Il Trono di Spade: 10 curiosità sulla colonna sonora della serie

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Una parte integrante del successo della serie tv in onda su Sky Atlantic sta nella sua straordinaria colonna sonora, a cominciare dagli indimenticabili titoli di testa composti da Ramin Djawadi… all’interno della sua auto. Continua a leggere e scopri di più sulla colonna sonora de Il Trono di Spade

Quando qualcuno accenna a Il Trono di Spade, subito parte spontanea un’associazione mentale e dentro di noi cominciamo a canticchiare l’ormai leggendario tema dello show in onda su Sky Atlantic, composto da Ramin Djawadi. Ma non è solo l’apertura: l’intera colonna sonora composta da Djawadi contribuisce a rendere la serie tv grandiosa tanto quanto le immagini. Ecco quindi, prendendo spunto da Buzzfeed.com, dieci curiosità sulla musica de Il Trono di Spade.

 

 

1. Quando i creatori de Il Trono di Spade David Benioff e D.B. Weiss hanno mostrato per la prima volta le immagini dei titoli di testa dello show a Ramin Djawadi, il compositore ne è rimasto così colpito, da cominciare a scrivere la sigla di apertura subito dopo l’incontro, all’interno della sua auto.

2. Quando Ramin ha scritto il tema principale della serie, aveva già cominciato a lavorare sulla colonna sonora dei primi due episodi, per questo motivo “l’immaginario sonoro” era già stato in qualche modo stabilito. Anche per questo, nella sigla viene lasciato così tanto spazio al violoncello, strumento al quale il compositore aveva già fatto ampiamente ricorso.

3. Poiché molti dei personaggi de Il Trono di Spade passano la maggior parte del tempo viaggiando da un capo all’altro di Westeros, Djawadi ha voluto che la sigla di testa rendesse l’idea di un viaggio avventuroso.

4. Come si diceva, ogni personaggio compie un viaggio, non solo fisico, ma anche personale e spirituale. Man mano che i personaggi mutano, cambiano anche i loro temi musicali, che alcune volte sono stati addirittura riscritti ex novo. Ad esempio, Arya Stark era associata al tema musicale della sua famiglia, ma visto che nel tempo cambia talmente tanto, così accade anche alla musica che la accompagna.

5. Stando a Djawadi, il pezzo più impegnativo che abbia composto per il Trono di Spade è Light of the Seven, la sequenza musicale di quasi 10 minuti che si sente prima che Cersei faccia detonare il Grande Tempio di Baelor. Si è trattato di un compito così complesso che Ramin ha cominciato a comporla prima del resto della stagione, rinunciando a lavorare come al solito in ordine cronologico.

 

 

6. Per la prima volta in Light of the Seven Ramin Djawadi ricorre al pianoforte, per segnalare allo spettatore che c’è qualcosa che non va e sta per accadere qualcosa di grosso.

7. Per le sue musiche, Djawadi non si è ispirato ai libri scritti da George R.R. Martin, che anzi non ha mai letto, ma ai contributi visivi che gli arrivano dagli autori della serie. Ha però promesso che alla fine dell’ottava stagione rimedierà, leggendo Le cronache del ghiaccio e del fuoco

8. Certi strumenti sono legati a personaggi specifici, come ad esempio l’australiano didjeridoo, che un po’ a sorpresa è associato ai Bruti.

9. Proprio come noi “comuni mortali”, nemmeno Ramin ha avuto modo di leggere la sceneggiatura dell’attesissima stagione conclusiva de Il Trono di Spade. Ma anche per il gran finale lavorerà a tempo debito come ha sempre fatto: visionerà assieme a Benioff e Weiss dei montati provvisori dei vari episodi, discutendo con loro la direzione musicale da far prendere alle sue composizioni.

10. Pur non avendo, come detto, idea di quel che sarà nella stagione 8, Ramin Djawadi ha già un’idea su come chiudere l’iconica serie tv: con quell’ormai leggendario tema con cui si apre ogni episodio.

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