City on a Hill, la recensione degli episodi 7 e 8

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Leggi la recensione del settimo e dell'ottavo episodio di City on a Hill, in onda ogni martedì sera alle 21.15 in prima tv per l'Italia su Sky Atlantic. - Sarah Shahi, le foto più belle della protagonista di City on a Hill

City on a Hill, episodio 7

Ci avviciniamo sempre di più alla fine della prima stagione di City on a Hill, dunque i nodi iniziano veramente a venire al pettine. Frankie e Jimmy prima pestano senza pietà un rapinatore in un negozio della loro zona, poi, giustamente, vanno a fare spesa di armi in vista della loro prossima "operazione": della serie "niente rapine in casa mia, solo fuori." La figlia di Frankie viene insultata da un compagno di scuola, così pensa bene di minacciarlo con un taglierino. Scopriamo inoltre che sì, la ragazzina non è proprio serena, ma non è neanche così indifesa e ingenua come potrebbe apparire. Benedetta torna a casa, e finalmente ha una conversazione civile con sua madre Jenny, preoccupatissima per lei...così preoccupata da avere un attacco di panico durante una lezione di psicologia.

La reporter Michaele Freda finisce in coma dopo un incidente, un pestaggio culminato con una bella spinta giù da una scalinata. Rachel comincia così a mettere insieme i pezzi del puzzle, e si avvicina sempre di più alla verità: tra Rohr e Roach c'è una connessione...e Jackie è sicuramente più sporco del previsto. In pratica, è assolutamente lurido. Intanto Mr. Agente dell'FBI dell'anno manda Vito Lupo a intimidire i Ryan per metterli sotto pressione, ma le cose non vanno come previsto, e alla fine Lupo viene fatto fuori da Frankie. Jimmy ha l'ingrato compito di disfarsi del cadavere, ma viene seguito da Rohr, che lo ricatta: il suo silenzio in cambio dei cadaveri delle guardie giurate uccise durante la rapina al furgone. Bingo.

Ward  riesce ad assestare un altro colpo alla gang di Frankie facendo un accordo con Hook, il barista rivenditore di armi. Rohr, però non sembra molto d'accordo con i suoi metodi, e, tanto per cambiare, i due discutono: Decourcy vorrebbe sistemare le cose per rendere migliore la vita dei cittadini, e questo significa fare piccoli passi e inseguire tante piccole vittorie, mentre Jackie vuole delle vittorie grosse, vittorie che rimangano nella Storia anche se non hanno migliorato direttamente la vita della gente comune.

Il fatto è che Ward vuole vincere la guerra, e la sua è la strategia del maratoneta, non quella del velocista. Il cambiamento a cui spera di arrivare lui è il cambiamento profondo, un cambiamento ideologico, ma non ha ancora capito bene come funziona il compromesso. Rohr ovviamente si prende gioco dell'ingenuità del suo alleato, e non potrebbe essere altrimenti. Decourcy e Jackie sono troppo diversi, ed è evidente che la fine della loro partnership è solo questione di tempo.

Tornando a Frankie: dopo aver ucciso Lupo con un sangue non freddo, ma addirittura gelido, il personaggio di Jonathan Tucker rientra in casa, e, con le mani ancora sporche, abbraccia la figlia, che ha capito che è successo qualcosa. Le colpe dei padri ricadono sui figli, è un destino inevitabile. E' successo a Jackie con Benedetta: succederà anche a Frankie?

 

Jonathan Tucker, le foto più belle del protagonista di City on a Hill

 

City on a Hill, episodio 8

Nel finale del settimo episodio, Jimmy rivela a Jackie dove si trovano i cadaveri delle povere guardie giurate uccise da Frankie e compagnia, dunque per Rohr si tratta di una meritata vittoria in un momento non proprio sereno e piacevole della propria vita. Ad ogni modo, si tratta della proverbiale quiete prima della tempesta: il cerchio si sta stringendo, sia attorno a Frankie, sia attorno a Jackie.

Ma andiamo con odrine: l'episodio si apre proprio con Jackie intervistato dai cronisti: è grazie a lui se i corpi sono stati finalmente ritrovati. Rachel, che vede l'intervista dall'ufficio, non ci sta: non gli permetterà di passare per l'eroe di turno, quando in realtà si stanno tutti facendo in quattro. Intenzionata a incastrare quello che lei considera il diavolo in Terra, la detective Benham prova a carpire preziose informazioni da Jenny fingendo di essere qualcun altro, una "donna del popolo", ma Jenny non è scema, e si accorge subito di avere a che fare con una poliziotta. Ed è proprio da Jenny che Jackie - che, da signore qual è, si fa trovare in camera d'albergo intento a guardare porno in tv in attesa di "compagnia" - viene messo sulle spine.

Intanto Decourcy comincia a far sudare quattro camicie a Sheik Sheehan, uno dei compagni di Frankie, portandolo davanti al Gran Giurì. La tattica di Ward sembra funzionare, mettere pressione sembra la strada giusta. Cathy comincia a realizzare cosa sta succedendo, e va in panico, ma Frankie le assicura che andrà tutto bene, e che ci penserà lui a sistemare ogni cosa...solo che stavolta le rassicurazioni di sempre non sembrano avere l'effetto desiderato: sarà Mrs. Ryan l'anello debole?

Continua la caratterizzazione del personaggio di Frankie in opposizione al personaggio di Jackie, ed è come se gli autori ci ammonissero: il bene e il male non sono due entità separate, al contrario, spesso convivono nella stessa persona. Si può essere un rapinatore spietato ,a un marito fedele e un padre amorevole e presente, ma si può anche essere "uno dei buoni" (almeno in teoria) ma un padre assente e un marito fedifrago: non c'è nessuna contraddizione.

Ma torniamo alle indagini. Alla fine a capitolare è la moglie di Sheehan, ed è da lei che la squadra apprende il cognome Ryan e una foto di Jimmy. Non sanno che il ragazzo è uno degli informatori di Jackie. Jimmy, distrutto per il fatto che la sua ex è fidanzata con un altro, perché ciò significa che lei è andata avanti e che non torneranno mai a essere una famiglia, decide di fare qualcosa di buono e di sacrificarsi al posto di Frankie, così dice a Rohr di essere stato lui a uccidere le guardie giurate. Jackie, però, non gli crede: ha capito che sta cercando di proteggere qualcun altro. Intanto, nelle menti di Rachel e Hank, che stanno assistendo alla scena, si accende finalmente la lampadina: ora è tutto più chiaro.

Decourcy e Siobhan fanno pubbliche relazioni in vista del loro futuro in politica, perché bisogna avere gli amii giusti nel posto giusto per perseguire determinate carriere e determinati obiettivi: i due sono affiatati e si sostengono a vicenda, è evidente, ma le discussioni non mancano. Ora li vediamo affiatati e uniti, ma non è detto che arriveranno così alla fine della stagione.

Infine, il momento catartico dell'episodio, che però apre scenari non proprio rosei. Jenny, che è riuscita a parlare un po' con la figlia, si lascia sfuggire il nome di Clay con Jackie, e Jackie a quel punto fa subito sue più due: si tratta di Roach. Lo raggiunge nel suo lurido appartamento e lo trova strafatto sul divano. Con le spalle al muro, letteralmente e metaforicamente, Clay confessa: ha usato Benny per vendicarsi. A quel punto la sua fine è segnata, e infatti è proprio così: Roach, un assassino di poliziotti e uno stupratore, muore con le cervella spiaccicate sulla parete. Sì, se lo meritava, ma non dimentichiamo che, tecnicamente, Jackie è un agente dell'FBI, e che questa è l'ennesima macchia. D'altro canto, la sua anima è diventata nera come la pece, dunque le macchie ormai non si vedono più...anche se ci sono...

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