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Praino presenta i suoi Rocamboleschi Finali con una playlist

Musica
Credit Marianna Fornaro

Il cantautore racconta la sua interiorità attraverso una riflessione lucida e critica nei confronti di una società che ha deluso la sua e tante altre generazioni. Nelle canzoni emerge la voglia di ribellarsi a un sistema che scandisce le sofferenze degli uomini e ne imprigiona gli animi, inglobandoli e assorbendoli in sé

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Questa canzone la canticchiavo da piccolo, qualcuno provava a spiegarmi cosa significasse ma per me era una filastrocca della quale non riuscivo a fare a meno, con il tempo ho assorbito la valenza politica e sociale della tematica, ovviamente la canticchio ancora.

Marlene Kuntz - Sonica
Quando ascoltai questo pezzo per la prima volta capii che mi sarebbe piaciuto imparare a suonare la chitarra per  accompagnare le cose che scrivevo.I Marlene erano tra le band italiane dei tempi ad avere un sound diverso, incentrato sul caos armonico alle volte, che scoperta!


C.S.I. - Unità di produzione 

I C.S.I. li scopro nel bel mezzo della mia adolescenza, il progetto non esiste più e rimango folgorato dalle liriche e dagli arrangiamenti, mai banali, al servizio di una scelta artistica ben precisa, raccontare i tempi, e con Unità di Produzione leggono il futuro.

Alice in Chains- Rooster 

Il sound grunge degli Alice in Chains mi prese quando frequentavo le medie, il pezzo Rooster era un’esplosione di chitarre taglienti che culminavano nella pacificazione del pezzo con la voce di Stanley, voce incredibile e a tratti inumana, si discostava da tutto quello che avevo ascoltato fino a quel momento, riuscivi a sentire la sofferenza ma al tempo stesso la verve di una generazione che sarebbe esplosa da li a poco.

Verdena - Valvonauta

Non esitavo un attimo a prendere il motorino per fare dei giri in paese nelle ore in cui nessuno di solito circolava, avevo un Mp3 e lo mettevo nelle orecchie appena accendevo il motorino, il pezzo che cercavo era questo, che esperienza sono stati i Verdena per tutti quanti noi, in quel momento di libertà mi sentivo davvero un valvonauta.

Charles Aznavour - Io sono un istrione

Che classe Aznavour, me lo fece scoprire mio padre, cantava spesso le sue canzoni, io amavo ascoltarlo e mi innamoravo di Aznavour, della sua voce e il suo essere performer, conservo gelosamente i suoi vinili.

Litfiba-Louisiana

Se volevo evadere dal mondo Louisiana dei Litfiba era i ll pezzo che mi serviva, dagli arrangiamenti eterei, la voce di Piero che guidava l’ascolto, non esagerava (aspetto che di lui mi è sempre piaciuto meno) bensì ti trasportava come le ritmiche all’interno del pezzo in un mondo parallelo dove tuttoi era leggero.

Afterhours-La vedova bianca

Quando ascoltai la prima volta il pezzo mi piacque molto il modo di fare musica che si celava dentro questo pezzo, adoravo la ritmica così come le parti di chitarra e la voce, ma più di tutti amavo i testi di Agnelli, Band stratosferica, periodo dell’underground italiano d’oro.

Jeff Buckley- Mojo pin

Quando conobbi Buckley mi resi conto subito di essere difronte ad una rarità, un qualcosa che viaggiava su un piano diverso rispetto a tutto il resto in circolazione, Mojo Pin era per me il suo pezzo più bello, c’era al suo interno tutta l sua qualità vocale e le liriche, c’era l’arrangiamento della vita per me, al servizio di uno stato d’animo e non prevaricante.

Smashing Pumpkins - Tonight Tonight

Quello che per me siano stati gli Smashing non so ancora dirlo, probabilmente una tra le mie band preferite, hanno preso per mano intere generazioni tra i ‘90 e i ‘00 e ne hanno raccontato il disagio, i limiti, i sogni. Tonight Tonight è il pezzo che ti trasporta, quel pezzo che una volta ascoltato non dimenticherai più, una carezza.