Il Miracolo, serie TV, Sergio Albelli è il Generale Votta: L'INTERVISTA

Serie TV

Fabrizio Basso

Sergio Albelli è il Generale Votta (fonto di Antonello&Montesi)
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Sergio Albelli interpreta il Generale Votta ne Il Miracolo, la nuova serie originale di Sky nata da una idea dello scrittore Niccolò Ammaniti e in onda su Sky Atlantic il martedì alle ore 21.15. Lo abbiamo incontrato e intervistato

(@BassoFabrizio
Inviato a Roma)


L'equilibrismo non è per tutti. O meglio, tutto possono passeggiare su un'asse d'equilibrio o su un cavo teso tra due palazzi. Ma pochi riescono nell'impresa. Con questa premesse potete comprendere quanto è difficile il viaggio del Generale Votta ne Il Miracolo, la nuova serie originale di Sky nata da una idea dello scrittore Niccolò Ammaniti e in onda su Sky Atlantic il martedì alle ore 21.15.

Lui rappresenta la legge, quindi da una parte deve proteggere da quella Madonnina che versa litri e litri di sangue, dall'altra anche lui, che è uomo di regole e rigore, è colto dai dubbi. A interpretarlo è Sergio Albelli, che abbiamo incontrato e intervistato. E, confessiamolo, anche riconosciuto a fatica negli abiti di tutti i giorni. A conferma che il miracolo non è solo il titolo della serie ma anche quello che ha compiuto ogni persona che è stata coinvolta nel progetto, dalle maestraenza e dai tecnici agli attori.

Voltandosi indietro come giudica questa sua esperienza professionale?
Una esperienza felice ma faticosa.
Cosa è la felicità?
Quando tutti concorrono a fare un prodotto di qualità. Quando ci si sente a proprio agio con tutti, quando anche leggere la sceneggiatura fa stare bene.
Insomma, tutto ha funzionato.
Siamo partiti col piede giusto già nei primi incontri con Niccolò Ammaniti: poter parlare serenamente del copione e avere colleghi che ti fanno dare il meglio è una grande cosa.
Crede nei miracoli?
No, ma sono disposto a sospendere il giudizio, sono pronto a provarci.
Cosa la frena?
C’è un ordine di natura, e il miracolo lo sovverte.
Chi è Sergio Albelli?
Un irrequieto, maniacale e perfezionista. Sono sempre attento ad avere il controllo delle cose e di quello che mi circonda.
E' ottimista?
Mi ritengo una persona positiva ma che vede il bicchiere spesso mezzo vuoto. D'altra parte sono un irrequieto, come le ho detto.
Come si è avvicinato al Generale Votta?
Col mio personaggio ho condiviso in maniera felice il suo cammino.
Come ce lo ritrae?
Una sorta di grigio burocrate dello Stato che sta in un posto grigio e cupo e che si mette in cammino cercando una spiegazione razionale dove pare non esserci. Fa una indagine, e l'aspetto che ho trovato bello è che invece di concentrarsi a scoprire l’oggetto esteriore finisce per lasciarsi coinvolgere a livello interiore, che non è proprio tipico di un Generale.
Lei è esperto di ruoli in divisa.
Ho interpretato una quantità altissima di personaggi in divisa, li ho fatti tutti sia come divisa che come grado.
Cosa le piace di quelle situazioni?
Per me l’uomo di legge è interessante quando è interprete di un dissidio.
Il prossimo impegno?
Top secret, ma posso anticiparle che sarà un ruolo senza divisa e con i capelli.
Un sogno?
Mi piacerebbe interpretare una donna, col mio lavoro più vado lontano e più sono contento.

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