Le Bureau - Sotto copertura 2, episodio 7 e 8: le anticipazioni

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Penultimo appuntamento con la seconda stagione di Le Bureau - Sotto copertura. Il settimo e l'ottavo episodio, in onda venerdì 23 febbraio alle 21.15, vedranno Guillame intento a portare a termine, a volte anche usando metodi poco ortodossi, il caso Chevalier, mentre Shapur Zamani riceverà una proposta interessante. Continua l'indagine di Duflot, mentre Nadia, finalmente libera, chiede protezione: continua a leggere, scopri di più e guarda una scena in anteprima

Le Bureau – Sotto copertura, stagione due, episodio 7

Grazie all’aiuto e alla mediazione di Céline, finalmente Guillame riesce a incontrare Nadia, ma il loro è un incontro carico di tensione. Lei, infatti, è ancora arrabbiata e ferita, inoltre è spaventata. Il motivo? Nadim El Bachir. Nadia chiede protezione per se stessa e, soprattutto, per la sua famiglia. E’ il minimo che l’uomo che ha tradito la sua fiducia possa fare per tentare di riscattarsi ai suoi occhi. A Teheran, Shapur invinta Marina ad accompagnarlo a Doha, dove si terrà un importante congresso sulla situazione idrica mondiale. La DGSE decide dunque di approfittare dell’evento per tentare di reclutare il giovane. Malotru, intanto, utilizza dei metodi poco ortodossi per portare a buon fine la sua missione riguardante “Chevalier”, mentre i dubbi di Duflot diventano sempre più grossi.

 

Le Bureau – Sotto copertura, stagione due, episodio 8

Duflot va a Cipro per parlare di persona con Marina. L’agente Loiseau, infatti, si trova sull’isola per trascorrere qualche giorno di vacanza, ma si tratta di una vacanza più imposta che desiderata. Duflot ha bisogno di informazioni: vuole saperne di più sulle relazioni che Shapur potrebbe aver intrattenuto con gli americani a Teheran o a Parigi. Guillame fa un passo avanti verso la cattura di Chevalier. Ad aiutarlo c’è Céline, che in questa delicata missione diventa il suo braccio destro. I due mettono gli occhi addosso a un giornalista tedesco, Andréas Schnabel, specializzato in reportage che hanno a che fare con bombe ed esplosioni. Il motivo ? L’uomo ha accesso a Daesh (l’acronimo arabo per indicare lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante), dunque potrebbe tornare utile, molto utile, per raccogliere informazioni preziose.

 

 

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