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Goodmess, in Goodbye racconta le dinamiche del cambiamento: il video

Musica

Il brano si fa interprete dei sentimenti universali legati al distacco e alla necessità di superare momenti difficili

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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Sono Giulia Pinna, e vengo da Cagliari. Nel 2018 ho preso la decisione di dedicarmi alla mia musica, adottando il nome d'arte Goodmess, che rappresenta il disordine positivo generato dalla musica per ristabilire l'equilibrio. Il mio singolo d'esordio, Goodbye, è stato prodotto da Kenji (Mauro Serra), ed esplora il complesso processo mentale che ho affrontato per superare la rottura di alcune relazioni, portandomi a realizzare che, a volte, dire addio a coloro che ci sono vicini è la scelta giusta. Grazie a Paolo Maneglia (studio Gallo Films), che ha scritto e diretto il video, ho potuto trasformare la vera essenza di questo brano, rappresentando l'isolamento, l'apatia e il malessere causati dalla solitudine e dalla fine di relazioni ed amicizie, senza apparenti ragioni. Quando qualcuno si allontana senza spiegazioni, spesso ci sentiamo colpevoli e sperimentiamo una serie di fasi che si avvicinano al processo di lutto.

Il video di Goodbye accompagna l'ascoltatore in un percorso che va dalla rabbia all'accettazione, stati che possono essere identificati nelle diverse sequenze narrative del montaggio, caratterizzato da un forte elemento di apatia alternato a momenti di rabbia e tristezza. Questo video si propone di concretizzare qualcosa di astratto, andando oltre la superficie per rappresentare uno stato mentale, un malessere che paralizza. La narrazione si sviluppa principalmente all'interno di una camera da letto e di un bagno, ambientazioni che fisicamente descrivono l'isolamento e la chiusura, la ripetitività che ci fa andare avanti senza mai uscire dal

nostro io interiore. Nonostante ci siano momenti che simboleggiano la staticità e l'apatia, come il rimanere a letto o lo sguardo fisso e frequente, emergono anche simboli di lotta contro questo stato, di rivendicazione di una nuova vita e di accettazione di sé.

Due elementi naturali rappresentano il desiderio di riscatto: il fuoco che brucia una vecchia foto per allontanarsi dal passato e l'acqua che lava via l'odio verso se stessi e i sensi di colpa. Il colore, inoltre, assume un ruolo simbolico nell'opera: i momenti caratterizzati da colori vivaci e contrastanti indicano la connessione con il pensiero, con il mondo interiore che risulta più fervido e attivo rispetto al mondo fisico, intrappolato nella monotonia dell'isolamento e rappresentato da colori più

smorti. Goodbye, con la sua melodia avvolgente e il suo testo intimo, si fa interprete dei sentimenti universali legati al distacco e alla necessità di superare momenti difficili.