Il brano fa parte di una trilogia concettuale intitolata Imperfect Disconnect ed è presentato da un testo originale di Stella Manfredi e Luigi Castiello
Il progetto KamAak nasce a Milano nel 2017 dopo un nostro incontro nonostante fossimo napoletani. Eravamo in città per lavoro ed è scoccata la scintilla. Siamo Stella Manfredi, una violinista e compositrice, e Luigi Castiello, compositore, produttore, musicista. Il nostro obiettivo è comporre musiche per immagini video e componiamo brani che danno un senso di profondità emotiva ma che riesce anche a far riflettere su temi sociali a noi cari come la condizione dei migranti o le difficoltà avute del comparto artistico a causa della pandemia. In tal senso abbiamo prodotto due opere video.
Le nostre sonorità racchiudono influenze musicali molto diverse che oscillano tra quelle derivate dalla formazione accademica classica e quelle nate invece dalla passione per le ricerche sperimentali estreme. Cerchiamo ogni giorno di unire mondi diversi in uno stile unico e caratterizzante. Il violino e gli altri strumenti tradizionali che utilizziamo vengono estrapolati dai loro contesti usuali per essere immersi in nuovi spazi; il tutto avviene in una dimensione a metà tra musica neoclassica, musica da film ed elettronica. Lavoriamo ogni giorno su nuova musica per soddisfare diversi tipi di esigenze e nei progetti futuri c’è sicuramente il voler realizzare dei lavori audio-visivi a nostro nome, preparare un tour, lavorare alla sonorizzazione per il cinema magari con qualche grande nome. Visto che a Napoli ci sono tanti talenti sarebbe bello se fosse qualcuno della nostra terra.
Il nostro prossimo lavoro audio-visivo è intitolato Onne ed è pubblicato dalla label INRI Classic. E' un brano che racconta il legame che unisce l’uomo al fuoco: abbiamo riflettuto molto durante le fasi di realizzazione di questa prima opera e a quanto e a come siamo legati al nostro territorio. In questo lavoro, che fa parte di una trilogia concettuale intitolata Imperfect Disconnect, vogliamo condurre lo spettatore in un viaggio nel quale la protagonista, scortata da una anziana figura, attraversa un mare misterioso. Abbiamo giocato molto con le figure allegoriche in primis la figura della bambina dai capelli rossi per richiamare il magma del Creator Vesevo. Poi abbiamo coinvolto l’anziana donna come citazione a Caronte nell’inferno di Dante e giocato con la figura dell’orologio donato alla protagonista dall’anziano venditore di ortaggi con al tempo liquido di Dalì.
La nostra musica riproduce quasi sempre un viaggio sonoro durante il quale si incontrano/scontrano varie forze, spesso i nostri temi di riflessione sono legati alla potenza della natura ed alle sue varie forme. Oggi più che mai c’è bisogno di musica utilizzata ogni giorno per creare i propri contenuti, per rilassarsi, per raccontare un semplice stato d’animo ed è una necessità primaria. Noi come artisti facciamo la nostra parte al massimo delle nostre possibilità sapendo che naturalmente la musica è della gente e che noi siamo solo un tramite. La musica è sempre esistita e sempre esisterà, è un tutt’uno con l’uomo, fin quando ci sarà noi saremo qui a vibrare con essa ed a godere delle sue mille sfaccettature.