Mattia Torre: l’omaggio di Sky Atlantic con "Dov'è Mario?"

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È morto, dopo una lunga malattia, il giovane sceneggiatore, commediografo e regista Mattia Torre, Aveva 47 anni. Famoso soprattutto per aver scritto, la serie cult Boris. Per ricordarlo, Sky Atlantic ripropone Dov’è Mario di cui Torre è stato ideatore autore e sceneggiatore insieme a Corrado Guzzanti. L’appuntamento è per sabato 20 luglio a partire dalle 18.10

Se ne è andato, a soli 47 anni Mattia Torre, attore, scrittore, autore e sceneggiatore di teatro cinema e tv.  Dalla sua creatività era nato tra l'altro la fortunata serie Boris.

Nella sua carriera Torre, che era malato da tempo, era stato anche autore di diversi monologhi e spettacoli teatrali di successo, tra cui 456 Migliore, quest’ultimo interpretato da Valerio Mastandrea. Sempre Mastandrea era stato il protagonista di La linea verticale, serie tv andata in onda nel 2018 e tratta da un omonimo libro autobiografico in cui Torre raccontava la sua esperienza con un tumore.

Le parole commosse dell'amico Corrado Guzzanti

Sono le parole di Corrado Guzzanti a misurare il dolore e il vuoto che Torre lascerà nel cuore dei suoi amici e dei suoi colleghi "Mattia Torre, amico carissimo e brillante, scrittore sopraffino, 47 anni, venti romanzi ancora da scrivere, cento sceneggiature".  E ancora Guzzanti: "Una curiosità, un coraggio e un senso dell'umorismo rari in questo mondo, rarissimi in Italia. Uno che se adesso gli dicessi 'che la terra ti sia lieve' ti scoppierebbe a ridere in faccia, ci scriverebbe sopra un monologo. Mi mancherai tanto. Ci eri indispensabile".

Dov’è Mario? su Sky Atlantic

Con lo stesso Guzzanti Mattia Torre era stato ideatore autore e sceneggiatore di Dov’è Mario. Un progetto che aveva riportato Guzzanti sullo schermi televisivi dopo 4 anni dopo le esperienze di Aniene  e Aniene 2 ( sempre andati in onda su Sky). Diretto da Edoardo Gabbriellini (regista di Padroni di casa, attore in film come Ovosodo e Io sono l’amore), Guzzanti per la prima volta riuscì a misurarsi come artista, con un esperimento televisivo che mescolò sit com e fiction, satira e tensione, un thriller comico che ruotava intorno a una figura, Mario Bambea, e al suo ingombrante alter ego Fabrizio Capoccetti, risultato di un curioso sdoppiamento.

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