Charmed, finale del reboot di Streghe fa arrabbiare sceneggiatori della serie originale

Serie TV

Camilla Sernagiotto

Il finale del reboot della serie che in Italia è sempre stata tradotta con il titolo di “Streghe” ha fatto imbestialire gli autori dello script originale. “Hanno sempre fatto finta che la nostra serie non esistesse”, hanno detto gli sceneggiatori con indignazione. Eppure (spoiler) il finale di questa nuova versione si ricollega sì all'originale: per una volta tanto che l'omaggio c'è, sale la rabbia dei creatori. La serie reboot è stata cancellata

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La serie reboot di “Charmed”, che in Italia è conosciuta con il titolo tradotto di “Streghe”, ha fatto arrabbiare gli sceneggiatori della serie televisiva originale.

Un finale che si collega a quello dello show archetipico ha fatto imbestialire gli autori dello script originale. Autori che già non avevano preso bene gli altri episodi ma che proprio non sono riusciti a digerire l’ultimo.

“Hanno sempre fatto finta che la nostra serie non esistesse”, hanno detto gli autori della sceneggiatura dell'originale.
Dopo quattro stagioni, il reboot di “Chermed” è stato ufficialmente concluso.

Di seguito troverete degli spoiler relativi al finale dello show, quindi attenzione: se non avete ancora guardato l'ultimo episodio della quarta stagione del revival di “Streghe”, andate a colmare la lacuna prima di procedere con la lettura dei prossimi paragrafi.

Il finale

Benché l'intera operazione di riesumazione della serie televisiva di successo sia stata oggetto di continue polemiche, il finale della quarta parte è quello che possiamo definire la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Si vedono le tre protagoniste mentre stanno entrando in casa Halliwell, la casa delle tre streghe della serie originale. Buona parte del pubblico è rimasta stupita assai, non capendo in che modo sia stato possibile fare comunicare in quella maniera i due mondi televisivi, fino ad allora ben separati l'uno dall'altro (così tanto separati da fare dire agli sceneggiatori dell'originale che i colleghi del reboot hanno sempre fatto finta che la serie numero 1 non esistesse).

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La spiegazione del finale (spoiler!)

Mel, Maggie e Kaela, le tre protagoniste del reboot di “Charmed”, ce l’hanno fatta a evitare che il peggio si verificasse. Sono riuscite perfino a riportare Inara alle sorelle, tuttavia qualcosa è accaduto: hanno fatto breccia in una specie di multiverso, aprendo un varco in un altro mondo.

È così che sono arrivate davanti a una porta, su cui si vede inciso il simbolo del Libro delle Ombre della serie originale, ossia la triquetra. Una volta aperta la porta e varcata quella soglia, le sorelle protagoniste del reboot si ritrovano a Casa Halliwell. Quindi, seguendo un trend ormai molto diffuso, pure “Streghe” ha abbracciato il multiverso. La serie avrebbe voluto dare un seguito alla cosa, percorrendo questa via, però non avrà modo di farlo perché la decisione è stata presa: la serie chiude i battenti.

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Come sarebbe potuta andare avanti la serie?

Ciò di cui gli sceneggiatori originali di “Charmed” hanno rimproverato i colleghi del reboot è il fatto che, parole loro, “hanno sempre fatto finta che la nostra serie non esistesse”. Tuttavia il finale della quarta stagione dimostra che dalla quinta in avanti i colleghi avrebbero finalmente considerato l’originale… Troppo tardi però.
La porta aperta doveva essere anche metaforicamente una porta aperta con la serie originale, quella con Holly Marie Combs, Alyssa Milano e Shannen Doherty (che a partire dalla quarta stagione ha passato il testimone all’attrice Rose McGowan).
Se il network The CW non avesse deciso di apporre il cartello “The End” sul reboot (come è stato annunciato lo scorso maggio), gli sceneggiatori avrebbero fatto incontrare le narrazioni della serie di allora e della serie di oggi (ma non più di domani), con il beneplacito di Shannen Doherty già ottenuto.

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Le reazioni al finale

Ormai sappiamo che questa è l'era in cui qualunque spettatore può dire la sua, commentando e facendo arrivare quei commenti al destinatario, chiunque esso sia. L'epoca dei social network, infatti, rende altamente democratico il mondo delle critiche allo spettacolo, così tanto che in alcuni casi gli autori di serie televisive e film rimpiangono i cari vecchi tempi andati, quelli dell'analogico in cui al massimo si vedevano arrivare un mucchio di lettere dai fan (ma bastava non aprirle). Più difficile, invece, è non aprire Twitter e trovare migliaia di notifiche...


Poche settimane fa abbiamo parlato della desolazione di George R.R. Martin, lo scrittore dei libri “Cronache del ghiaccio e del fuoco” (in lingua originale "A Song of Ice and Fire") da cui è tratta la famosa serie televisiva “Il trono di spade”. L'autore si è stupito delle reazioni molto forti del pubblico per il finale della serie. “Non capisco come le persone possano odiare così tanto qualcosa che avevano amato. Se non ti piace una serie, non guardarla! Come è diventato tutto così tossico?”, ha notato con amarezza il romanziere in un’intervista con The Independent.
Non è da meno il dibattito online che è nato dopo la messa in onda del finale del reboot di “Charmed”. Ma c'è un però, un gustosissimo però che vi illustriamo di seguito.

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Lo scontro stavolta è tra sceneggiatori

Stavolta però più che gli spettatori sono stati gli sceneggiatori a duellare a colpi di tweet. Curtis Kheel, sceneggiatore della serie originale, ha scritto su Twitter: “Come scrittore dell’originale Charmed, posso dirvi io cosa è successo dopo: Piper, Phoebe e Paige hanno sconfitto gli impostori subito dopo aver invaso Casa Halliwell. Poi Holly Marie Combs ha fatto saltare in aria il portale verso quell’altro universo". Tanta ironia, tanto sarcasmo, ma ha anche aggiunto: “Auguriamo loro ogni bene”.

La risposta (per le rime) dei colleghi che si sono occupati del revival non ha tardato ad arrivare: “A differenza della versione originale del franchise, avevamo una rigorosa politica di assunzione ‘zero stro**i’ nella writer's room. Ci dispiace soprattutto per queste persone, perché a differenza di loro noi ci vogliamo bene davvero e ci siamo divertiti molto. E per la cronaca, adoriamo entrambe le versioni, motivo per cui abbiamo deciso di creare un universo coeso”.
Ma Kheel non se ne è stato zitto e buono, tanto per citare i Måneskin un po' ovunque:  "Il mio problema con il reboot di Streghe è che dal primo giorno ha fatto finta che l’originale non esistesse, eppure ne ha preso in prestito un sacco di idee. Abbiamo lavorato molto duramente sulla serie originale per molti anni, ignorarla è offensivo e irrispettoso per noi e per i nostri fan".

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Il reboot in Italia non ha riscosso il successo sperato

Il reboot di Charmed nel nostro Paese non ha avuto il successo sperato.
Le prime due stagioni sono state trasmesse da Rai2. Poi la serie è migrata su Rai4, dove è andate in onda la terza stagione. Per adesso la quarta stagione è ancora inedita qui da noi.

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