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Davide Zilli, esce con Psicanaliswing e crea una playlist da Prof

Musica

Professore di Italiano al mattino, pianista-cantautore di sera, pubblica il suo terzo album dopo Coinquilini e Il congiuntivo se ne va. La sua musica miscela pop e jazz nelle forme più varie, seguendo una linea che va dalla canzone italiana più obliqua e stralunata (Conte, Jannacci) fino ad Elvis Costello e Randy Newman. Per Sky Tg24 sceglie dieci canzoni speciali

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Week End - 883

Quando spiego il Sabato del villaggio di Leopardi dopo faccio sempre sentire questa: la carica del Sabato, la delusione e lo spleen della Domenica in quattro minuti di capolavoro pop. Non riesco a levarmi dalla testa quelle immagini di desolazione esistenziale sintetizzate nella pizzeria non prenotata e nella cena a base di affettato.
 

Direzioni Diverse - Il Teatro degli Orrori

Questa mi viene sempre in mente quando facciamo Ungaretti. Come in Ungaretti, poche parole semplicissime usate al massimo della loro intensità, e in qualche modo “rispolverate”: provate a ridare vita a termini come “sole”, “mare”, “terra”, “amore” nel modo in cui lo fanno loro, è difficilissimo. Questo pezzo mi ricorda quanto è utile lavorare per sottrazione.
 

Quinto Canto - LowLow

“L'odio trionfa e l'amore è un'esca/ Spazzati via dal vento come Paolo e Francesca”

Lui è sicuramente tra i rapper più interessanti che ho sentito negli ultimi anni, e questa la faccio ascoltare in Terza, quando affrontiamo i lussuriosi dell’Inferno dantesco, condannati a essere travolti in eterno da una bufera. Del resto è così che la maggior parte degli adolescenti si vive l’amore. Questi versi sono un ottimo modo per ripassare, anche se poi è più dura far capire ai ragazzi che per Dante e la mentalità medievale non c’è nulla di romantico in questa tempesta di vento.
 

This is America - Childish Gambino
Un giorno in classe stavo spiegando la crisi del 300, con la peste e le rivolte in tutta Europa; ho mostrato affreschi dell’epoca con la morte che arrivava a cavallo tra le devastazioni, ma mi rendevo conto che non riuscivo a trasmettere ai ragazzi quel senso di caos e catastrofe, e d’improvviso mi è venuto in mente questo video, in cui a un certo punto compare sullo sfondo un uomo incappucciato a cavallo, dichiaratamente ispirato ai cavalieri dell’apocalisse. Questa mossa d’istinto mi ha ricordato una cosa che tutti noi prof sappiamo ma che non sempre applichiamo: l’importanza di attualizzare i contenuti, usando i tasselli che abbiamo a disposizione oggi per spiegare il passato.
 

L’albatro - Marracash

Ispirata a una famosa poesia di Baudelaire: il poeta francese ci dà l’immagine sofferente di un albatro che dopo aver volato senza problemi in mezzo alle tempeste, viene catturato dai marinai e sulla nave si trova impacciato a causa delle sue grandi ali, come il poeta in mezzo alla gente comune; il rapper, al contrario, ribalta l’immagine della poesia per trasformarla in un inno alla libertà e alla fuga.
 

Playground - XTC

Questo è un pezzo SULLA scuola, e appartiene alla mia band preferita, che ha trasformato i tre/quattro minuti canonici di canzone pop in un universo tutto da esplorare. Descrive la vita come un grande campo da gioco, “segnato dai maestri e ammaccato dai bulli” e termina con “puoi anche lasciare la scuola ma lei non ti lascia mai”. Scoprite questo pezzo, e scoprite questo gruppo.
 

Silvia lo sai - Luca Carboni

Non parla della scuola, né la faccio mai leggere in classe, ma contiene quel “i professori non chiedevano mai se eravamo felici”, che è un promemoria per qualunque insegnante. Poi, intendiamoci, non sempre lo chiedo direttamente agli studenti, ma cerco di quando in quando di capirlo. E poi c’è quel “Che profumo Bologna di sera, le sere di maggio!” che ha dentro, senza nominarlo, tutto il caos ormonale dei ragazzi, di quando scoprono la bellezza, lo stupore e il dolore delle cose più semplici.
 

Pompeii - Bastille

Anni fa feci un gioco: tradussi il testo di questo pezzo, lo fotocopiai e lo distribuii in classe, togliendo il titolo e dicendo che era di un poeta del 900. Ovviamente ci rimasero di stucco quando svelai la verità. Ogni tanto lo riprendo, magari quando parlo di Pompei in Seconda, mentre spiego la storia romana. Una volta che hai conosciuto il testo, con quella meditazione piena di malinconia sul passato e il presente, anche quel coro maschile apparentemente così tamarro acquista un altro significato. Io ci ho sempre visto le voci dei nostri antenati che ci chiamano e ci parlano da qualche profondità lontana, sotto la superficie danzereccia e frivola dell’attualità. Che poi dovrebbe essere il nocciolo di qualsiasi lezione di Storia.

L’anguilla - 99 Posse

Questa invece la abbino a una poesia di Montale con lo stesso titolo. Montale paragonava l’anguilla alla sua donna/musa, come simbolo della vitalità che sfugge alla distruzione e alla morte. I 99 Posse riprendono questa immagine e la declinano in una versione più politica: l’anguilla come elemento che sfugge al sistema, un testo chilometrico che a sua volta si snoda proprio come l’animale, e le parole “strappate via” che quasi sfuggono all’orecchio che cerca di afferrarle.

Mmh ha ha - Young Signorino

Lo so, la trap viene vista da molti come il demonio, e lui per qualche tempo è stato inquadrato come il più impresentabile di tutti. Eppure, nella sua genuina follia, ho sempre trovato questo pezzo affascinante, per il coraggio (o più semplicemente l’incoscienza) con cui irride l’ascoltatore, anche l’ascoltatore di trap che si aspetta la solita litania di soldi & droga e invece viene preso in contropiede da uno sberleffo, da un nonsense che mi rimanda alla famosa poesia di Aldo Palazzeschi “Il poeta si diverte”: “Farafarafarafa, tarataratarata, paraparaparapa, laralaralarala! Sapete cosa sono? Sono robe avanzate, non sono grullerie, sono la spazzatura delle altre poesie”