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Giuseppe Cucé va in cerca di se stesso con Dimmi Cosa Vuoi: il video

Musica

La missione del brano è indicare una strada, fare riflettere, ispirare ma anche far vivere un sentimento importante e riconosciuto

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Ho iniziato a masticare musica fin da piccolo, il primo regalo è stato una tastiera elettronica con cui mi divertivo a suonare a orecchio, così tutto è iniziato, ancor prima di averne piena consapevolezza, passavo dalla danza, al disegno e allo strimpellare brani di ogni genere. Da grande poi ho iniziato a mettere a fuoco la mia vera passione per la scrittura e la composizione. Dimmi cosa vuoi prende ispirazione dal mio vivere quotidiano, racconta pienamente me stesso, con tutte le mie fragilità ma anche con tutti i miei punti di forza, così come accade in tutte le canzoni che scrivo. Quante volte ho pronunciato la parola “amore” senza comprenderne veramente il significato, e quante volte mi sono chiesto se un bel giorno la parola “amore”, sarebbe mai bastata per contenere un sentimento così grande. Quel giorno poi è arrivato insieme a tanti altri che si susseguono, e che mattone dopo mattone finalmente prendono la forma di un contenitore così grande da poter contenere un sentimento capace di vincere ogni errore e di trarre forza dagli stessi.

Ho iniziato ad ascoltarmi, cosa alquanto difficile nell’epoca in cui viviamo, forse perché troppo bombardati da voci esterne che spesso ci inducono a percorrere strade sbagliate, ho imparato ad amarmi, ho imparato ad amare, attraverso gli errori, attraverso le esperienze, e da tutto questo nasce il brano Dimmi cosa vuoi. Il sound della canzone è vestito da un delicato eicamo armonico tra chitarra, Hammond e

Pianoforte, che accompagnano parola per parola, quasi ad avvolgerle e ad accarezzarle completamente nella strofa iniziale, per poi lanciarsi in una ritmica incalzante sul ritornello in un andamento Black shuffle perfettamente trascinante.

Spero che questa canzone possa essere di tutti, che chiunque possa riconoscersi dentro le sue parole, che chiunque possa dedicarla a se stesso e alla persona che ama, spero che possa indicare una strada, possa far riflettere, possa ispirare ma anche far vivere un sentimento così importante e riconoscerlo. Nel videoclip di Dimmi cosa vuoi continua a esserci un filo conduttore con il precedente singolo La mia Dea, quello del viaggio alla ricerca di sé stessi. In questo nuovo video si concretizza l’arrivo in un luogo di passaggio, che diventa quasi un guscio, una dimensione sospesa che ospita solo alcuni momenti della nostra esistenza, dove iniziano e finiscono i nostri arrivi e le nostre partenze. Un istante che dura una vita intera, così come un giorno vissuto dentro una stanza di albergo, crea attese e speranze, ci prepara al passo successivo, ma fa sorgere anche paure, aspettative, insicurezze, tutto ciò che serve per poter affrontare con più consapevolezza il domani che verrà.

La narrazione trae ispirazione dal neorealismo dei maestri del cinema del passato, le inquadrature e i movimenti di macchina si ispirano ai film di un tempo, quelli che hanno avuto la capacità di raccontare uno scorcio di storia attraverso la quotidianità di persone comuni e delle loro vite.