Il Trono di Spade: i Targaryen ispirati a romani, egizi e normanni?

Serie TV

Marco Agustoni

Daenerys Targaryen (tutte le immagini: @HBO)
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George R.R. Martin ha tratto spesso ispirazione dai libri di storia per i suoi romanzi, e scavando un po' si possono notare le similitudini fra la famiglia di Daenerys, la casa Targaryen, e alcune influenti civiltà del passato: in attesa dell'ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade, in onda ad aprile del 2019, andiamo a scoprire quali

Season 8 is coming… ma nel frattempo, i fan de Il Trono di Spade possono ingannare l’attesa con alcune interessanti letture. Non solo Fuoco e sangue, il nuovo romanzo di George R.R. Martin ambientato 300 anni prima dei fatti narrati nella serie tv e incentrato sui Targaryen, ma anche un interessante articolo pubblicato su Bustle.com, dedicato anch’esso alla famiglia di Daenerys.

Vista l’uscita del libro sui Targaryen, l’autrice Charlotte Ahlin si interroga su quanto la dinastia amica dei draghi sia ispirata a civiltà realmente esistite… draghi a parte, ovviamente, perché quelli sono un’esclusiva di Dany e famiglia. E gettando una rapida occhiata ai libri di storia, le popolazioni che presentano dei paralleli sarebbero tre.

Si parte da casa nostra: già, perché i Targaryen presenterebbero numerose similitudini con la Roma antica. Prima di arrivare a Westeros, infatti, i nostri eroi risiedevano nella città di Valyria, situata nella penisola di Valyria: un chiaro rimando alla nostra, di penisola. E da lì, i Targaryen sono partiti alla conquista del continente di Essos, sul quale hanno regnato lastricando strade, edificando opere pubbliche e costruendo armi potenti e complesse, con un sistema di governo simile a quello della Roma repubblicana.

 

 

 

Non solo: la lingua del posto, il valyriano, si è affermato in giro per Essos, dove si sono diffuse varie forme corrotte dell’idioma originario. Proprio come oggi, in una considerevole parte d’Europa, si parlano dei derivati del latino. E come Roma, anche Valyria è caduta, anche se non per nel corso di vari secoli, ma nell’ambito di un più drammatico evento, il disastro di Valyria.

Dopo i romani, tocca agli antichi egizi, e più nel dettaglio alla dinastia tolemaica, che ha regnato a lungo, insistendo sul fatto che il sangue reale non venisse contaminato, con frequenti matrimoni tra consanguinei, inclusi fratelli e sorelle (il che ha eventualmente portato a sovrani non propriamente “stabili”). E l’insistenza nel chiamare tutti i sovrani Tolomeo ricorda i tanti Aegon che si sono susseguiti nel corso del tempo.

Ma non finisce qui, perché la dinastia in questione può vantare alcune regine notevolmente influenti, l’ultima delle quali è stata “una certa” Cleopatra, nota per il suo acume e la sua benevolenza. Doti che certo non mancano a “una certa” Daenerys Targaryen.

 

 

 

Per finire, nella “ricetta” dei Targaryen Martin ci avrebbe messo anche un pizzico di normanni. Discendenti dei vichinghi trasferitisi in Francia e mescolati con la popolazione locale, i normanni sono ripartiti dal Continente per conquistare la Britannia… un po’ come hanno fatto i Targaryen con Westeros.

Come accaduto per i Targaryen con Robert Baratheon, anche questa dinastia si è vista spodestata da un usurpatore. Il che ha spianato la strada da un lato alla guerra per il Trono di Spade, dall’altro alla Guerra delle due rose, a cui peraltro sarebbero ispirate le vicende raccontate da George R.R. Martin nella sua serie di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Insomma, se quanto considerato nell'articolo fosse corretto - e gli elementi per affermare questa teoria non mancano - risulterebbe evidente una volta di più come spesso la realtà pareggi, se non addirittura superi la finzione...

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