà che in realtà non è un’installazione nel senso tradizionale del termine: una bara di cristallo in cui è sdraiato Raoul, l’artista, ha schizzi di sangue. E Georgina scopre che quello è il suicidio di Raoul, racchiuso nella sua installazione artistica...

Il giorno dopo, Daphne chiama Georgina dicendole che si trova sulla sua barca finalmente recuperata e lei la raggiunge subito, per evitare di farle trovare qualcosa di incriminante. E infatti riuscirà a lavare via il sangue dalla lama del coltello con cui ha pugnalato Adam. Farà sparire anche tutte le tracce del piano di fuga di Constantine e getterà il coltello nel mare, assieme al corpo di Adam e alla sua colpa.
Ma non basterà questo gesto catartico a lavare via la colpa, come ci ha insegnato Shakespeare e la sua Lady Macbeth... Irina intanto telefona ad Adam preoccupata, ma il suo cellulare squilla a vuoto nella sua automobile abbandonata.

Infine - se a qualcuno fosse rimasto ancora un certo languorino di colpi di scena - il finale di questo primo episodio sazierà qualsiasi fame narrativa: mentre le fiamme bruciano gli indizi del piano di fuga escogitato dal compianto Constantine, in una casa non lontana una donna di nome Cassandra cura un paziente. E chi è? Proprio lui: Constantine Clios!

Un episodio davvero epico, sia in senso letterale sia in senso metaforico: una narrazione che sembra senza tempo, immortale e perfettamente calibrata. Come quella dell’epos, appunto. Anche i nomi dei personaggi, come quello di Cassandra e di Daphne, riecheggiano mito ed epos, caricandosi di altri significati che vanno oltre alla trama della serie.


Riviera 2: la recensione dell’episodio 2

Georgina vuole organizzare una mostra in memoria di Constantine. Intanto Christos va su tutte le furie apprendendo la notizia che tutti vorrebbero che si dimettesse da amministratore della banca di famiglia.

Il motivo per cui Georgina vuole organizzare un mostra (da fare sfociare in un’asta) è risollevare i problemi economici che ancora vessano il clan Clios, non certo per onorare veramente la memoria di Constantine, cosa che sarebbe stata poco coerente ormai con il personaggio di lei...

E dato che in Riviera a contare è sempre il soldo, Irina farà di tutto per far sì che Christos rassegni le dimissioni, spaventata dalla minaccia di vedere la propria famiglia navigare in acque povere insomma.

Georgina sta cercando il posto in cui organizzare la mostra e le propongono un interessante forte abbandonato. Mentre lo visita, viene sorpresa da colpi di arma da fuoco sparati nelle vicinanze. Si tratta di Cassandra, che si trova lì nei dintorni per una battuta di caccia. E scopriamo inoltre che Cassandra è la madre di Daphne e Nico. E che è una Lady: Lady Eltham.

Constantine si sveglia improvvisamente dal coma e Cassandra gli spiega che è stato salvato da lei dopo che il suo yacht è misteriosamente esploso. I due ricordano poi di quando erano innamorati in gioventù, ma Constantine inorridirà non appena scoprirà la verità: Cassandra ha fino la sua morte.

Tanto per aggiungere un capo d’accusa in più sul conto di Georgina, la polizia arriverà a informarla che la morte di Raoul non è stata affatto un suicidio, bensì un omicidio, e che Georgina, Daphne e Nico sono i tre sospettati (in quanto gli unici tre visitatori dell’installazione artistica di Raoul in quel momento). Georgina tenterà di rispondere all’interrogatorio per salvare se stessa e gli amici dall’accusa, anche se per nascondere l’omicidio di Adam tutto avrebbe dovuto fare tranne che stare in compagnia di poliziotti!

Adriana intanto tenta di porgere una mano a Christos offrendogli la scuderia di famiglia da portare avanti. Lui inizialmente è riluttante, ma alla fine accetta e, anzi, intravede immediatamente il potenziale economico di quel progetto.

Irina e Adriana sono seriamente preoccupate per Adam, sparito nel nulla senza dare notizie. E i sospetti aumenteranno non appena verrà ritrovata l’auto di lui assieme al suo telefono. Irina sbloccherà il cellulare e scoprirà l’ultimo messaggio: un invito di Georgina a fare un giro in barca.

Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, Noah (il pilota del primo episodio) chiederà aiuto proprio a lei, a Georgina, per recuperare un dipinto appartenuto alla sua famiglia e rubato dai nazisti durante l’occupazione francese.

Irina chiede spiegazioni a Georgina circa il messaggio mandato ad Adam, e lei, con un aplomb davvero invidiabile, blufferà meglio di un giocatore di poker con tanti assi nella manica, ammettendo di avere inviato il messaggio ma spiegando che lui non si è mai presentato all’appuntamento.

Tra Adriana e Nico scoppia un’intesa pazzesca, con una chimica tra i due che si percepisce quasi a livello tattile nonostante “lo schermo dello schermo”, passateci il gioco di parole.

Dato che il finale con il botto è la specialità della casa di questa seconda stagione di Riviera, anche questa seconda puntata non tradisce le aspettative: l’episodio termina con una telefonata a Gerogina che annuncia la morte di suo padre. Irina e Adriana l’accompagnano quindi a Villa Carmella ma intanto Adriana rivela a Irina che Georgina tempo prima le aveva detto che suo padre era già morto.
Alla luce di questa nuova luce che viene puntata su Georgina (la luce del sospettato), Irina riconsidererà il suo dubbio circa il messaggio di lei inviato ad Adam prima della sua scomparsa.

Anche in questo caso gli intrighi che formano la matassa narrativa (è il caso di chiamarla proprio matassa dato che l’intreccio è parecchio movimentato) sono perfetti e invogliano di sequenza in sequenza ad andare avanti, per scoprire cosa succederà.

Inoltre non solo Georgina si rivela protagonista, ma tutti i personaggi si ritagliano la propria parte della storia, restituendo un racconto corale che mescola epica, novella, soap opera di classe (anzi: di gran classe e di gran glamour!) e romanzi a puntate.

L’appuntamento imperdibile con la terza e la quarta puntata della seconda stagione di Riviera è per martedì 10 luglio alle 21.15.

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