23 aprile: maratona Big Little Lies e In Treatment 3 - Settimana 5

Serie TV
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Madeline, Celeste e Jane, le protagoniste della bellissima miniserie Big Little Lies – Piccole grandi bugie, via mancano già? Niente paura, le ritroverete domenica 23 aprile, nella maratona prevista a partire dalle 12.15. Poi, a seguire, a partire dalle 18.45 sarà invece la volta dei cinque episodi della quinta settimana di terapia della stagione finale di In Treatment: clicca qui e consulta la nostra GUIDA TV per non perdere neanche un appuntamento

Madeline, Celeste e Jane, le protagoniste della bellissima miniserie Big Little Lies – Piccole Grandi bugie, via mancano già? Niente paura, le ritroverete domenica 23 aprile, nella maratona prevista dalle 12.15. Poi, a seguire, a partire dalle 18.45 sarà invece la volta dei cinque episodi della quinta settimana di terapia della stagione finale di In Treatment.

 

 

 

Maratona Big Little Lies – Piccole grandi bugie

Quando: domenica 23 aprile a partire dalle ore 12.15

 

La polizia non ha dubbi: siamo di fronte a un omicidio. Ma chi ha ucciso chi? E perché? Benvenuti nelle vite di Madeline, Celeste e Jane, le protagoniste di Big Little Lies - Piccole grandi bugie. Ognuna di loro, ma il discorso vale per tutti gli abitanti di Monterey, nasconde un segreto, e ognuna di loro non sta dicendo proprio tutta la verità… Una cittadina della California dall’aspetto paradisiaco che però tra le sue pieghe nasconde una violenza, fisica e psicologica, pronta a esplodere da un momento all’altro; un omicidio apparentemente inspiegabile; tre donne, tre amiche, caratterialmente così diverse eppure così simili per le loro inquietudini.

 

Come ben sanno gli amanti delle serie tv, nove volte su dieci quando una storia è ambientata in una “tranquilla cittadina” significa che la tragedia è dietro l’angolo, e anche Monterey, per l’appunto la tranquilla cittadina della California dove è ambientata la miniserie, non fa differenza. Big Little Lies si apre infatti con una morte violenta, e la polizia non ha dubbi: non si tratta di un incidente. A differenza di altre serie, non ci viene rivelata l’identità del morto, cosa che, ovviamente, rende tutti i personaggi principali sia potenziali assassini sia potenziali vittime.

 

L’omicidio, però, non è il focus principale della miniserie. E’ vero, siamo di fronte a qualcosa che ha la potenzialità del thriller, e che in parte lo è, ma è evidente che quello che importava a Liane Moriarty nel libro e agli autori nello show di HBO non è tanto scoprire chi ha ammazzato chi, ma andare a scavare dentro le vite apparentemente perfette degli abitanti di Monterey, in particolare dentro le vite di Madeline, Celeste e Jane.

 

Insomma, c’è sempre qualcosa dietro le apparenze, e a volte, inaspettatamente, sono le bugie più piccole quelle più letali.

 

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Maratona In Treatment 3, Settimana 5

Quando: domenica 23 aprile a partire dalle 18.45

 

Quinta settimana di terapia per il Dr. Mari e i suoi pazienti. Dopo la generale calma della settimana precedente, i toni tornano a scaldarsi, ma nel frattempo sono stati fatti molti passi avanti, dai pazienti ma anche dal loro terapeuta. Che, finalmente, ha parlato apertamente con il figlio, e ora Michele, rassicurato dalle parole del padre, è pronto a tornare a vivere con sua madre nella nuova casa in cui lei si è trasferita col nuovo fidanzato. A non essere pronto, però, è Giovanni, che rimane quasi di sasso di fronte a Sebastiano. Ma andiamo con ordine.

 

Silenzio, come sul palcoscenico prima di uno spettacolo. Inizia così la seduta di Rita. In realtà di argomenti da trattare ce ne sono molti, come poi vedremo, ma su tutti spicca il famigerato test. Dopo qualche tentativo di sviare il discorso, sarà il Dr. Mari ad aprire la busta per lei e a leggere il risultato per primo: negativo. Ora Rita può tirare un sospiro di sollievo, ma finalmente può andare a trovare sua sorella, come la invita a fare Giovanni, prima che sia troppo tardi. O forse no. E’ poco carino andare da una persona che sta morendo per dirle che quella sorte non toccherà a noi. Non per quel motivo, quantomeno. Il richiamo finale di Mari a Rita, decisa nuovamente a fuggire, è secco, ma pieno di verità:“E’ patrizia che sta morendo, non lei! Vada a trovare sua sorella: se non lo farà se ne pentirà per sempre.”

 

Padre Riccardo, mandato nuovamente da Giovanni da Padre Carlo, si presenta con addosso un paio di occhiali da vista. Pare abbia avuto una piccola ischemia e che per un po’ potrebbe non vederci bene. Il motivo? Letizia gli ha chiesto di celebrare il suo matrimonio. Ma c’è di più: è incinta. E la notizia lo ha scioccato così tanto che il suo corpo gli si è rivoltato contro. Il giovane sacerdote ormai non può più negare: è innamorato di lei. Per Mari c’è di più, secondo lui Letizia rappresenta anche altro. Veniamo così a sapere che Padre Riccardo da giovane, ai tempi del liceo, è stato fidanzato, e che la sua prima esperienza fisica l’ha lasciato profondamente sconvolto. Qualcosa che l’ha portato all’abbandono definitivo della sua condizione di uomo per andare a vestire i rassicuranti abiti del servo di Dio.

 

Martedì sera, Giovanni sta cucinando insieme a Michele. A un certo punto, qualcuno bussa: è Luca. E’ decisamente scosso, vuole fare la seduta subito. Il Dr. Mari inizialmente si oppone, ma poi, forse per evitare reazioni esagerate, accetta. Luca ha accettato di incontrare i genitori biologici, ma presentandosi in anticipo a casa loro ha scoperto non solo che sono ricchi, ma che hanno avuto altri bambini. E che uno è disabile. Per il ragazzo è chiaro: se addirittura un bambino con handicap fisici e forse mentali è stato tenuto dai genitori e lui no, significa chiaramente che ci dev’essere qualcosa di profondamente sbagliato nella sua persona. Poi, però, il ragazzo confessa di essere stato cacciato via, e ammette di aver chiesto dei soldi per il corso di fotografia. Il Dr. Mari lo fa riflettere, e pare che le sue parole abbiano l’effetto desiderato, ma poi Luca scappa. Scompare, se ne va mentre Giovanni deve risolvere un’emergenza. Che fine avrà fatto?

 

Bianca è molto più tranquilla. Dice di essere andata al centro, di aver parlato con una certa Stefania, e di aver incontrato la dottoressa di cui le ha parlato il Dr. Mari. Giovanni è contento, ascolta con attenzione il racconto della sua paziente. Sembra veramente che Bianca sia intenzionata a stare meglio e a risolvere la sua situazione, a “stare a posto”. Il discorso si sposta sulla madre, sul fatto che lei non ha mai abbandonato suo padre, anche nei momenti peggiori. E’ evidente, però, che Bianca è combattuta: non vuole rimanere da sola. Se solo avesse la forza della madre… “Tutti noi ci facciamo un’idea di come dev’essere il mondo sulla base delle cose che i nostri genitori ci insegnano”, dice Mari, ma la sua paziente non è pronta. Non sa cosa deve fare. A fine seduta, Giovanni chiama il Centro e parla con la collega, la dottoressa Fontana. E scopre che non c’è stato nessun incontro con Bianca…

 

E’ venerdì, Giovanni arriva in ritardo nello studio di Adele, ha accompagnato a casa Michele, e ha incontrato Sebastiano. Ha con sé delle asprine. Ne prende due, e l’intento è chiaro. Provocare. E’ carico, ha chiaramente voglia di discutere. Il Dr. Mari racconta alla sua analista ciò che ha provato quando ha parlato col figlio e quando ha incontrato “l’uomo che lo sta sostituendo”. La gelosia è innegabile. Ma a quel punto Giovanni cambia argomento, parla dei suoi pazienti, prima di Luca e poi di Bianca. Adele lo riprende, gli dice che dovrebbero usare il poco tempo che hanno per parlare di lui, gli ripete che lei non è il suo supervisore, e alla fine, dopo l’ennesimo attacco e dopo aver saputo che la settimana precedente Giovanni è stato per un’ora fuori dal suo studio, gli dice chiaramente di smetterla con le resistenze, con le opposizioni, perché molto, molto, molto lavoro da fare. E lei vuole veramente aiutarlo a stare meglio, ma non può farlo da sola.

 

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