Mobrici presenta Gli anni di cristo: "Siamo sempre in tempo per fare ciò che desideriamo"

Musica
Matteo  Rossini

Matteo Rossini

©IPA/Fotogramma

Il cantautore ha raccontato Gli anni di cristo, in arrivo sul mercato venerdì 31 marzo, tra dubbi e mancanza di rimorsi in un periodo in cui il futuro sembra essere sempre meno certo ma la voglia di buttarsi è il motore dell’esistenza

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Venerdì 31 marzo Mobrici pubblicherà il nuovo album Gli anni di cristo. Il cantautore ha presentato l’album al pubblico e alla stampa nell'incontro tenutosi al Cinema Orfeo di Milano, a fare da moderatore Carlo Pastore. L’artista ha parlato della scrittura del progetto e di come questo disco lo rappresenti pienamente in un mondo di dubbi e incertezze.

Quando è nato Gli anni di cristo?

Ho iniziato a lavorare all'album lo scorso anno, la prima canzone che ho scritto è stata Piccola. Solitamente da quando scrivo l’ultimo pezzo di un disco alla pubblicazione del progetto passano alcuni mesi durante i quali io vivo, faccio esperienze e magari cambio, ma in questo caso le canzoni sono state realizzate davvero poco tempo fa, l’ultima che ho registrato è stata Figli del futuro, quindi riesco a calarmi completamente all’interno di questo disco.

Mobrici  durante  Mobrici, Concerto cantante italiano in Senigallia, Italia, 06 aprile 2022

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Come mai questo titolo?

Il titolo è nato in modo molto spontaneo perché ho scritto l’album all’eta di 33 anni. Nel disco racconto quello che possono provare le persone della mia età tra dubbi e difficoltà, a prescindere dal lavoro che si faccia.

Scrivo canzoni che avrei voluto sentire, le costruisco come fossi un artigiano, i brani nascono già con il loro suono.

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Come vedi il futuro?

Fin da quando ero bambino mi sono sempre visto più vecchio della mia età anagrafica e adesso mi sento come se il cerchio si stesse per chiudere, ora ho il timbro che ho sempre sognato, ma per il resto non stiamo vivendo in un periodo bellissimo.

 

Cioè?

La cosa che mi dà più fastidio è che non ho la minima idea di cosa possa accadere in futuro, a sei anni sapevo che un giorno sarei stato qua a parlare di questo disco, mentre ora non so dirmi tra dieci dove e come sarò.

 

Questa incertezza la ritroviamo anche nell’album

È un disco pieno di dubbi, un brano che rappresenta tutto ciò alla perfezione è Figli del futuro.

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Hai una risposta per queste incertezze?

No, non ce l’ho.

 

Hai rimorsi?

L’insicurezza non fa parte di me, mentre gli errori fanno parte di noi. Io credo che sia sbagliato avere rimorsi perché siamo sempre in tempo per fare ciò che desideriamo finché siamo vivi. Noi abbiamo tantissime possibilità, ogni giorno davanti a noi si aprono porte.

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