Il Trono di Spade: una settimana da Hodor

Serie TV

Linda Avolio

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In attesa dell’ottava e ultima stagione, in onda nel 2019, dunque tra tanto, TROPPO tempo, continuano le repliche de Il Trono di Spade ogni giovedì alle 21.15 su Sky Atlantic, e continuano gli appuntamenti con la rubrica “Una settimana da… ”. Dopo “Una settimana da Ramsay Bolton” è il turno di un personaggio a cui i fan sono molto, molto affezionati, il gigante buono di Grande Inverno: Hodor (interpretato da Kristian Nairn)! Cosa fareste se vi risvegliaste improvvisamente nei panni del fedele compagno di (dis)avventure di Bran Stark? Continua a leggere e scopri di più

Mentre su Sky Atlantic ogni giovedì sera alle 21.15 sono in onda le repliche di tutte le stagioni de Il Trono di Spade andate in onda finora, e mentre cresce l’attesa per l'ottava, in arrivo nel 2019, ecco un nuovo appuntamento con la rubrica “Una settimana da…”. Dopo “Una settimana da Ramsay Bolton” è il turno di un personaggio a cui i fan sono molto, molto affezionati, il gigante buono di Grande Inverno: Hodor (interpretato da Kristian Nairn)! Cosa fareste se vi risvegliaste improvvisamente nei panni del fedele compagno di (dis)avventure di Bran Stark?

Hodor, il gigante buono dei Sette Regni

Hodor!

Pronunciare un'unica parola per sei stagioni e riuscire a farsi amare lo stesso: Hodor c'è riuscito, e sarà sempre nei nostri cuori.

Conosciamo il gigante buono de Il Trono di Spade nel primo episodio della prima stagione, Winter is Coming (L'inverno sta arrivando), ma in realtà non è che gli prestiamo tutta questa importanza. Sì, fa sorridere, sì, è involontariamente comico, sì, è evidente che è il classico sempliciotto bonaccione che non puoi fare altro che amare, ma alla fine non è che faccia poi più di tanto. Hodor, infatti, non è nient'altro che un servitore della famiglia Stark, uno come tanti.

Intuiamo subito che molti anni addietro dev'essergli successo qualcosa che lo ha lasciato come lo troviamo: non proprio l'emblema dell'acume, ma fedele e affidabile. Pronuncia solo una parola, Hodor, per l'appunto, ma è in grado di capire istruzioni complesse.

Nella prima stagione Hodor - che è il nipote della Vecchia Nan - diventa una sorta di "assistente personale" per Bran Stark dopo la sua rovinosa caduta: il ragazzino ha infatti perso l'uso delle gambe, così dev'essere portato in giro da qualcuno, e questo qualcuno è proprio Hodor, che, grande e grosso com'è, la fatica non la sente neanche lontanamente.

E' nella seconda stagione che inizia il suo viaggio, inteso in senso letterale. A causa dell'attacco di Theon Greyjoy - intenzionato a provare al padre la sua fedeltà alla casata della piovra radendo al suolo Grande Inverno e uccidendo gli Stark presenti nella fortezza -, Bran e Rickon dapprima si nascondono nella cripta, ma poi sono costretti a fuggire. Partono accompagnati da Hodor e da Osha, e su consiglio del Maestro Luwin decidono di dirigersi verso Castello Nero, per chiedere aiuto a Jon.

Nella terza stagione, Hodor è in viaggio. Intanto, Bran continua a fare strani sogni. Il gruppo incontra i fratelli Jojen e Meera Reed, e Jojen capisce subito che Bran è un metamorfo. Ma c'è di più. Bran, infatti, non vede solo attraverso gli occhi dei metalupi e di altri animali: può anche prendere possesso di Hodor e guidare le sue azioni.

Alla ricerca di Jon Snow - che, stando a un sogno di Bran, si trova molto a nord e si sta scontrando con dei Bruti - i nostri eroi arrivano fin sotto la Barriera, e passano la notte in un castello abbandonato e in rovina. Lì vicino incontrano Samwell Tarly e Gilly, fuggiti all'ammutinamento dei Guardiani presso il Castello di Craster, ed è proprio Sam che li aiuta ad andare al di là della Barriera. Prima, però, Bran dice a Osha di portare Rickon al sicuro presso la famiglia Umber, fedele da sempre agli Stark.

Al di là della Barriera, il gruppo viene catturato dai Guardiani della Notte ammutinati. Locke, al servizio di Roose Bolton, si trova lì. Riconosce Bran e tenta di rapirlo, ma Bran prende possesso di Hodor - che è stato legato fuori dal Castello di Craster - e uccide il suo potenziale rapitore spezzandogli il collo. Poi il gruppo scappa verso nord. Hodor è sconvolto per quanto fatto a Locke, la sua mente semplice non riesce a processare quanto successo, ma resta accanto al giovane Stark.

Arrivati nel punto visto da Bran in numerose visioni, presso un Albero del Cuore, i nostri vengono attaccati da un gruppo di wights (i non morti seguaci del Re della Notte). Jojen muore, mentre Meera, Bran e Hodor si salvano grazie all'intervento dei Figli della Foresta, che li portano al sicuro dentro una grotta, direttamente al cospetto del Corvo con Tre Occhi, un potentissimo veggente in grado di vedere il passato, il presente e forse anche il futuro.

Dopo un'intera stagione di assenza, la quinta, ritroviamo Hodor e compagni nella S06. Il gruppo ha passato molto tempo nella caverna: il Corvo con Tre Occhi, infatti, sta istruendo Bran per passargli il testimone. Gli sta insegnando a controllare i suoi poteri, nello specifico il potere di "andare a sbirciare" nel passato. E' per questo motivo che vediamo dei fashback ambientati a Grande Inverno alcuni decenni prima dell'inizio della serie. Siamo nel cortile principale, e lì vediamo per la prima volta non solo la giovane Lyanna, il giovane Ned e il giovane Benjen. Vediamo anche il giovane Hodor, che, scopriamo, era uno stalliere di nome Wylis.

La situazione precipita quando gli Estranei riescono a scoprire dove si trova Bran. Vogliono ucciderlo perché il Re della Notte sa benissimo che Bran avrà un ruolo importante durante la Grande Guerra, così ordina ai suoi soldati fatti di pelle e ossa di attaccare. L'attacco alla caverna è brutale. Il Corvo con Tre Occhi muore, Estate - il metalupo di Bran, arrivato fin lì a fianco del suo padrone - muore, i Figli della Foresta muoiono, e sembra che la stessa fine spetti a Meera, Bran e Hodor. 

I tre, però, riescono a trovare l'uscita e a oltrepassare la porta, ma sono inseguiti dai non morti. Hodor tiene chiusa la porta, ma è evidente che sta facendo fatica, e che potrbbe non resistere ancora per molto. Meera comincia a trascinare via Bran (che intanto è cresciuto, e dev'essere trasportato su una slitta), e Bran intanto urla a Hodor "Hold the door!!" (blocca la porta). Mentre si allontana, Bran continua a urlare "Hold the door!!", e, inavvertitamente, entra nella mente di Hodor.

Finalmente scopriamo perché Hodor si chiama Hodor. Quando Bran entra dentro la mente di Hodor, le loro menti si fondono. Ci ritroviamo nel passato, nel giardino di Grande Inverno. La mente del giovane Wylis ovviamente non può sopportare una cosa del genere, così il povero stalliere ha un una sorta di "cortocircuito", e cade vittima di attacco epilettico, iniziando a urlare proprio il comando che Bran gli darà in futuro,"Hold the Door!!", a ripetizione, arrivando alla fine a strascicare un unico suono: Hodor, la contrazione di HOld the DOoR. 

Quello di Hodor è un classico esempio di viaggio nel tempo: un viaggiatore proveniente dal futuro (Bran) causa un evento nel passato creando un circolo vizioso che può concludersi solo in un modo, in questo specifico caso con la morte di Hodor, il cui nome, peraltro, ha preannunciato il suo destino.

 

Quali sarebbero dunque i pro e i contro di una settimana da Hodor?

 

Pro:

Tutti a Grande Inverno (e non solo) vi vorrebbero bene. Magari qualche cretino che vi tratterà male lo incontrerete, ma la maggior parte delle persone vi trattarà con delicatezza e rispetto. Vivreste inoltre una vita semplice (come voi, passateci la battuta!), e vi accontentereste di poche, essenziali cose: un comodo giaciglio, dei pasti caldi, buona compagnia, e, di tanto in tanto, un bel bagnetto nel laghetto sotto l'Albero Diga di Grande Inverno!

 

Contro:

Avreste il cervello fritto. E finireste sbranato da un'orda di soldati non morti. Non proprio una fine bellissima.

 

Fate attenzione a:

Bran Stark! Scherzi a parte, l'unico consiglio che sentiamo di darvi è di non mettere piede al di là della Barriera. Succedono sempre brutte cose da quelle parti.

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