Aspettando Gomorra 4, la prima stagione di Gomorra - La Serie raccontata da Marco D'Amore

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Linda Avolio

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La quarta stagione di Gomorra - La serie arriverà su Sky Atlantic venerdì 29 marzo. Per la prima volta dal debutto della serie nel 2014 non rivedremo Ciro di Marzio, il personaggio di Marco D'Amore, che però per il nuovo capitolo si è seduto dietro la macchina da presa. E che, in questo video, ci racconta la prima stagione dal suo punto di vista. Scopri di più

Una serie che racconta una guerra, e non solo tra rivali, ma anche, soprattutto, una guerra familiare. La famiglia, come spiega bene Marco D'Amore nel video, è infatti il primo macro-tema di Gomorra - La serie. La famiglia al centro della prima stagione è ovviamente la famiglia Savastano - Don Pietro, il patriarca, il capofamiglia, Donna Imma, la matriarca, e Genny, l'erede. Seppur non esista nella realtà, la famiglia Savastano si ispira a famiglie realmente esistite all'interno del Sistema: è una somma di biografie che, per usare le parole dell'attore e regista, hanno macchiato il nostro Paese.

Sappiamo bene quanto sia importante la famiglia "di sangue" in Gomorra - La serie, ma la prima stagione ci mostra che Don Pietro, oltre a un figlio, ha anche una sorta di figlioccio. Ovviamente stiamo parlando di Ciro, l'Immortale. Feroce, spietato e fedelissimo, Ciro è il figlio, l'erede, che Pietro avrebbe voluto. Il sangue, però, non è acqua, e un erede "vero" c'è già, così a Ciro non resta altro da fare che accontentarsi. Il problema, però, è che lui non si accontenta.

In un mondo il cui il potere viene prima dei sentimenti, a parte alcuni rarissimi casi, basta poco perché i secondi soccombano quando il primo chiama. E per Ciro la chiamata del potere arriva tramite la figura di Salvatore Conte, il rivale dei Savastano esiliato in Spagna ma intenzionato a tornare a casa propria e a farsi valere. 

Ma facciamo un passo indietro. Durante la prima stagione Don Pietro finisce in carcere, e si ritrova lontano non solo dalla sua famiglia, ma anche, soprattutto, dal suo clan. A quel punto, cosa veramente eccezionale, a prendere in mano le redini è Donna Imma, degna moglie di suo marito. Che, fin da subito, mette in chiaro le cose: lei è una donna, ma bisogna commettere l'errore di pensare che non sia disposta a uccidere, qualora ce ne fosse bisogno. Ovviamente per i fedelissimi tenenti di Don Pietro non è un boccone facile da mandare giù, essere comandati "da una femmina."

A ciò si aggiungono poi la scelta di Imma di mandare Gennaro in Honduras per trattare l'acquisto di una partita particolarmente grossa di roba - viaggio che potrebbe costare la vita all'erede della famiglia - e la scelta di mandare Ciro in Spagna a trattare con Conte - viaggio che, anche in questo caso, potrebbe finire molto male. Gli svluppi sono inaspettati in entrambi i casi: Genny torna dal Centroamerica completamente cambiato e intenzionato a comandare da solo, mentre l'Immortale, fedele al suo soprannome, torna dalla Spagna intenzionato a farsi valere, in un modo o nell'altro.

E' interessante come l'interprete dell'Immortale descrive il rapporto tra i due: come se fosse una storia d'amore. Ma in effetti ogni legame profondo, e quello tra Ciro e Genny è profondissimo, può in qualche modo essere letto così. Quella tra i personaggi di Marco D'Amore e Salvatore Esposito è una storia di amore ovviamente fraterno, non romantico. E, come tutte le storie d'amore, è il gran rifiuto, la rottura, a dare inizio alla tragedia. In questo caso è Gennaro a decidere di rompere con Ciro, e lo fa con un intento ben preciso: lui è il figlio di Pietro Savastano, lui è l'unico vero erede, e lui è l'unico capo. Non c'è fratellanza e non c'è amicizia che tenga.

Ciro non può e non deve avanzare alcuna pretesa, ma Ciro non ci sta a essere scaricato così. da lì in avanti nasce una guerra intestina che porta alla morte di Donna Imma e poi, dopo pochissimo, allo scontro frontale tra i due ex fratelli. La parola "Fine" tra Ciro e Genny, però, è ancora ben lontana dall'essere scritta.

 

Gomorra - La serie: il riassunto della prima stagione

Don Pietro Savastano è il boss del clan che comanda su Napoli Nord, dunque Scampia, Secondigliano e dintorni. Il suo braccio destro è il fedelissimo Malammore, amico di vecchia data, ma il suo soldato numero 1 è Ciro Di Marzio detto "l'Immortale", un orfano dell'Irpinia cresciuto a immagine e somiglianza della criminalità organizzata. A tentare di mettere i bastoni tra le ruote ai Savastano è il giovane boss ribelle Salvatore Conte, che però, nonostante l'audacia e l'arroganza, è costretto a fuggire in esilio in Spagna. Quando Don Pietro finisce in carcere per un reato minore, guida oltre i limiti di velocità, a prendere in mano le redini del clan ufficialmente è il figlio ed erede Gennaro, ma, di fatto, è Donna Imma, sua moglie, la sua leonessa.

Nonostante le indicazioni del marito, la gestione degli affari da parte di Imma è diversa da quanto fatto finora, e la cosa crea del malcontento. Il più scontento di tutti è però Genny, ragazzone più interessato a divertirsi e a correre dietro alle ragazze che a imparare dai genitori come si gestisce un impero criminale. A un certo punto, infatti, il ragazzo viene spedito in Honduras dalla madre per "farsi uomo". Lì, presso alcuni "fornitori", passa alcuni mesi infernali che lo cambiano per sempre. Tornato a casa dimagrito e decisamente incattivito, è finalmente pronto a condurre gli affari del clan. Gli affiliati storici, però, non gradiscono il suo modo di gestire le cose. Soprattutto, non ci stanno a essere rimpiazzati dai suoi amici. Lo scontro tra la vecchia e la nuova guardia è praticamente inevitabile.

A complicare ulteriormente la situazione c'è poi la caduta di Don Pietro in uno stato quasi catatonico: il boss non parla più e non reagisce più. Ormai è un guscio vuoto. Ad approfittare sempre di più di questa spaccatura interna al clan è Ciro, che sperava di assumere un ruolo di maggiore importanza e che, invece, si è visto messo da parte per fare spazio all'unico vero erede, l'erede di sangue, Gennaro e, soprattutto, si è visto sminuito da Imma. La situazione ci mette poco a degenerare: da una parte Genny non può fidarsi completamente degli uomini della vecchia guardia, ma dall'altra non può fidarsi neanche di Ciro, l'amico di sempre, il fratello spirituale. E fa bene, specialmente riguardo Ciro. L'Immortale, infatti, stufo di stare nell'ombra ha stretto un patto con l'esiliato Don Salvatore. A farne le spese per prima è Imma, che non si è mai fidata di lui, e che proprio da lui viene condannata a morte.

In un finale a dir poco sul filo del rasoio, vediamo scontrarsi Ciro e Genny durante la recita scolastica della figlia dell'Immortale. Ad avere la meglio è Ciro, che riesce a ferire l'ex amico e poi scappa insieme alla sua famiglia. Intanto, Don Pietro viene fatto salire una camionetta. Finalmente la sua richiesta di trasfrimento per motivi di salute è stata accettata. Durante il viaggio, però, il mezzo viene improvvisamente e bruscamente fatto fermare. In pochi secondi, Malammore e un alcuni fedelissimi fanno fuori i poliziotti e liberano il loro boss, che in realtà è sempre stato lucidissimo. E che ora, ovviamente, vuole vendetta.

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