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Anais Drago tra latino, greco, vaticini, horror vacui e non...Solitudo

Musica

Fabrizio Basso

Il nuovo album della violinista biellese, pubblicato dalla Cam Jazz, è un disco in solo che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza. L'INTERVISTA

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Come aprire un libro ed esserne inghiottiti. Con Solitudo la giovane violinista Anais Drago apre una matrioska di universi, emotivi e reali, tra suggestioni e vita vera. L'album è un concept variegato, col violino di Anais che a ogni voltar di partitura sembra avere dato tutto e invece risorge aprendo altre porte di altri universi temporali. Tutto esce dall'anima e prende forma in musica. Solitudo è appoggiare l'orecchio su una conchiglia e lasciarsi rapire.

Anais partiamo dalla storia dell’album.
Il lavoro come è uscito, come lo hai ascoltato, è frutto del periodo pandemico, prima c’erano cose non nate come Solo ma adattate a Solo. Il premio Nuovo Imaie mi ha permesso di riprendere le cose del Solo e dunque ho fatto circa il 70 per cento ex novo, alcuni brani li ho riadattati e ho lavorato sull'idea di concept. Ho curato ogni singolo dettaglio
Il tuo concetto di Solitudo è quello di Sant’Agostino: dolce solitudo sola beatitudo?
Non ho una risposta precisa. Lo devo ancora trovare magari con questo disco mi ci avvicino. Per ora declino il concetto di Solo.
Le prime composizioni sono in latino, quasi mistiche, poi passi alla mitologia…e chiudi con Mantei, un vaticinio: raccontami il viaggio.
Ci sono diverse aree, i titoli sono in latino e greco. La sequenza è legata alla differenza di tematiche, i primi tre sono spirituali poi c'è una sfera che io chiamo neurologica, mentale e quindi ecco Mantei che richiama il vaticinio e il mondo greco ma lo interpreto come un messaggio di speranza.
Credi nella cartomanzia? Ti senti un po’ Sibilla e un po’ Tiresia?
Non nella vita reale ma mi piace giocarci col ruolo della musica. Nella vita sono pragmatica, però mi piace farmi suggestionare da queste cose.
Firma Mentis è la mente che pone un sigillo o è il firmamento che vive con la tua musica?
Il concept del brano è basato sull’idea che mi sono appassionata alla fisica, al astronomia, non sono esperta e mi affascinano quei mondi. L'universo là fuori è in espansione verso l’infinitamente grande mentre la mente lo è nell’infinitamente piccolo.
Il video è visionario, perché hai scelto questa formula?
Raramente ho le idee chiare dall’incipit, ma quando lo ho scritto ho subito pensato a un video in arte 3D. Sono felice di avere incontrato Claudio Bellini che ha fatto tesoro dell’idea e ha individuato questa via, la mia solo suggestione che gli ho trasmesso è stata quella di tanti mondi.
L’Horror Vacui è un tuo incubo ricorrente?
Fa parte della mia vita, tendo a riempirla per la paura del vuoto, c'è un qualcosa di autobiografico.
Ci sono due elementi che mi hanno colpito nel video: poco dopo la metà quando il violino sembra riprodurre il grido dell’umanità e poi il finale quando ci sono le colonne che oscillano…è la tua musica che va oltre le colonne d’Ercole?
La scacchiera è una mia idea, mentre la chiave di violino fluida tra le colonne che oscillano è una idea di Bellini. Ci sta che simboleggi i limiti umani da superare.
Come nasce un tuo brano: lo sguardo è sull’esterno e lo fai tuo oppure porti tu stessa fuori dalla tua anima?
Nascono da esplorazioni sulla timbrica, con strumento acustico o con effetti speciali giocando con la pedaliera. Quando ne trovo uno nuovo che mi ispira nasce il brano.
Nella tua musica ci sono influenze jazz: quando quel genere ha inciso sulla tua formazione?
Gli elementi jazz sono poco tradizionalmente udibili, però il jazz come studio mi ha dato la grande opportunità di svincolarmi da quella forma mentis tipica di uno studio classico, per altro a sua volta fondamentale.
La creazione del tuo mondo musicale come procede? L’album si chiude con Just Talking To Myself
E’ tra i brani più emblematici, è nato perché avevo suono e una idea e ci ho giocato. E’ alla fine perché in un altro punto avrebbe spezzato un discorso con una consecutio logica.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Nonostante il periodo ho fatto una estate fantastica, piena di concerti in Solo, in pratica Solitudo lo ho presentato tutta l’estate. A novembre ho altri quattro concerti in Solo cui se ne aggiungono altri con progetti ai quali partecipo, tipo quello con l'Orchestra di Paolo Damiani con la quale ho già fatto concerti in estate, e altre collaborazioni.

PROSSIMI APPUNTAMENTI CON ANAIS DRAGO

IN SOLO

11 novembre Poggibonsi

12 novembre Pisa

21 novembre Varallo

ORCHESTRA NAZIONALE JAZZ GIOVANI TALENTI DI PAOLO DAMIANI
6 novembre Firenze

3 dicembre Pisa

20 dicembre Roma

LABORATORIO DI IMPROVVISAZIONE DI DANIELE ROCCATO E MICHELE RABBIA
2 dicembre Roma