Babylon Berlin e gli altri: quando Berlino finisce sullo schermo

Serie TV

Floriana Ferrando

La capitale tedesca è protagonista di Babylon Berlin, in onda ogni martedì alle 21.15 su Sky Atlantic. Ma non è la prima volta che la Berlino di oggi e di ieri finisce davanti alla macchina da presa. Da Goodbye, Lenin! a La caduta, passando per Il cielo sopra Berlino e Germania anno zero, ecco i titoli più noti che raccontano la metropoli prima e dopo la caduta del Muro: continua a leggere e scopri di più

Club scintillanti, varietà, strade trafficate e uomini in smoking accompagnati da ragazze con il boa piumato intorno al collo. È il panorama che fa da sfondo alla serie tv Babylon Berlin, in onda ogni martedì su Sky Atlantic HD, che catapulta gli spettatori nell’atmosfera festante degli anni Venti berlinesi.

Ma non è certo la prima volta che la capitale tedesca fa da sfondo a show cinematografici. Prendiamo Good Bye, Lenin! di Wolfgang Becker: il film del 2003 record di incassi in Germania, è girato interamente a Berlino, tra la Karl-Marx-Allee e i Plattenbau di Alexanderplatz, fino alla galleria d'arte moderna nel quartiere centrale Mitte. Ambientato nel 1989, dopo la caduta del Muro di Berlino, il film fa rivivere in maniera ironica la vita nella vecchia Repubblica Democratica Tedesca.



La Berlino di Rossellini

Il celebre regista Roberto Rossellini sceglie la capitale tedesca per il suo Germania anno zero, uscito nelle sale nel 1948, in cui racconta il paese nell’immediato dopoguerra e per farlo decide di girare le scene in esterno proprio in città, fra i resti (reali) di Berlino. Considerato fra i capolavori del Neorealismo, corrente culturale che coinvolge arte, pittura, teatro e cinema, il film vede protagonista il giovane ragazzino Edmund che si trova a lottare contro la fame in una città distrutta, dove serpeggia ancora l’ideale nazista.



Una città divisa
Una commedia che sceglie il tono della satira per raccontare gli anni della Guerra fredda, ancora prima della costruzione del Muro di Berlino. Si tratta di Uno, due, tre! del 1961, film di Billy Wilder, regista austriaco di famiglia ebraica rimasto a Berlino fino all’ascesa di Hitler, che porta in scena la contrapposizione fra la sete di progresso e i retaggi della Germania filosovietica. Una curiosità: le riprese erano quasi concluse quando è stato alzato il Muro, questo ha costretto la produzione ad ultimare il lavoro riproducendo in studio la porta di Brandeburgo.



Il bunker di Hitler
Gli ultimi dieci giorni di vita di un Adolf Hitler con il volto dell’attore Bruno Ganz: è la storia narrata dalla pellicola del 2004 La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler. Per raccontare al meglio i tormenti che hanno portato lo statista al suicidio nel 1945, il regista Oliver Hirschbiegel ha scelto il punto di vista della sua segretaria Traudl Junge, interpretata dall’attrice Alexandra Maria Lara. Il bunker e le rovine della città di Berlino sono state ricostruite in studio, rispettando fedelmente la realtà.



I più premiati
La cosmopolita Berlino? È stata premiata al Festival di Cannes e pure dalla giuria dell’Academy Award. A ricevere l’Oscar al miglior film straniero è Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck (2006), che catapulta lo spettatore nei misteri e negli intrighi della Berlino dell’Est del 1984, attraverso le attività di una spia della Stasi. La pellicola è stata girata perlopiù nel quartiere di Friedrichshain. Potsdamer Platz, l'iconica colonna della Vittoria (Siegessäule) e la Biblioteca di Stato (Staatsbibliothek) sono invece alcuni dei luoghi che si possono ammirare in Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, film del 1987 i cui protagonisti, due angeli scesi sulla città, raccontano Berlino in bianco e nero, prima della fine della Guerra Fredda. Mentre con otto Oscar vinti, è il musical Cabaret di Bob Fosse del 1972 con Liza Minnelli (vincitrice dell’Oscar) una delle pellicole che meglio racconta il periodo fra i luccicanti anni della Repubblica di Weimar e l’avvento del regime nazista.


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