Christian 2, tra utopia coatta e realtà della periferia. Recensione degli episodi 3 e 4

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Gabriele Lippi

Gabriele Lippi

Il picchiatore con le stigmate cambia le regole e costruisce una nuova Città Palazzo, ma forze ostili si muovono nell'ombra. Le nuove puntate della serie tv Sky Original prodotta da Sky Studios e Lucky Red in collaborazione con Newen Connect sono disponibili in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now

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L’utopia coatta si scontra con la realtà della periferia e Christian si ritrova ad affrontare le prime vere difficoltà concrete del suo nuovo regno. Gli episodi tre e quattro della serie Sky Original, coprodotta da Sky Studios e Lucky Red con la collaborazione di Newen Connect, sono disponibili da venerdì 31 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW e portano la parabola del picchiatore con le stigmate fuori dal GRA e addirittura oltre i confini nazionali (LO SPECIALE).

Dare un senso a questa vita

Christian ha deciso di cambiare per sempre le regole, di costruire una nuova Città Palazzo senza droga, spaccio, armi e violenza, ma ha il problema di come far vivere bene il suo popolo, che sfila davanti alla commissione costituita da Rachele, Penna, Stefanuccio e Davide per elencare bisogni ed esigenze. La lista dei desideri comprende 1500 iPhone, due campi di padel e altrettanti di calcio, il Gran Premio di Formula 1, un’università. Ma la sintesi perfetta è affidata a quella di un uomo che alla domanda su cosa desideri risponde semplicemente: “Svejamme la mattina e da’ ‘n senso a sta vita”.

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VIAGGIO IN MAROCCO

Per fare tutto questo, però, servono risorse, soldi, tanti. Ci vorrebbe un miracolo, insomma. Fortuna che Christian è perfettamente attrezzato. All’inseguimento dei 5 milioni stimati da Tomei come budget per poter realizzare il progetto dell’utopia coatta, Christian, Davide e Rachele partono per il Marocco. La serie si trasforma, per qualche sequenza, in un curioso e bizzarro road movie che grazie a una fotografia che valorizza la luce calda del Nord Africa e i suoi paesaggi naturali.

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LA VENA DELLA COMMEDIA

Riemerge prepotente, dopo un esordio stagionale decisamente orientato verso il dramma e l’epicità del racconto, l’elemento della commedia. Ed è il ritorno della premiata ditta composta da Christian (Edoardo Pesce) e Rachele (Silvia D’Amico) a offrire gli spunti più divertenti, a strappare risate convinte e spontanea tra un picco di tensione e l’altro. A fare da contraltare alla ritrovata serenità e alla gioiosità dell’amore sbocciato tra i due c’è la severità e la profonda inquietudine di Matteo (Claudio Santamaria), manipolato e manipolatore, manovrato dalla Nera e intento a sua volta a manovrare gli amici di Christian dall'alto del suo rifugio nel sottotetto della Chiesa con la luce che filtra dalla vetrata a illuminare una tetra oscurità proiettando la lunga ombra di una grande croce.

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LE DOMANDE DI CHRISTIAN

A due episodi dal termine della seconda stagione, la serie prosegue così la narrazione già avviata nella prima, senza cadere mai nel manicheismo, riempiendo di sfumature le azioni dei suoi personaggi. Chi agisce per il bene? Chi per il male? Ma soprattutto, esiste davvero un confine così netto e definito tra il bene e il male? E a chi spetta individuarlo? Quali sono i limiti del libero arbitrio? Fin dove può spingersi l’essere umano nella convinzione di agire per una giusta causa? Domande a cui Christian non sembra voler trovare risposte, svolgendo alla perfezione due compiti: invitare al dubbio rifuggendo il dogma e raccontare una storia che intrattenga, faccia ridere di gusto, riflettere e commuovere. Con una cura tecnica e una qualità che si mantiene su livelli di assoluta eccellenza.

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ANALOGIE BIBLICHE

Dopo Davide (Antonio Bannò), è il turno di Michela (Romana Maggiore Vergano), spinta verso le braccia di Christian, e Penna (Gabriel Montesi), che dopo aver ricevuto una Bibbia in regalo avvia la sua ruspante catechesi personale. I primi frutti del lavoro di Matteo, accompagnato dall’alleata Ester (Camilla Filippi) prendono forma in una scena che rievoca l’ultima cena, quando la festa per il “nuovo inizio” si trasforma improvvisamente in tragedia. E mentre la nuova Città Palazzo pare decollare, le forze oscure dei Sette Vizi Capitali covano e intralciano il progetto di pace di Christian.

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