1993: la recensione degli episodi 3 e 4

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Foto di Antonello & Montesi
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Morti che tornano sotto forma di allucinazioni, una scia lunghissima di suicidi, e una catena infinita di scelte più o meno sbagliate: per i personaggi di 1993 non c’è pace, e non sembra esserci neanche possibilità di redenzione. In attesa dei prossimi appuntamenti con la serie, leggi la recensione del terzo e del quarto episodio

 

di Linda Avolio

 

 

 

Morti che tornano sotto forma di allucinazioni, una scia lunghissima di suicidi, e una catena infinita di scelte più o meno sbagliate: per i personaggi di 1993 non c’è pace, e non sembra esserci neanche possibilità di redenzione. In attesa dei prossimi appuntamenti con la serie, ecco la recensione del terzo e del quarto episodio.

 

 

UN MONDO DI ALLUCINAZIONI

 

Il terzo episodio di 1993 comincia esattamente dov’era finito il secondo. Dall’attentato di Via Fauro. Veronica è illesa, ma le conseguenze di questo shock non tarderanno a mostrarsi. E avranno la faccia di Mainaghi. Veronica ha il terrore di perdere il suo posto al sole, e giura a se stessa che non farà la fine di Simona, ormai dimenticata – peggio, evitata – da tutti.

 

A Milano, intanto, le indagini vanno avanti, e si arricchiscono di nuovi scenari. Di Pietro e Pastore, infatti, sono al cantiere, e fissano il cadavere di Venturi. Pensano che ci sia lo zampino della mafia, ma questa volta si tratta di un delitto che non ha nulla a che fare con la criminalità organizzata. Il magistrato è intenzionato a scavare, metaforicamente s’intende, ancora più a fondo, e per questo avrà bisogno del suo uomo di fiducia: Luca.

 

Leonardo notte, che ha nove vite come un gatto, ha ormai un unico obiettivo: convincere Berlusconi a fondare un partito e a scendere in campo. Il Cavaliere non è sicuro di volerlo fare. “Sono tutti contro di me Leonardo, mi odiano” confessa mentre gli mostra l’interno del famoso mausoleo nella tenuta della villa di Arcore. “Perché lei è il futuro”, ribatte Notte.

 

Dopo aver rinunciato a tornare a Milano con Formentini, Bosco è bloccato a Roma, in quella città marcia che tanto detesta. E’ in commissione di vigilanza della RAI adesso, e alla sua prima visita a Viale Mazzini si imbatte ovviamente in lei: Veronica. Che, terrorizzata all’idea di essere sostituita dalla nuova grande (e giovane) promessa di turno, si è concessa al dirigente di turno. Lo scontro verbale che segue è molto acceso, carico di insulti e di offese da ambo le parti, ed è evidente che ci sono ancora molte, troppe questioni in sospeso tra i due. Pietro, però, ha anche altri pensieri: dopo essere stato ricattato dal magnaccia di Linda, Bortolo ha tentato il suicidio, e ora è in coma. “Se non muori giuro che mi impegno in politica, basta puttanate”, dice Bosco tra le lacrime. Bortolo si risveglia, ma siamo sicuri che il giovane leghista saprà tenere fede alla sua promessa?

 

Anche Leonardo ha le allucinazioni, e hanno la faccia di Rocco. Sarà Arianna a identificare il corpo. L’indagine si sposta dalla pista dell’omicidio di stampo mafioso quando un informatore confessa di aver già visto Venturi. Il problema è che l’ha visto a casa di Notte. Nel giro di pochissimo, Pastore sta già mettendo le manette a Leo, e la mente dell’ex (?) pubblicitario va subito alla sua tormentata gioventù, quando per evitare il carcere si ritrovò spacciatore di eroina.

 

Al personaggio di Giulia Castello, giornalista ambiziosa ma anche capace, è affidata la parte più “di cronaca”: è grazie a lei e al suo contatto interno (il magistrato Scaglia, ovviamente innamorato di lei) che scopriamo cosa sta succedendo o cosa sta per succedere in procura, ed è grazie a lei che scopriamo a che punto sono le indagini. Da una parte la pista mafiosa, dall’altra le tangenti, e l’inchiesta sulla sanità è finalmente realtà.

 

Infine Bibi, una samurai in assetto da guerra, ma anche una ragazza sola come non mai. Minacciata da Notte, che ha paura che la giovane Mainaghi dica la verità alla polizia, tenuta in pugno da Brancato e costretta a piegarsi per salvare la vita al fratello, ormai completamente fuori controllo, il personaggio di Tea Falco è costretto a prendere delle decisioni che non avrebbe mai voluto prendere. Vorrebbe uscirne, confida a Luca, ma non trova il coraggio per farlo…

 

 

 

UN MONDO DI SCELTE (SBAGLIATE)

 

Un’indagine nazionale che, come un fiume in piena, trascina tutto quello che trova davanti a sé: Di Pietro e Pastore sono a Napoli, porteranno avanti l’inchiesta sulla sanità in collaborazione con la procura della città partenopea, e sarà proprio Luca a occuparsene. Le bustarelle sono ovunque, in ogni settore, e gli arresti e gli avvisi di garanzia fioccano. Dopo aver pensato per un momento brevissimo di abbandonare la sua rabbia e di vivere i giorni che gli restano, magari in compagnia di Eva, il personaggio di Diele è di nuovo pronto all’attacco: no, non può mollare, non adesso.

 

Leonardo, in carcere accusato dell’omicidio di Rocco Venturi, riceve una proposta che non potrà rifiutare: fare fuori per conto di Brancato un imprenditore che si trova “ospite” nella stessa struttura. Dopo l’incontro con la figlia, ovviamente sconvolta per la sua incarcerazione, Notte si lascia tentare per un momento, ma alla fine rinuncia: no, lui non è un assassino. I momenti di shock però non sono ancora finiti. Anche Muratori va a fargli visita, e ha con sé una verità scottante. “Sai perché ti ho fatto uscire dal carcere?” gli chiede lo scrittore. E lì Leo fa due più due: se Muratori era l’amante della madre da prima che lui nascesse, allora significa che è il suo vero padre?

 

Bortolo si è ripreso ed è tornato a Milano, con Formentini, mentre Pietro è ancora bloccato a Roma, per di più con un ospite non proprio gradito in casa: Linda. Su consiglio di Nobile, il personaggio di Caprino tenta di fare da tramite tra la nobiltà romana e Bossi, ma il numero uno della Lega non ne vuole sapere di avere a che fare con certi parrucconi. A preoccuparlo, piuttosto, è il fatto che Bosco stia ospitando una transessuale. Vuole forse tradire o ricattare Bortolo? Pietro risolve la cosa nell’unico modo possibile: pestando il magnaccia di Linda e dicendogli di non toccarla mai più.

 

Veronica ha finalmente firmato il contratto che la vede prima ballerina, ma non c’è tempo per gioire. La sua agente, infatti, la informa che il direttore della testata di gossip Vip Mania ha un video compromettente su di lei, e che a breve verrà pubblicato lo scoop. Veronica è indignata, arriva addirittura a chiedere consiglio alla sorella, ma alla fine risolve la cosa nel solito modo: vendendosi. “Davide, ce l’ho io una storia per te” dice al giovane giornalista ovviamente invaghito di lei: si tratta di un libro-confessione in cui farà i nomi dei potenti con cui è andata a letto quando faceva la escort e aveva il sogno di arrivare dov’è finalmente arrivata. Perché l’importante è rimanere in vetta, costi quel che costi.

 

Brancato non è contento né del fatto che il cantiere è ancora fermo, né del comportamento di Zeno Mainaghi. Bibi, preoccupata per il fratello, lo convince ad andare in una clinica per la riabilitazione, lontano da tutto e da tutti, specialmente da qualcuno…

 

Il quarto episodio di 1993 si chiude il 23 luglio, con l’ennesimo suicidio: si tratta di Raul Gardini, implicato nell’affare Enimont. E’ un brutto colpo per Di Pietro e gli altri magistrati: la morte di Gardini, che era pronto a confessare, rischia di bloccare le indagini.

 

 

 

 

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